L'ultimo catone
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IL VERO PARADISO
Suor Ottavia Salina, paleografa di fama mondiale, la protagonista de “l’ultimo Catone” la sua complicata storia di formazione non ha tempo di viverla fino in fondo: assieme a un rude capitano della Guardia Svizzera del Vaticano, soprannominato la Roccia, e il professor Farag Boswell, un esperto archeologo dagli occhi azzurri, deve scoprire chi e cosa si nasconde dietro la misteriosa setta dei “Custodi della Croce” che rubano reliquie dalle Chiese e imprimono strani simboli sui corpi di coloro che capitano loro a tiro. Le avventure del terzetto di eruditi è all’altezza della cultura del gruppo: a fare da guida è infatti il “Purgatorio” di Dante che suggerisce in forma di gioco enigmistico come camminare sui carboni ardenti senza farsi male o uscire da un labirinto silvestre, dopo giorni e giorni di inutili giri a vuoto; anche i luoghi, teatro delle rocambolesche peripezie, conservano le vestigia della Storia passata, da Atene, Alessandria e Ravenna, fino all’Etiopia, anticamente centro di una gloriosa civiltà. Prima ancora di arrivare alla soluzione del mistero, Suor Ottavia scopre in sé, pur non avendo avuto molto tempo di cercarla a lungo, la verità che toccandola da vicino scuote la sua esistenza fin dalle fondamenta: la vita “non è fatta di blocchi bianchi e neri, ma di un mosaico multicolore dalla combinazione infinite, un cumulo di ambiguità, di sfumature interscambiabili…” E in virtù di queste sfumature interscambiabili che le ipotesi più azzardate diventano plausibili, persino che si possa visitare, intraprendendo un tour un po’ faticoso nel cuore del continente africano, il vero Paradiso di Dante.
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A chi è interessato ai seguenti percorsi: la desacralizzazione del mito sacro nell'immaginario paraletterario-
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Dopo un po' stanca
L’autrice riesce con molta intelligenza ed erudizione a far collimare avvenimenti storici e inventati con molta precisione, anche se lontani tra loro (le crociate, le reliquie della vera croce, gli staurofilakes, la vita di Dante), tanto da far sembrare tutto molto reale. Detto questo però devo dire che, sarà stata per la scrittura che allungava terribilmente ogni situazione fino a fartela odiare oppure le riflessioni a volte banali di suor Salina, arrivato più o meno a metà del testo mi sono stancato. La vicenda è bella e potrebbe appassionare ma è scritta in maniera volutamente arricchita, forse un artificio per superare la soglia delle 500 pagine. Sta di fatto che tra eventi rocamboleschi e vicende a volte poco credibili, l’attenzione si spegne pian piano. Suor Salina mi sembra un po’ stereotipata (essendo siciliana è stata rinchiusa in convento perché scoperta mentre usciva in barca con un amico, la famiglia è velatamente mafiosa) così come quella del professor Bommel (goffo ma molto intelligente), oppure il fatto che quest’ultimo e il capitano Roist vadano al monastero di Santa Caterina e nella biblioteca infinita del luogo riescano a rubare proprio il manoscritto che parli degli staurofilakes.
Un’occasione persa per essere un romanzo davvero avvincente.
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Entusiasmante
L’ Ultimo Catone è forse il libro piú brillante dell’ autrice, che narra dell’esperienza spericolata di una suora, una guardia svizzera e un archeologo egiziano che attraverso la “Divina Commedia” del nostro Dante Alighieri vivono una caccia al tesoro per recuperare la vera croce di Gesù Cristo.
Sarà infatti la Divina Commedia a guidare i personaggi in distinte prove, che si svolgeranno in città distinte tra le quali: Siracusa, Roma, Antiochia,Istambul, Alessandria d’ Egitto.
Un romanzo Storico/Avventuriero che cresce di intensità, insieme alla storia d’amore che si ritrovano a vivere due dei protagonisti.
In un finale quasi fantasy, la Asensi quasi strafá arrivando ad un epìlogo, forse intuibile ma per niente scontato.
Da leggere sotto l’ombrellone tutto d’un fiato.