L'isola dell'amore proibito
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L'amore per crescere ha bisogno di muri, proprio
"Veleno" , così tutti chiamano Francesco, il protagonista di questa storia.
"Veleno" è il soprannome di tutta la sua famiglia, da quando, tanti anni prima, ereditarono una ricca proprietà da un parente morto improvvisamente : avvelenato ! (Secondo le malelingue del paese)
Veleno-Francesco alle medie tira a campare, con i compagni di scuola, Mimmo e Nappi, studia senza dannarsi l'anima, eppure alle professoresse prestano attenzione, certamente non quella che ci si aspetterebbe da loro. Normalmente un ragazzino presta attenzione alle indicazioni per risolvere un'equazione, alle regole grammaticali per svolgere correttamente un tema, non alle calze e i collant, alle gonne che fasciano il sedere della Tricarico o al velo di rossetto sulle labbra esangui della Telesca, già , la Telesca.
Donatella Telesca, professoressa di Educazione tecnica, giovane, non appariscente come la Tricarico, ma con un fascino tutto suo. Intriga, diamine se non intriga. Rimane in classe anche dopo la campanella e ... con Mimmo, Nappi e Francesco succede qualcosa. Quel qualcosa che il resto del mondo, quello che appartiene agli adulti, chiama sesso e i tre ragazzini, in particolare Francesco detto Veleno ignorava senza problemi fino a quando la lingua della prof non gli si è intrufolata nella bocca iniziandolo alle gioie tutte da scoprire del suo giovane corpo.Succede che quest'incontri attirino un'altra curiosità, quella degli adulti che, si sà, non perdonano mai l'amore fuori dai loro schemi e così , l'incantevole prof. finisce al gabbio, i pischelli dall'assistente sociale. Ma Veleno non si rassegna, della Donatella è innamorato perso, vuol fuggire con lei ed allora...
Un bel romanzo che racconta con delicatezza e senza volgarità la sessualità quella degli adolescenti o di certi adulti mai cresciuti, aiutandoci a riflettere su nevrosi che sarebbe un peccato confinare nelle ossessioni, nelle paure e debolezze degli altri che a noi non potrebbero mai capitare. Mai capitare?
Allora non vi siete mai innamorati.
Le meraviglia dell'isola
Una storia lineare, semplice e pura che forse di così proibito non ha. A scaturire questo fattore, è forze la grande differenza d'età dei protagonisti, che comunque, a mio parere, non è mai stata approfondita nel romanzo. La narrazione è scorrevole, piena di dettagli dai rispettivi punti di vista, ma io avrei preferito qualcosa di più osato. Anna ha trent'anni e T.J: ne ha diciassette e si ritrovano da soli su isoila deserta per tre anni e mezzo. Anna, vede il mutamento in uomo di T.J., T.J., allo stesso tempo, non si considera da ormai molto tempo, un ragazzino. La permanenza sull'isola è lunga, stupenda da leggere e non annoia mai; mentre lo svolgimento degli eventi è inaspettato. Infatti, i due protagonisti, si immergeranno in un avventura piena di insidie. L'autrice non si spinge oltre il piccante e rimane molto lineare. Avrei preferito, un più attento approfondimento alle emozioni che provano i due protagonisti e una permanenza conclusiva ancora sull'isola, ma sono comunque rimasta soddisfatta dalla lettura. Un romanzo realistico, in cui, ho apprezzato l'inserimento di fatti realmente accaduti, gli scenari dell'isola, la crescita interiori dei personaggi; ma allo stesso tempo, ho odiato l'epilogo un po' incerto, mancante appunto, di un approfondimento dei problemi relativi all'età. Un romanzo che comunque fa sorridere e ti fa avvolgere il cuore, in un turbine di emozioni.
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Here we go !
Anna ha trent'anni ed insegna.
TJ di anni ne ha 16 e, dopo una lunga degenza ospedaliera per cui ha perso diversi mesi di scuola, ha bisogno di recuperare il tempo perduto.
Di necessita' virtu', se la famiglia del ragazzo e' anche benestante, il gioco e' fatto: un'intera estate retribuita alle Maldive che per Anna , oltre ad essere un ottimo lavoro, sarà anche l'opportunita' per riflettere su una tormentata relazione sentimentale ormai alla deriva.
Atollo di Malè, un piccolo aereo si alza in volo sulle limpide acque dell'Oceano Indiano, punteggiato da piu' di mille isole coralline. In viaggio su di esso una giovane donna, un ragazzo ed il pilota. Purtroppo la sventura non risparmia i tre e l'aereo precipita lasciando in balìa delle onde il cadavere del pilota e due superstiti , dispersi in uno sconosciuto e disabitato atollo : Anna e TJ.
La sopravvivenza sull'isola non e' facile, ma con mezzi di fortuna i due riescono a procurarsi l'indispensabile. Cio' che tarda ad arrivare sono invece i soccorsi, la cui latitanza dopo settimane, mesi , anni smorza le vane speranze dei nostri protagonisti. Resta la natura, incombono pericoli, un ragazzo cresce, due persone si innamorano...
Se la trama e' estremamente inflazionata, il merito dell'autrice e' di averla resa frizzante e godibile senza cadere nella banalita' di un soggiorno forzato a suon di sesso e noci di cocco. Punto di forza del libro e' il sentimento che nasce e cresce lento e sincero in Anna e TJ , che emerge e si esprime dopo anni passati insieme senza malizia, in un contesto in cui ogni format sociale e' escluso. Su un'isola deserta, un ragazzo di 19 anni e una donna di 33 sono niente altro che due persone immuni da impegni, da pregiudizi, da status symbol. Essi sono loro malgrado vittime ed artefici di una sorta di regressione sentimentale che li porta ad amare in maniera semplice, pulita, sincera.
Potra' questo amore perseverare anche lontano dall'isola o la civilta' imporra' un tragico epilogo ?
Un libro d'intrattenimento, molto leggero e piacevole : gli ormoni di TJ, i dubbi di Anna, la solitudine e la tenerezza sono stati ottimi compagni per qualche ora di di svago, in un romanzo perfetto per una pausa ombrellone.
Buona lettura.
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Intramontabile Cherì
Ho deciso di leggere questo romanzo, inizialmente catturata dal tema centrale: l'amore sbocciato tra una donna di trent'anni ed un ragazzo di sedici.
Sì, perché in un' epoca in cui la differenza d'età non fa più testo e la televisione ci racconta di donne famose ed attempate che sfoggiano con orgoglio i loro ragazzetti teneri e flessuosi come gambi di sedano appena raccolti, io mi chiedo ancora come i due mondi possano incontrarsi e continuo a reputare narrativamente credibile solo la grande Colette nelle vicende di Léa e Cherì - e se non avete letto Colette, non potete capire; ed io mo, su due piedi, non posso spiegarvelo -.
A lettura avviata, tuttavia, mi sono fatta coinvolgere dalle difficoltà che i due protagonisti affrontano per sopravvivere all'angusta vita dell'isola sperduta sulla quale sono naufragati, ed il mio interesse per la loro età anagrafica è quasi scemato. A maggior ragione che il povero T.J., sfigato ma sfigato veramente, i suoi sedici anni quasi non li dimostra: vuoi perché è appena uscito dal tunnel cancro, vuoi perché dopo il naufragio avrà pensato che non c'è due senza tre e che probabilmente alla prossima moriva, per cui gli conveniva accelerare i tempi e diventare uomo.
Com'è stato è stato, la storia risulta deliziosa. Interessante la costruzione dell’idea, piacevole l'andamento, romantica e mai vogare la vicenda nell'insieme. Promossi trama ed innamorati, insomma.
Non fosse che lo stile è pessimo: sembriamo quasi davanti alla trasposizione scritta del racconto che un tizio fa ad un altro nella sala d'attesa del medico, o in fila al supermercato, e vorrebbe dire tutto ma sa che il tempo è limitato e per tanto si ritrova a fare un lungo elenco degli avvenimenti con qualche dettaglio qua o la.
Un vero peccato; perché a svilupparlo bene, il romanzo ne sarebbe uscito interamente vittorioso e non avrebbe lasciato nel lettore quel senso di "solo-antipasto".
Lettura ugualmente consigliata a chi desidera perdersi per un paio d'ore in un breve ed irreale sogno e non ha pretese di ritrovarsi tra le mani il best seller dell'anno.
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abbasso i pregiudizi!
Dopo un lungo periodo di astinenza forzata, ritorno finalmente a leggere e, emotivamente molto ammaccata dalle ultime settimane, opto per questo titolo.
Mi piace come certi libri rimangano ad aspettare di essere letti fino a quando non arrivi il loro momento! Li lasci lì ad impolverare perché non ti convince il titolo, oppure la copertina, e poi, un giorno, sai che quella è la storia che ti serve in quel preciso istante!
Ed è così che è andata fra me e “L’isola dell’amore proibito”!
Cercavo una storia che mi distraesse e rilassasse, senza coinvolgermi più di quanto fossi in grado di sopportare e così è stato.
Il libro comincia presentandoci Anna, trentenne insegnante innamorata del proprio lavoro, ma insoddisfatta della propria vita sentimentale e T.J., sedicenne dal sorriso di metallo, da tre mesi in remissione dal linfoma di Hodgkin.
