Narrativa straniera Romanzi L'ultima concubina
 

L'ultima concubina L'ultima concubina

L'ultima concubina

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Giappone, 1861. Il giorno in cui il corteo reale era passato attraverso il villaggio, solo la piccola Sachi aveva infranto le regole alzando la testa verso la portantina che avanzava. L'aveva fissata solo per un attimo, ma abbastanza perché quel gesto cambiasse la sua vita. Quattro anni dopo, Sachi vive ormai stabilmente a Edo. Ha seguito la principessa Kazu fin dal giorno i loro occhi si sono incrociati, scambiandosi una muta promessa. Da allora è stata educata secondo le ferree regole di palazzo e adesso, compiuti i quindici anni, è pronta per essere introdotta al cospetto dello shogun. Così impone la tradizione e così deve essere: la principessa deve offrire in dono al marito una concubina, e Sachi è la prescelta.



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L'ultima concubina 2015-10-12 15:35:21 MrsRiso13
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MrsRiso13 Opinione inserita da MrsRiso13    12 Ottobre, 2015
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L'ultima sarà prima

Una storia variegata, racconto di un Giappone antico che sta per essere distrutto, sopratutto nelle tradizioni. Uno scontro di ideali nuovi e di vecchie consuetudini conservate per millenni, dove le prime stanno per spazzare via le seconde. Formalmente la guerra appare rea del cambiamento, ma sostanzialmente la voglia di evoluzione è fervente in un popolo, oberato e surclassato da obblighi ingiusti, pronto di aprirsi verso l'Occidente. Quell'ovest bizzarro, caratterizzato da uomini grossi dai capelli sbiaditi, troppo simili a demoni e con modi così cortesi e affabili verso le donne da farli somigliare a dei servi.
In mezzo a questi cambiamenti storici, la crescita di una bambina educata per essere concubina e costretta a prendere coscienza e impadronirsi della propria vita, decidendo per se stessa. In luce un percorso di crescita difficile dalla montagna, risollevandosi da un piccolo villaggio contadino fino alla corte dell'ultimo shogun, dove la cultura e l'astuzia, apprese durante l'educazione, sono uno strumento di sopravvivenza per analizzare le dinamiche di corte e affrontare le angherie della vita al palazzo, tra dame di alto rango
La lealtà e l'onore, l'amore e il dovere visti attraverso gli occhi di una donna obbligata a vivere un cambiamento che spazza via tutti i punti di riferimento, narrati da dentro cercando di cogliere tutte le sfumature. Alla complessità della trama, intercalata alla vicende storiche si contrappone una semplicità, non povertà, di dialoghi e descrizioni, che esalta e permette di vivere a pieno la storia.
Dagli occhi di una straniera un mondo in divenire attaccato alle proprie radici che sta per lanciarsi in una nuova avventura. Un viaggio nel tempo, nell'Oriente che è leggenda e che affascina con i suoi samurai, le sue concubine, le sue donne guerriere.
Una perla per gli amanti del genere.

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L'ultima concubina 2015-08-16 20:07:59 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    16 Agosto, 2015
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Alla corte dello shogun

Giappone, Edo,  palazzo dello shogun, 1861.
Il padre ultimo Figlio del Cielo ed il fratello l'Imperatore reggente, la principessa Kazu lascia Kyoto per unirsi in matrimonio al potente shogun che governa il Paese. 
Ben celati dietro spesse cortine l'esile corpo dalla carnagione candida, il bel viso dai lineamenti perfetti e la chioma lucente che sfiora le caviglie, avvolta da strati di preziose vesti bordate d'oro e intrise di profumi sopraffini. I lunghi corridoi sono punteggiati di porte di legno dietro cui si districano gli appartamenti delle centinaia di dame di corte. La principessa si alza e stringendo il ventaglio da cerimonia incede a piccoli passi lenti, silenziosa, leggiadra. Dietro di lei le signore del seguito, avvolte in kimono voluminosi e tutto intorno dame inginocchiate con le fronti a sfiorare il pavimento, mentre la sposa raggiunge le stanze private di Sua Maesta'. Manca poco alla partenza del suo Signore, gli fara' un dono speciale strappato acerbo dalle campagne e inserito nel prestigio di Corte : dama Sachi, l'ultima concubina di Iemochi, quattordicesimo shogun del clan Tokugawa.

Lesley Downer, dopo una prima visita nel 1978,  perse la testa per il Giappone e vi si trasferiri' . Qui visse per quindici anni in zone diverse del Paese , imparando la lingua ed approfondendo l'antica cultura che la affascinava perdutamente.
Dopo lunghe ed appassionate ricerche scrisse il qui presente suo primo libro, un romanzo storico. Benche' si tratti di narrativa, molti dei personaggi sono realmente esisititi e le vicissitudini di cui si racconta rispecchiano quanto fu in realta'. Scenografica ed accurata la rappresentazione del microcosmo di corte dove le dame vivevano isolate dal mondo in un ambiente di estremo lusso e ozio, tra mille pettegolezzi, invidie e veleni.
Il racconto procede e gli equilibri vengono meno, la guerra civile esplode in un violento conflitto tra i fedeli al clan dei Tokugawa e i nuovi seguaci dell'Imperatore. 
Un processo cruento e inesorabile, che sancisce un taglio netto tra il passato dell'antico Giappone e la nuova era di progresso e occidentalizzazione.

Scrittura fluida ed avvincente, un libro dai contenuti approfonditi in un contesto estremamente seducente verso un risultato dalla leggerezza amabile. Buona lettura.

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L'ultima concubina 2014-10-19 07:37:27 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    19 Ottobre, 2014
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L'ultima concubina di Lesley Downer

Romanzo storico che parla del Giappone del 1800, dei suoi rituali e delle sue tradizioni.
E' la storia di Sachi e dell'evoluzione della sua vita da "figlia" di contadini a concubina dell'ultimo shogun (o meglio: signora della camera adiacente), con tutto quello che questo comporta: ferree regole da rispettare, impossibilità di dimostrare i propri sentimenti e le proprie emozioni, nonché di amare chi si vuole ( anziché chi è stato stabilito dalla propria famiglia, al fine di essere innalzati nella scala sociale). La storia del Giappone che vive un'improvvisa e repentina fase di cambiamenti, a causa dell'incontro con la coltura occidentale (che sta arrivando a sconvolgere equilibri e tradizioni) e di un'intestina guerra civile, che ne sconvolgerà l'assetto. Per una non amante dei romanzi storici è stata una lettura un po' pesante e infinita ( secondo me bastavano la metà delle pagine a raccontare questa storia), ma sicuramente affascinante e interessante è stato l'incontro con una cultura così diversa dalla nostra (che avevo già sperimentato e apprezzato in letture precedenti).
A mio avviso inconcepibile la totale mancanza di considerazione della donna, che deve camminare sempre qualche passo dietro all'uomo e sottostare prima ai voleri del proprio padre e poi a quelli del marito che viene scelto per lei dalla famiglia d'origine. A una donna che non può esprimere alcun sentimento e restare impassibile persino durante i momenti più catastrofici della propria vita. A una donna che non può amare, né baciare (il bacio era una pratica riservata alle geishe, sicuramente non alle donne rispettabili), una donna che contava meno di niente.
Comunque un libro interessante, che consiglio soprattutto agli amanti dei romanzi storici e della cultura orientale, sempre esotica e affascinante. Gli ho preferito, comunque "Memorie di una geisha" di Arthur Golden.

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L'ultima concubina 2014-03-19 20:46:36 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    19 Marzo, 2014
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Ottimo romanzo storico

L'ultima concubina è un libro bellissimo adatto a chiunque apprezzi i romanzi con ambientazione storica. Ci permette di conoscere il Giappone in un periodo di grandi cambiamenti (seconda metà dell'Ottocento) approfondendone gli usi e le tradizioni.
Il tutto incorniciato da una storia d'amore romantica ed non del tutto prevedibile.
Una delle frasi più belle a mio avviso è questa:

Poesia di Teika

"Da lungo tempo pur avendo udito che incontrarsi
poteva significare solo separarsi, mi son dato a te
dimentico del sopraggiungere dell'alba"

Lo consiglio!

