L'ospite sconosciuto
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Non ci siamo
Mi piace il modi di scrivere della LinK :mi rilassa e mi piace molto questo stile, forse un po' desueto di raccontare con calma vicende anche intricate, ma comunque con una certa leggerezza di fondo. Sarà per quello che aspettandomi una delle solite saghe familiari punteggiate qua e là da storie d'amore e d'amicizia, non sempre credibili, ma comunque , mi ripeto, rilassanti, sono rimasta delusa da questo libro. Parte raccontandoci di alcune donne, che sembra non abbiano nulla in comune se non problemi con l'ansia e l'autostima. Sopra il lettore aleggia una cappa cupa di mistero che più che incuriosire sul seguito della trama tende a inquietare. Poi piano piano tutto si collegata e i vari personaggi ci svelano quali sono in effetti i motivi della loro presenza all'interno di questo libro. La storia però è talmente intricata, piena di coincidenza più che sospette e di eventi irreali da avere superato abbondantemente anche la libertà creativa che di solito si concede a uno scrittore. Le parti dove dovrebbe esserci più tensione: per intenderci dove l'assassino tiene sotto scacco la sua preda mi hanno annoiato. I criminali fanno quasi compassione, mente le vittime fanno accapponare la pelle. Dal mio punto vi dista la Link non ha superato l'esame nel tentare di spostarsi verso il genere thriller. Molto meglio quando ci raccontava di vicende familiari e di amori complicati.
Indicazioni utili
- sì
- no
Inquietudine disseminata
Il libro si apre con una sequenza che semina ansia nell’animo del lettore ed anche un po’ di sano terrore. I personaggi chiave sono più di uno e, per alcuni molto presto, per altri un po’ molto avanti nella storia, si scopre che, in qualche modo, sono tutti fra loro collegati. Protagonista indubbia è la violenza, sia quella fisica, sia, forse soprattutto, quella psicologica. Nei legami familiari. Nei rapporti uomo-donna. Nei rapporti con i figli. E’ proprio l’inquietudine disseminata a fare da padrona in queste pagine, ti attanaglia e ti costringe alla lettura, perché un po’ ti senti risucchiato dalla stessa spirale perversa in cui si viene a trovare Marius, uno dei personaggi più riusciti a mio avviso, la cui esistenza è fatta di paura, nonché di un senso di inferiorità estrema. Un personaggio vulnerabile, ma che lascia il segno.
Indicazioni utili
L'OSPITE SCONOSCIUTO
Ambientato tra la Provenza e la Germania, nel libro si alternano le storie di quattro personaggi principali più altri secondari.
Rebecca Brandt dopo la morte del marito cade in depressione e si isola dal mondo, arrivando a decidere di togliersi la vita. Viene distolta dal suo proposito dall'arrivo improvviso di Maximilian Kemper, miglior amico di suo marito, che giunge accompagnato da una coppia di giovani tedeschi, Marius e Inga, conosciuti per caso durante il viaggio.
Vicende apparentemente svincolate le une dalle altre, che però andando avanti nella lettura andranno ad intrecciarsi tra loro, rivelando punti di contatto nel passato dei protagonisti e dando un quadro completo della storia. Un bel libro. La lettura è stata piacevole e scorrevole, la storia è avvincente e mantiene alto l'interesse fino alla fine. I personaggi sono ben delineati psicologicamente.
Indicazioni utili
l'ospite sconosciuto
Come sempre i libri della Link sono un piacevole passatempo , ho l’abitudine di leggerli d’estate sotto l’ombrellone perché ti catturano ma non richiedono una grande attenzione nella lettura, se i bambini tuoi o dei vicini ti disturbano non fai fatica a riprendere il filo .
Sono molto simili tra loro, nel senso che sono dei gialli tinti di rosa, c’è sempre una storia d’amore o due nel mezzo della trama che finisce o che inizia, e forse è per questo che mi piacciono, non sono i classici gialli.
Rebecca è una donna che si è chiusa alla vita, dopo la morte del marito non trova più uno scopo per andare avanti, decide quindi di ritirarsi in Francia nella sua casa a picco sul mare a coltivare il suo dolore, vive in totale isolamento, con la sola compagnia dei suoi ricordi. Un giorno decide di suicidarsi, è tutto già pronto da mesi, i sonniferi sono lì nel mobiletto da tempo, ma una telefonata di un amico la costringe a rimandare i suoi piani, Maximilian, l’amico più caro di suo marito sta arrivando a farle visita. Quando arriva però non è solo, ha dato un passaggio ad una coppia di autostoppisti, sono marito e moglie in una vacanza avventura e si accampano nel suo giardino. Ma chi sono realmente questi due ? E’ proprio vero che si trovano lì per puro caso?
Charlotte Link ha la capacità di tenerti incollata al libro , restando fissa sul crimine che viene commesso riesce a sviluppare in maniera perfetta tutti i personaggi, le loro storie , le loro emozioni , saltando da uno all’altro con grande maestria , la lettura non è mai noiosa.
Ho letto 5/6 romanzi di questa autrice e devo dire che questo è quello che mi è piaciuto un po’ meno , ma è comunque un libro che consiglio.