L'onda perfetta
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La spiaggia dei sogni
John Williams e’ un ricco manager quarantenne che ha dedicato la vita alla sua azienda, raccogliendo innegabilmente i polposi frutti terreni del suo assiduo lavoro.
Ma il benessere economico, la posizione sociale possono appagare quanto la felicita’, se questa si e’ perduta strada facendo ?
John Williams , passeggiando su una baia oceanica incontrera’ il suo angelo e fara’ la sua scelta.
“Semplici e un po’ banali, prevedibili e sempre uguali…” cantava Mina parlando degli uomini e dell’amore, io sui suoi soggetti non mi esprimo ma su questo Bambaren direi proprio di sì.
Non che disdegni i racconti semplici, anzi talvolta credo che emozionare con una scrittura elementare possa essere ancora piu’ difficile che con una elaborata, pero’ questo libro mi ha trasmesso veramente poco, ho trovato la narrazione di una retorica disarmante.
Salverei giusto alcune cosette:
- Le intenzioni di Bambaren sono sicuramente buone ed il messaggio di apprezzare le piccole cose va senz’altro sottolineato, essendo del resto anche la mia filosofia di vita , non posso che convenire e appoggiare l’autore.
- L’ambientazione in riva all’Oceano, che si tratti di bere un bicchiere di Porto al tramonto in una vecchia baracca o in una sontuosa villa poco importa, sara’ di una delizia inestimabile per lettori nelle cui vene come nelle mie non scorre plasma ma acqua e sale.
- Brevissimo, si legge in un’ora e visto che il tempo e’ prezioso, se non vi dovesse piacere non sara’ poi un grande ammanco.
Nel frattempo, Bambaren o non Bambaren, Buon Anno Nuovo a tutti !
Indicazioni utili
- sì
- no
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COSA CONTA DI PIU 'NELLA VITA?
Alcuni anni fa, entrai in una libreria in cerca di un libro che mi desse serenità e ottimismo. Fui attratta da un libricino con una copertina in cui risaltavano il mare e l'azzurro ...Questo libricino era appunto "L'onda perfetta". Di facilissima lettura; da leggere in poche ore.
RIFLESSIONI DOPO LA PRIMA LETTURA.
E' la storia di un uomo che alle soglie degli "anta", capisce che "tutto" quello che possiede non lo soddisfa ... che non ha più motivi per sorridere alla vita.
Grazie ad un vecchio signore, inizia un percorso d'introspezione e meditazione, che lo porterà a capire che la felicità è a due passi : basta avere il coraggio di coglierla. Non è negli eventi eclattanti che si trova la vera gioia di vivere , bensì nei piccoli gesti della quotidianità che solitamente non apprezziamo, perchè bendati dall'abitudine e anzichè essere dei protagonisti ci muoviamo come dei burattini distratti e manovrati dagli eventi, dalle situazioni...dalle persone.Capisce quindi che per lui è giunto il momento di abbandonare il "tutto" e vivere con partecipazione questi momenti di vita di ogni giorno... momento dopo momento e...impara ad ascoltare il linguaggio del cuore che fino a quei giorni era rimasto sopito ... un linguaggio tanto semplice e comprensibile a tutti:... un invito a tenere aperta la porta del cuore...sempre.
Le conclusioni che avevo raggiunto rispecchiavano all'incirca anche quelle che mi erano state riferite da dei conoscenti che l'avevano già letto ...ma....
RIFLESSIONI DOPO UNA SECONDA LETTURA.
A volte, le scelte che si fanno, ci portano a condurre un determinato tipo di vita, contornato da persone, situazioni, relazioni e altro...e quindi ad un tipo di approccio particolare con l'ambiente in cui siamo inseriti.Può accadere però che ad un certo momento di vita, questa non ci soddisfi più...vuoi perchè siamo cambiati...maturati...perchè sono intervenuti eventi particolari...o perchè fattori che prima erano latenti in noi ,iniziano ad affiorare e... si può andare incontro ad un vero e proprio fallimento. Capiamo che le scelte fatte ci hanno portato dove non vorremmo più essere. A questo punto possiamo optare per due strade: restare, cercare di lottare e fare , se possibile, delle migliorie in una situazione che è diventata difficile e che ci crea sofferenza....o lasciare tutto e cambiare totalmente...forse in modo anche egoistico...Cosa conta di più nella vita? Nel libro letto il protagonista ha optato per la seconda soluzione.
Io quale sia la migliore...proprio non saprei...e termino questo mio commento...lasciando ad ognuno.... ,qualora dovesse purtroppo succedere, la facoltà di scegliere la strada più giusta per sè...e per coloro che ama.