La camera d'ambra
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
LA CAMERA D'AMBRA
Protagonisti del libro sono una compagnia di ladri e falsari di opere d'arte, il "Gruppo degli Scacchi", composta da 6 "pezzi": il Re (la mente del gruppo) la Regina e il Cavallo (i falsificatori), la Torre (il riciclatore di denaro), l'Alfiere (l’esperto informatico) ed infine il Pedone (l'esecutrice materiale dei furti).
La storia è raccontata in prima persona dal pedone Ana Maria che, dopo il furto di un famoso quadro, si accorge che sotto a questo si nasconde un secondo dipinto con un messaggio cifrato che, una volta decodificato, rivela il nascondiglio della famosa camera d'ambra dello zar Pietro il Grande, una stanza completamente rivestita da lastre di ambra dorata del Baltico, scomparsa durante la Seconda Guerra mondiale e mai più ritrovata.
Ana Maria e Josè (Cavallo) si mettono subito alla ricerca del tesoro, ma non sarà un'impresa facile. Dovranno infatti risolvere enigmi e guardarsi da inganni.
Un bel giallo ambientato nel mondo dell'arte. La storia è costruita bene, è un'avventura avvincente con enigmi da risolvere, inganni e false piste e non manca il colpo di scena finale. Ho trovato molto interessanti i richiami storici e artistici legati alle vicende narrate nel libro. I personaggi sono ben descritti e originali.
Indicazioni utili
Scacco matto allo Zar
Un gruppo di affascinanti ladri di opere d’arte, chiamato “il Gruppo degli scacchi, composto da cinque elementi, Roi (francese, il capo) Donna (italiana, restauratrice) , Cavalo (portoghese falsificatore) Peòn (spagnola, l’esecutore materiale dei furti) Rook (inglese, esperto finanziario della City), Läufer (tedesco,hacker eccellente)
vengono ingaggiati da un ricco magnate russo Vladimir Mentelev,che offre loro una cifra astronomica per rubare il Mugik , un quadro del pittore russo Krylov esposto in un castello di proprietà di un industriale tedesco Helmut Hubner.
Ana (Peòn – Il Pedone) esegue alla perfezione il furto,sembra procedere tutto secondo routine, ma nel riporre nel solito nascondiglio l’opera d’arte la spagnola si accorge che nel retro è nascosto un altro dipinto,una crosta del 1949 del pittore nazista, Koch,raffigurante il Profeta Geremia che viene tratto in salvo dal pozzo dov’era stato rinchiuso.
L’intero Gruppo degli scacchi si riunisce, perché la diffidente ed astuta Peòn, si rende conto che questo nuovo elemento rappresenta un intrigo forse pericoloso per tutti loro.
Il Profeta Geremia è da tutti conosciuto, come il primo inventore di linguaggi cifrati, il suo metodo era chiamato Atbash e serviva al Profeta a mandare invettive contro i Re corotti di Gerusalemme senza farsi scoprire; Peòn decifra il codice segreto contenuto nel quadro: c’è un tesoro di opere d’arte nascosto da qualche parte in Europa. Dove? Da chi? Chi è in realtà Mentelev? Che cos’è l’operazione Pietro il Grande? Che cos’è la Camera d’Ambra degli Zar?
Indicazioni utili
Top 1000 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Mah...è già finito?
Non ho capito il senso del libro, mi spiego "la camera d' ambra" è un romanzo storico e giallo, con indizi e codici che portano alla scoperta di un grande tesoro,però, sembra la bozza del libro! Niente è sviluppato, tutto si ferma allo spunto che andrebbe approfondito. Che senso ha scrivere un libro del genere e lasciarlo acerbo, correndo verso il finale, in modo esageratamente frettoloso?
Bella l'idea, stavolta sono i cattivi i protagonisti, il punto di vista è originale, ma chi sono i cattivi? boh! Come sono questi tunnel che i protagonisti del libro percorrono per trovare il tesoro? boh! Che sensazioni provano nel farlo? Boh!
Che dire... sono rimasto perplesso, mi aspettavo un altro "L'ultimo catone" e invece niente.
Sarà per la prossima.
Indicazioni utili
- sì
- no
Piacevole.
Un buon libro, ma niente di eccezionale. Devo ammettere che la brevità mi ha fatto piacere, in contrasto con quello che dice l'altra utente che prima di me ha commentato, perchè gli altri libri che ho letto della stessa autrice mi sono sembrati fin troppo lunghi e prolissi, non fraintendiamoci belli sicuramente, ma se fossero stati più corti (o più scorrevoli) li avrei apprezzati di più.
Mi piace il punto di vista che non è più dalla parte dei "buoni" ma dei "cattivi", come i ladri. Splendido il ruolo della suora e della sua omertà!
Una piccola curiosità: nella copertina non è raffigurata la vera camera d'ambra, ma in realtà il salone che precede la stessa. Il giallo che si vede sono stucchi dorati. La camera d'ambra vera (o meglio quella che è stata rifatta dopo la sua sparizione nella 2° guerra mondiale) è stupenda, ma molto più piccola.