La cosa veramente peggiore
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La Hayden non mi delude mai
David è un fenomeno da baraccone, un ritardato, un ragazzo con difficoltà ad interagire con gli altri. Il mondo ha deciso che questo ragazzino vada emerginato a tutti i costi. Ce la mette veramente tutta per farlo: i genitori lo lasciano, la sorella entra ed esce da istituti di correzione, la scuola ha la bella pensata di retrocederlo a metà anno dalla prima media alla quinta elementare. Non mancano i soliti bulli che a scuola lo prendono di mira.
In tutto questo David cerca di galleggiare partendo dall'idea che la cosa veramene peggiore sia il nulla. Il suo scopo è quello di contare per qualcuno.
La spinta gli arriva da quacosa di inaspettato: da altre due creature che per ragioni diverse dalle sue non rientrano nella cosiddetta normalità.
Rispetto agli altri libri che ho letto di Torey Hayden questo è piuttosto diverso, perchè non ripercorre come al solito le vicende della stessa autrice alle prese con l'inserimento della scuola di ragazzi con difficoltà di apprendimento.
Lo stile di scrittura, però è lo stesso: chiaro e coinvolgete: Capace di far emozionare senza mai essere stucchevole. A volte crudo nella descrizione di realtà difficile, senza mai diventare patetico. Ci racconta che esistono delle brutture che vanno al di là della nostra immaginazione, ma anche tante brave persone, che lo sono non per calcolo o dovere, ma solo perchè quella è la loro natura. E questo mi mette sempre di buon umore.