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L'ultima concubina 2013-04-11 09:36:32 caius91
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caius91 Opinione inserita da caius91    11 Aprile, 2013
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Il vero Giappone

Già amante della cultura orientale, convinta anche dai vostri commenti positivi ho deciso di leggere questo romanzo. L'ho letteralmente bevuto! Quello che mi ha fatto innamorale oltre la storia della protagonista in sé - comunque molto bella e coinvolgente- è stata la presentazione del Giappone della seconda metà del 1800. La ricostruzione storica è dettagliata, dalla vestizione alla postura, dai disegni sui kimono ai profumi, dal modo di parlare e rivolgersi alle persone secondo la differenza di rango alle faccende quotidiane; tutto senza mai annoiare, al contrario vorresti saperne di più. Poche volte mi capita di amare le parti descrittive dei libri, ma in questo caso è stato proprio l'aspetto che mi ha colpito maggiormente. Anche la ricostruzione degli importanti e rivoluzionari eventi storici che hanno interessato il Giappone in quegli anni è molto veritiera. Affascinante è il fatto che quasi tutti i personaggi sono realmente esistiti, anche i protagonisti! In conclusione è un libro che sicuramente consiglio, mi ha fatta innamorare al punto che ora sto leggendo solo volumi riguardanti la cultura nipponica del periodo! Se anche non foste interessati all'aspetto storico, la storia raccontata è molto bella, merita sicuramente di essere letta.

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L'ultima concubina 2010-11-25 16:12:43 barbara78E
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barbara78E Opinione inserita da barbara78E    25 Novembre, 2010
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ho passato del tempo in compagnia di un buon libro

Avevo preso questo libro solo per avere un po' di compagnia. Credevo fosse un romanzo "leggero", invece mi sono ritrovata con la storia della fine di una civiltà.
Si narra di Sachi, una bambina dall'aspetto insolito, diversa da tutti gli altri abitanti del villaggio, che infrange le regole e osa alzare lo sguardo sul palanchino reale durante il suo passaggio. La principessa, sposa dello shogun, la nota e decide di portarla al palazzo reale ad Edo. Sachi viene così educata secondo le ferree regole della corte. A quindici anni viene scelta per diventare concubina. Passano solo una notte assieme: lo shogun deve partire a causa della guerra civile in atto in tutto il Paese. L'ultima concubina darà prova del suo coraggio e della sua lealtà ad un mondo che sta scomparendo, svelando il mistero che circonda la sua nascita.
"...Forse siamo vestigia di un tempo passato, ma siamo anche delle sopravvissute. Ci siamo ricavate un posto in questo mondo." Così la principessa, moglie dello shogun, saluta Sachi, una volta finita la guerra. La fine di un'epoca, di un mondo è sempre dolorosa, ancor più se cruenta. Tuttavia, chi rimane e riesce a prendere consapevolezza dei cambiamenti può definirsi, senza dubbio, un "sopravvissuto".
Una bella storia, scritta in modo fluido. L'unica difficoltà la si può riscontrare nel ricordare i tanti nomi, sia dei personaggi che dei luoghi: il giapponese potrebbe non essere una lingua molto facile...

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L'ultima concubina 2010-10-26 10:22:59 silvia71
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    26 Ottobre, 2010
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L'ultima concubina

Il romanzo ci porta alla scoperta del Giappone nel 1800, in un periodo in cui il paese è dilaniato da una sanguinosa guerra civile che causerà la caduta dello shogunato e riporterà il potere politico esclusivamente nelle mani dell'Imperatore.
L'autrice ci traghetta attraverso questi anni così densi di cambiamenti epocali per questo popolo, utilizzando il personaggio della piccola Sachi, la bimba contadina destinata a divenire concubina dell'ultimo Shogun della città di Edo, la futura Tokyo.
La narrazione è fluida e avvolgente, trasportandoci in un mondo dominato da una cultura millenaria talmente discosta dalla nostra, da assumere connotati fiabeschi. Pagina dopo pagina il lettore viene rapito dagli aromi, dai colori, dai suoni che dominano questo mondo, ma non solo; si trova al cospetto di una concezione della donna e del suo ruolo in società, tremenda ed affascinante al tempo stesso. La donna protagonista di questo romanzo, racchiude in sé forza e delicatezza, amore e senso del dovere, lealtà e voglia di evasione, tristezza e felicità.
In conclusione, siamo di fronte ad un buon romanzo storico, dominato da personaggi vivi e carichi di umanità, stilisticamente non complicato e godibile in tutte le sue sfaccettature.

