L'oceano quando non ci sei
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Una nuvola d'argento che brilla
Il libro inizia con la storia di un ragazzino che scappa di casa con il fratello ed intraprende un viaggio abbastanza burrascoso per raggiungere l’oceano. E’ il loro viaggio. Che, strada facendo, dopo qualche scontro e qualche incontro, si trasforma nel suo viaggio. Perché si scopre che quel viaggio serviva a chiudere un cerchio, serviva a lanciare un grido di aiuto in famiglia perché loro e i loro genitori potessero tornare ad essere famiglia, serviva a dare un senso, a mantenere una promessa, ma soprattutto a dare pace all’anima. Libro intenso, denso di emozioni. Verso la fine riesci a fare tutti i collegamenti, riesci a capire come mai quella vacanza di cui nel corso del racconto sono stati ricordati tanti momenti, era così importante. Capisci quanto può essere forte l’amore, quanto male può fare il silenzio, quanto la poesia può essere di aiuto nella sua libertà di espressione. Ed alla fine, quando il piccolo delfino salta nella nuvola d’argento del fratellino, capisci quanto ogni fine può essere un nuovo inizio. Un mescolarsi di elementi che ti tocca nel profondo. Così come le parole della poesia che viene scritta nell’ultima pagina del quaderno che ha in copertina il disegno più bello e più importante.
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Charlie and Me: 421 Miles From Home
Martin ha 13 anni e ha pianificato tutto nei minimi dettagli. O almeno è quello che pensa la mattina in cui scappa di casa e intraprende un rocambolesco viaggio che passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, treno dopo treno, lo porterà su una spiaggia della Cornovaglia. Una spiaggia speciale: la spiaggia dove l'anno prima i genitori hanno portato lui e il fratello per una speciale vacanza di famiglia e insieme avevano avvistato un delfino che tornava ogni giorno e saltava per loro.
Con lui in questo suo viaggio assurdo e importantissimo c'è Charlie, il fratellino minore. Charlie è un bambino speciale: nato prematuro ha subito numerose operazioni per consentirgli di vivere, che gli hanno lasciato il fiato corto e "l'occhio pigro". La vita per lui è necessariamente puntellata di attenzioni, controlli medici, restrizioni, divieti, per mantenerlo sano e al sicuro. Ma Charlie è speciale anche perché è magico, fa discorsi e ragionamenti tutti suoi. Ed è speciale soprattutto per Martin, che lo adora e fa della sua protezione la sua ragione di vita.
Charlie da quella vacanza in Cornovaglia non ha fatto altro che parlare dell'oceano e di quel delfino, e Martin vuole fargli una sorpresa.
Il viaggio è calcolato e pianificato nel dettaglio per non avere sorprese, per arrivare a destinazione in tempo per vedere saltare il delfino con l'alta marea, e per tornare indietro come se niente fosse, senza allertare mamma e papà. Sarà proprio Charlie a destabilizzare tutto, a sconvolgere i piani, a costringere Martin ad uscire dal suo tracciato e ha trasformare il suo viaggio in un'avventura. Dentro di sé tanto quanto sulla strada per la Cornovaglia, perché il colpo di scena è dietro l'angolo.
Lowery parte con il racconto in modo leggero, quasi fosse un libro per ragazzi: due fratelli che decidono di scappare di casa ed intraprendere un viaggio lunghissimo da soli. Devo ammettere che temevo di essermi imbattuta nell'ennesimo libro scontato e spinto per puri interessi commerciali.
Ma i pensieri e le delicatissime poesie di Martin, le situazioni che è costretto a vivere e le reazioni che gli provocano, nascondono uno spessore di valore, ben oltre un ragazzino di tredici anni.
La storia procede spedita e fluida grazie allo stile semplice e chiaro, ma sempre con una delicatezza che ti fa perdere di vista la trama in sè. Perché il colpo di scena, appunto, è quasi preannunciato ad ogni pagina, e il lettore quando ci arriva sa benissimo cosa aspettarsi: solo non è pronto. La carica emotiva si alza, tanto da commuovere.
Come Martin lascia le briciole ai genitori a casa perché arrivino in Cornovaglia, lo trovino e condividano con lui la fine di quel suo viaggio e ritrovino il senso di famiglia, così Lowery ci ha lasciato le briciole lungo il racconto per farci capire di cosa stiamo parlando, di quanto questo viaggio significhi davvero.
E a parere mio lo fa magistralmente, con una caratterizzazione del personaggio di Martin da ottimo!
Un libro che non ti aspetti, che parte quasi scontato e fin troppo leggero e si rivela profondo, con la morale e tanta commozione.
! Unica piccola pecca: la traduzione italiana del titolo, che a parere mio non vuol dire proprio niente.
Titolo originale: "Charlie and Me: 421 Miles From Home".