L'uomo che sussurrava ai cavalli
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Opinioni inserite: 6
Guarire da un trauma
Avevo letto questo libro tanti anni fa e ne avevo colto perlopiù l'aspetto del viaggio di Grace e la madre attraverso gli Stati Uniti, l'incidente e i bei paesaggi del Montana. Rileggendolo ora ho potuto trarne molto di più ed empatizzare con la situazione tragica e assurda voluta dal caso e la tenacia di Annie nel voler trovare una soluzione. Questa storia mi ha fatto emozionare e ammetto che non mi era mai successo con un libro. La figura di Tom, un uomo che vive in una fattoria sperduta nel nulla e si occupa dei cavalli con una passione smisurata è senza dubbio originale e mi è piaciuto molto il suo modo di occuparsi di quella famiglia allo sbando (forse perché lui la sua l'aveva persa). Anche Pilgrim è stato descritto magistralmente, la sua sofferenza e la sua sfiducia verso gli esseri umani che pian piano ritrova con l'aiuto di Tom e Grace che a soli 13 anni viene catapultata in una situazione molto più grande di lei, ma nonostante tutto riesce ad insegnare alla madre a mettere da parte la donna in carriera e ritrovare il suo lato umano. Non so se le poche recensioni sono indicative di quanti hanno letto il libro, e in tal caso ne consiglio vivamente la lettura!!!
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La magia della natura
Grace è una ragazzina di soli 13 anni quando la sua vita cambia radicalmente, ponendola di fronte a sfide inimmaginabili. Prima fra tutte quella di convivere con l'amputazione della propria gamba, che sembra allontanarla definitivamente dalla passione per i cavalli, oltre a dover convivere con il rimorso per l'amica morta e per il proprio cavallo, Pilgrim, che in seguito al l'incidente non si è più ripreso, cadendo irreparabilmente nel baratro della paura e della diffidenza.
Ma è proprio quando tutto sembra andare storto, che la vita stessa decide di darle uno strattone, facendole tornare la voglia di vivere e sognare insieme a Pilgrim.
La lettura appare sin da subito interessante, decollando senza troppi indugi. Lo stile è piacevolmente scorrevole e semplice, dando risalto soprattutto alla storia stessa. Quella di Grace è una storia emozionante, toccante, terribilmente verosimile. Sono piuttosto le vicende che la contornano ad essere piuttosto romanzate,prevedibili e compassate. Troppo spesso ci si ritrova a prevedere quello che succederà.
Fortunatamente Evans riesce a riprendersi attraverso un buon finale, di quelli che, sì, lasciano l'amaro in bocca, ma rimangono stampati nella mente, facendo correre un brivido lungo la schiena.
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UNA GRANDE EMOZIONE
A volte basta un attimo per scatenare un inferno, basta un attimo per distruggere ogni speranza e la voglia di vivere ma una madre deve riuscire con tutta la sua forza a ridare fiducia al proprio figlio, proprio quando questa fiducia non c'è più. Tuttavia nessuno è esente da debolezze, paure sensi di colpa. Così quello che sarà un viaggio terapeutico, un percorso per aiutare Grace caduta da cavallo, si rivelerà un momento di grande significato anche per Annie, la mamma di Grace. Aiutata dall'amore per Tom, l'uomo che "sussurrava" ai cavalli, potrà ritrovare se stessa, guardarsi dentro e risolvere quei conflitti che da tempo la attanagliavano.
Libro scorrevole, di piacevole lettura che attraverso il continuo susseguirsi di eventi è in grado di coinvolgere e commuovere il lettore. Grande storia d'amore, del rapporto madre-figlio e di amicizia non può non emozionare e lasciare un segno.
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Sacrificio
Grace è una tredicenne traumatizzata dall’incidente avuto con il suo cavallo Pilgrim, ha lesioni ben visibili sul corpo e ferite nascoste nell’anima e nella mente. Entrambi, cavallo e cavallerizza, intraprendono un percorso di guarigione presso una fattoria del Montana, sotto la guida di Tom, cowboy serio capace di addestrare ed entrare in sintonia con gli animali e le persone.
Grace non parte sola, è accompagnata dalla madre, Annie, giornalista d’assalto con qualche problema interiore irrisolto. Il papà Robert, affermato avvocato newyorkese, è una figura marginale. Tom salverà il trio dai loro demoni?
