L'orizzonte L'orizzonte

L'orizzonte

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

La Parigi segreta e misteriosa del IX e X arrondissement. Una ragazza che fugge e un uomo che cerca di amarla. Una crudele donna dai capelli rossi, un gangster vestito da torero e un uomo dalla pelle butterata e dalle mani enormi. Una minaccia costante, ossessiva perseguita Margaret Le Coz e Jean Bosmans; uniti da uno stesso destino in un singolare noir del tempo che passa.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
4.2
Stile 
 
4.3  (3)
Contenuto 
 
4.3  (3)
Piacevolezza 
 
4.0  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'orizzonte 2015-11-09 16:50:42 Pelizzari
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    09 Novembre, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I TRENI NOTTURNI

Leggi questo piccolo libro e ti senti avvolto, da una nebbia, da un velo, non sai bene da cosa. Hai la sensazione di fluttuare in una specie di torpore. La storia inizia con frammenti di memoria, è costellata da personaggi misteriosi, che, con la fragilità umana che li caratterizza, spuntano, come ombre, poi ritornano, più forti, poi riscompaiono, più nebbiosi. Perché ogni primo incontro tra due persone è come una leggera ferita, che ognuno prova e che risveglia dalla propria solitudine e dal proprio torpore. Tu, lettore, partecipi a questi incontri, da spettatore, ma comunque ti senti coinvolto in prima persona. Spesso sono incontri fugaci e l’idea è resa bene dall’abito rosso in copertina, che svolazza, come se la donna fosse in fuga. Centrale in tutta la narrazione, ed anche e soprattutto nel finale, è il dubbio, perché, con esso, rimane ancora qualche forma di speranza, che è una linea di fuga verso l’orizzonte. Bellissimo stile, emozionante, vibrante, come una musica.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore
L'orizzonte 2015-02-14 18:01:20 Riccardo76
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Riccardo76 Opinione inserita da Riccardo76    14 Febbraio, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Jean e Margaret

Modiano è uno scrittore-fotografo che riesce ad inserire ricordi, memorie e vecchie emozioni all'interno di vivissime istantanee cariche di vita. Modiano è uno scrittore che non si diverte a prendere in giro il lettore, il suo stile è come sempre pulito e trasparente, l’enorme talento di questo scrittore è quello di dire tutto con le parole che servono, è quello di creare una vita con poche scene, in una parola è essenziale.
I personaggi di questo romanzo sono intensi, ma al contempo sfuggenti, sfumati, danno sempre l’idea di un ricordo, di un pensiero. Il contesto è sempre, immancabilmente una Parigi vista dagli occhi di chi l’ha vissuta, una Parigi parallela a quella delle agenzie di viaggio o delle guide turistiche. In Modiano l’ambientazione non è solo la scenografia: gli immancabili caffè, le strade solitarie, i nomi dei quartieri, delle vie, sono parte integrante della storia, senza di essi tutto perderebbe molto fascino.
Margaret, Jean e tutti gli altri personaggi sono di volta in volta nitidi e vivi, e poi sfuggenti e appena accennati, questa tecnica, o la mia percezione di essa, rendono con piacere il senso del ricordo, della memoria, quella sequenza di flashback nati da appunti presi su un quaderno quarant'anni prima.
Un amore di tanti anni fa, breve ma molto intenso, un amore che rimane negli anni.
Una continua fuga da un passato scomodo, un passato difficile e forse pericoloso, un tempo che si confonde, che non è più cronologico, quel passato che non ci viene svelato, ma che è talmente presente da caratterizzare il tutto. Un passato nella quale si è rimasti intrappolati e un futuro appena accennato che premette di svelare il mistero, ma non a noi “comuni lettori”.
Anche in questo romanzo trovo i concetti e le sensazioni della Nouvelle Vague, stile cinematografico francese che si prefiggeva come scopo quello di inquadrare “lo splendore del vero” eliminando tutti gli orpelli e gli stratagemmi che avrebbero compromesso la realtà.
Un bel romanzo sui ricordi in età avanzata, ricordi che forse non si limitano ad essere tali, talmente vivi da riportare vecchie sensazioni, un lampo su un periodo di un’intera esistenza, una piccola porzione di due vite che si incrociano e forse troppo presto si separano. In questa breve finestra è comunque racchiusa un’intera vita o quello che l’autore ha voluto farci conoscere di essa.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
270
Segnala questa recensione ad un moderatore
L'orizzonte 2015-02-08 10:27:56 Cristina72
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    08 Febbraio, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Quarant'anni dopo

Com'è triste la Parigi di Modiano! Lunghi tragitti in metrò all'ora di punta tra la folla anonima, incontri fugaci (“senza futuro, come in un treno notturno”), momenti sospesi nel tempo e nel ricordo...
“Impossibile mettere ordine lì dentro, quarant'anni dopo”.
Il romanzo è un susseguirsi di flashback che l'autore modula sapientemente, senza che il filo della narrazione ne risenta.
Si tratta, del resto, di un filo impalpabile, quasi onirico: quello dei pensieri di Jean Bosnams, il protagonista maschile. Ricostruire il passato è per lui un'esigenza, perché un cerchio deve chiudersi, una ferita (molte ferite) risanarsi.
Lo riviviamo insieme a lui, il suo passato, e precisamente un breve periodo della sua giovinezza, tormentato da un senso di colpa indefinito e da una coppia di sinistri personaggi (uno dei quali, forse, sua madre).
Poi c'è l'incontro con Margaret, che è un incontro di solitudini (“Indubbiamente nessuno dei due aveva un punto di riferimento nella vita”), perché anche Margaret è vulnerabile e perseguitata, con un passato nebuloso e un presente carico di inquietudine: abbastanza da indurre i due giovani a proseguire insieme un tratto del loro cammino.
Tutto sembra muoversi in una dimensione di sogno ad occhi aperti, con stagioni indefinite e paradossalmente mai troppo fredde, mentre si parla di due cuori d'inverno.
L'uso della terza persona ogni tanto si interrompe per dare spazio alla voce di Jean che si rivolge direttamente a Margaret - “Io e te...” - e subito emerge una sfumatura nostalgica, il desiderio di ritrovare la donna persa nelle pieghe segrete di un passato dove lei sembra ancora vivere una vita parallela.
Una parete invisibile li separa, ma forse basterebbe allungare una mano per squarciare il velo del tempo, chiudere finalmente quel cerchio e trovare pace:
“E se tutte quelle parole restassero sospese nell'aria fino alla fine dei tempi e bastasse un po' di silenzio e di attenzione per captarne l'eco?”.
C'è poesia tra le righe di questo romanzo, e un bisogno struggente di appartenenza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
260
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera