La ballata di Miss Fortune

La presentazione e le recensioni di La ballata di Miss Fortune, opera di Wesley Stace edita da Mondadori. Una notte del 1820 l'effeminato e inconcludente (almeno agli occhi della madre) Lord Geoffroy Loveall casualmente trova una neonata abbandonata in mezzo a un cumulo di spazzatura. La porta a casa, a Love Hall, la grandiosa tenuta che deve ereditare e dichiara che la piccola sarà sua figlia e la sua erede. C'è solo un problema: la piccola è in realtà un bambino. Geoffrey si rifiuta di accettare questo fatto, mentre il suo annuncio ha l'effetto di provocare la morte sul colpo della madre malata. Il neonato - chiamato Rose - viene accudito e allevato tra mille attenzioni come una giovane lady vera e propria. Questo trucco funziona alla perfezione finché Rose non comincia a interrogarsi sui "fatti della vita": perché - ad esempio - lei avverte l'imperioso bisogno di fare pipì in piedi, come il suo amico Stephen e non accovacciata come la sua adorabile sorella Sarah? L'arrivo dell'adolescenza e di una nuova sempre più fitta peluria sul viso non fanno che provocare ulteriore confusione, così come la scritta "RAGAZZO" che comincia misteriosamente ad apparire per tutta Love Hall. La vera identità di Rose finisce per diventar chiara ai suoi occhi e a quelli del resto del mondo e scoppia uno scandalo che porterà il famelico sciame di avidissimi parenti alla conquista di Love Hall, e alla cacciata di Rose. Ma la storia non finisce qui. Il romanzo ha un cast di protagonisti indimenticabili, è imbevuto di dettagli storici affascinanti e ha un finale ferratissimo e inatteso che riesce al contempo a emozionare e stupire.