La prima parte del libro è noiosa, la trama è piuttosto banale, i personaggi e le situazioni sono al limite del ridicolo, insulsi, nulla di toccante nonostante l’accaduto lo dovrebbe imporre. Una madre che si ritrova con una figlia menomata, segnata dal dolore come dovrebbe comportarsi? Lanciarsi sul lavoro? Dedicarsi con anima e corpo al recupero della sua bambina? O iniziare una storia extraconiugale? No, non bisogna giudicare, ognuno la sofferenza la vive e l’affronta a proprio modo, quello di Annie secondo me è discutibile. Ma torniamo alla trama. Fino a metà libro, la narrazione procede a rilento con un’accozzaglia di episodi che appesantiscono e stonano, allungano il minestrone senza insaporirlo, poi, finalmente, tra uno sbadiglio e l’altro arriva anche il piacere, l’autore lancia l’esca, il pesce sognatore ed anche un po’ patetico, ammetto, proprio non si avvede dell’amo ed abbocca. Non è per tutti i palati, solo quelli romantici. La parte razionale di me ha mantenuto il distacco e il disappunto per l’ovvietà e la pochezza del contenuto, ma la parte irrazionale e mielosa è caduta nella trappola. Il finale è, perfetto, calza a pennello, lascia l’amaro in bocca, l’esatto contrario di ciò che il lettore si aspetta.
Evans scrive bene, una penna semplice, evocativa e figurativa. Senza pretese tratta dell’amore incondizionato, cosa è giusto e cosa è da condannare? Può nascere la felicità dalla sofferenza?
Una lettura da ombrellone, giusto per salutare l’estate in partenza.
“Immagino che sia proprio così la vita. Una lunga catena di attimi. E immagino che tutto ciò che si può fare è cercare di viverli uno per uno, senza stare troppo a pensare a quelli appena trascorsi o che stanno per arrivare”.
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Chi crede in un profondo legame
Premetto che adoro i cavalli ma penso che la storia vi piacerà anche se avete il terrore o semplicemente detestate questi dolcissimi animali. Dopo aver detto questo posso affermare che è un libro davvero bellissimo. La storia commovente di una ragazza e del suo cavallo che a causa di un incidente perderanno non solo fiducia in se stessi ma anche nell’altro. La tristezza degli avvenimenti coinvolgerà, inevitabilmente la famiglia della ragazza e di chi la aiuterà prendere coraggio e a fidarsi nuovamente del suo più grande amico. In fondo al cuore sa che è la cosa giusta per entrambi ma a volte il timore di soffrire nuovamente paralizza qualunque essere.
La storia è, senza ombra di dubbio, coinvolgente e lo stile scorrevole e piacevole. Assolutamente consigliato non solo agli amanti dei cavalli ma anche a tutti i coloro che sono in cerca di una storia commovente e affascinante. Ultima nota, da questo libro è stato tratto un film che io ho visto solamente dopo aver finito di leggere l’intera storia. Francamente sono rimasta alquanto delusa dal film mi aspettavo qualcosa di meglio ma difficilmente il film può competere con un libro tanto commovente.
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Un romanzo dolceamaro
La giovane protagonista del romanzo, Grace, dopo aver perso una gamba a seguito di un incidente deve ritrovare la forza di cavalcare e, soprattutto, di vivere. Ma L’uomo che sussurrava ai cavalli non è solo questo: è anche una storia d’amore, un legame di amicizia, un rapporto tra madre e figlia: comprende, insomma, tutto ciò che qualcuno può cercare in un libro. Il titolo è dolce, quasi complice, ma la storia si rivela essere tutt’altro che questo. È dura, amara e senza possibilità di scampo: dalla tragedia iniziale che apre il libro, a quella finale che lo chiude, il romanzo è un vortice di situazioni e personaggi che muta di continuo. La trama cambia di pagina in pagina: dà appena il tempo di tranquillizzarsi, adottando un procedimento omogeneo, quando qualcosa di nuovo arriva e spinge il lettore a divorare ogni riga in attesa del passaggio conclusivo. Ed è proprio questo ritmo incalzante il punto di forza di questo libro: la storia in sé per sé si alterna di continuo a flashback sul passato dei personaggi, che ci aiutano a comprendere le scelte di ognuno e ci lasciano il fiato sospeso quanto la trama si interrompe bruscamente per lasciare spazio a questi excursus.