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L'ultima concubina 2010-07-11 08:58:50 gpto46
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gpto46 Opinione inserita da gpto46    11 Luglio, 2010
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storia, tradizioni, una cultura intrigante

Uno stile limpido e agile. Una documentazione rigorosa e una conoscenza profonda del paese in cui è ambientato. Personaggi femminili squisiti e nello stesso tempo forti. Non l'ho mai trovato noioso nemmeno quando approfondisce descrizioni di battaglie o situazioni politiche e sociali dell'epoca. E la storia d'amore di Sachi addolcisce il romanzo senza renderlo stucchevole.

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L'ultima concubina 2008-11-07 07:53:45 Maristella
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Maristella Opinione inserita da Maristella    07 Novembre, 2008
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La fine di millenarie tradizioni

Lesley Downer poliedrica autrice di questo libro, anche se nata da madre cinese, ha sviluppato una vera e propria passione per il Giappone dove ha vissuto per oltre 15 anni.

Dopo aver scritto diversi saggi e presentato svariate trasmissioni alla BBC e a Channel 4, tutte concernenti la cultura e le tradizioni giapponesi, nel 2002 ha pubblicato il libro “ Geisha: storia di un mondo segreto”, uno dei libri più accreditati sull’argomento. Per scriverlo ha vissuto 6 mesi come una di loro, riuscendo a carpirne i misteri e svelando questo arcano universo attraverso le storie di geishe realmente vissute.

Un’altra sua preziosa opera dal titolo “ Madame Sadayakko: la Geisha che sedusse l’Occidente” riguarda la drammatica e avventurosa vita di Sadayakko, la prima geisha che divenne attrice arrivando ad incantare l’Europa e l’America e ad infrangere le barriere che limitavano la libertà delle donne giapponesi del suo tempo.

Nell’ “ Ultima concubina” ci trasporta, attraverso la storia della bellissima Sachi, in un Giappone ottocentesco che sta per scomparire, dentro il grande palazzo di Edo, dove la ragazza, scelta dalla Principessa Kazu come dono speciale per il marito, sarà l’ultima concubina dello shogun prima che la Storia metta la parola fine a tradizioni millenarie e la guerra civile devasti il Paese intero determinando incredibili trasformazioni.

La città di Edo, divenuta capitale dello shogunato nel 1602 ad opera del capostipite Togukawa Ieyasu, divenne presto la più grande città del Giappone. Nell’organizzazione di stampo feudale datagli dal fondatore tutti i daymo (i feudatari) avevano l’obbligo di soggiornarvi per periodi prefissati e se si allontanavano, per occuparsi degli interessi dei loro feudi, dovevano lasciare in “ostaggio” la propria famiglia nella capitale. La città divenne così sede delle numerose e sontuose dimore dei daymo e delle loro famiglie, popolandosi rapidamente degli appartenenti al governo militare dello shogunato (bakufu) e all’amministrazione governativa, che gestiva il punto di raccolta delle tasse provenienti da tutto il paese.

Nel 1868, però, a causa delle crescenti pressioni da parte dei paesi occidentali tendenti a far uscire il Giappone dal suo isolamento e a nuove correnti di pensiero favorevoli al ritorno di un governo imperiale diretto, scoppiò una vera e propria guerra civile detta Guerra Boshin (1868-1869) fra i sostenitori dello shogunato Tokugawa e i propugnatori della restaurazione dell’Imperatore Meiji.

Fu una guerra sanguinosa che impegnò 120.000 uomini e fece oltre 3.500 vittime. L’imperatore e i suoi seguaci ne uscirono vittoriosi. Il potere imperiale trasferì la sua sede da Kyoto ad Edo, che fu ribattezzata Tokyo e tutta la corte fu dislocata nel grande castello appartenuto allo Shogun.

Sachi, la protagonista del romanzo, portatrice di un antico segreto che risale alla sua nascita, ci accompagnerà in questo mondo popolato di donne bellissime, eleganti e profumate, ancorate a regole ferree di onore e fedeltà, donne capaci di diventare abilissime samurai e di rinunciare alla vita per difendere quella del proprio signore. Sachi assisterà alla fine di questo universo dorato perdendo ogni certezza ma ritrovando se stessa, le sue radici e la capacità di poter ancora dare e accogliere amore.

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