Dopo un volo piuttosto sfigato da Chicago a Male, i due hanno un incidente e, l’idrovolante che doveva portarli in un’isola delle Maldive in cui li aspettano i genitori di lui, cade nell’Oceano Indiano.
Anna e T.J. sopravvivono all’impatto e vengono trasportati dalla corrente su un’isola deserta.
Questa prima fase del libro, è quella che ho preferito. Non so dirvi se la vita sull’isola descritta dalla Tracey sia effettivamente realistica, però, mi ha coinvolto molto.
Ho sofferto la fame e la sete con Anna e T.J. e ho esultato con loro quando con qualche colpo di fortuna sono riusciti a cavarsela nella totale disorganizzazione iniziale. Mi è piaciuto leggere dei fallimenti, delle preoccupazioni, delle prime conquiste e del loro adattarsi piano piano alla vita sull’isola, arrivando in qualche modo ad entrarci in sintonia.
Com'è comprensibile, in questa situazione particolare, le differenze di età si annullano e fra Anna e T.J. si instaura con il tempo un legame molto profondo, che subirà parecchie pressioni, quando, dopo qualche anno i due vengono avvistati e riportati a casa.
Questa seconda parte del romanzo mi ha deluso un po’, avrei preferito che l’autrice si concentrasse di più sulle loro sensazioni una volta ritornati alla civiltà. Immagino che non sia semplice ri-adattarsi al traffico, allo smog e ai rumori delle città, dopo anni di silenzio e natura incontaminata, ma questo aspetto, che avrebbe potuto essere sviluppato in modo interessante, viene trascurato per raccontarci quasi esclusivamente degli scossoni subiti dalla relazione fra Anna e T.J., giudicata e commentata, da conoscenti impiccioni e sconosciuti con poco tatto (nessuno che si faccia gli affari suoi!).
Mi fermo per lasciarvi il piacere di scoprire se e come riusciranno ad appianare i 13 anni che li dividono anche al di fuori del loro angolo di paradiso.
Un’ultima cosa, una piccola critica tecnica, se così si può dire, che mi sento di fare, è che la Tracey ha deciso di scrivere “L’isola dell’amore proibito” tutto al passato, tempo verbale che personalmente trovo un po’ pesante da mantenere per tutta la lettura.
Detto ciò, il libro mi è piaciuto pur non avendomi appassionato eccessivamente, ma era quello che cercavo e quindi lo promuovo con gioia!
Buona lettura a tutti!
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PREPARATI AL PARADISO...
Ho comprato questo libro ben tre mesi fa, e ho avuto solo ora il piacere di leggerlo. Un romanzo fuori da ogni schema, potrei definirlo così. Premetto che amo quei libri con storie d'amore diverse da ogni punto di vista, fuori dal comune. E questo è proprio quel genere di romanzo diverso da tutti gli altri, una storia d'amore diversa e complicata da un certo punto di vista, bella e passionale. La storia di Anna e T.J., generata da una situazione improvvisa, catastrofica potrei definire: la caduta del loro "areo" e la dispersione dei due protagonisti in una delle tante isole disabitate di Malè.
La felicità dei due protagonisti,la disperazione posta sullo stesso piano della felicità, le varie "disgrazie" che accadranno, ma sopratutto l'amore che cresce così lentamente tra i due personaggi,così passionale,così VIVO, vi accompagnerà a leggere un libro mozzafiato e splendido! L'ho divorato.
Consiglio la lettura di questo romanzo, lettura scorrevole e piacevole, una storia d'amore diversa da ogni altra!!
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L'isola e' solo l'inizio...
All'inizio quasi mi ero pentita dell'acquisto, quando mi sono resa conto che i capitoli si alternano i punti di vista dei protagonisti, mi è sembrata una cosa che mette in confusione, che complica la lettura! Poi viste le ottime recensioni che ho visto ho deciso di proseguire!OTTIMA IDEA!
Questo e' un romanzo completo. È una storia, una lunga storia, da altri autori mi sarei aspettata che ne ricavassero tre romanzi.Pur non essendo lunghissimo.
È ben scritto, mai noioso, originale,completo. Una storia che appassiona, che commuove. Impossibile rimanere delusi.Complimenti all'autrice, non si direbbe che è il suo primo romanzo!
Preparati al paradiso..
Un libro bello, bello da morire. Ma a voi lettori in cerca di un indizio per capire se comprare o no questo libro forse non basta sapere semplicemente che è BELLO.
Una meravigliosa copertina, un titolo travolgente, una scrittura fluida e chiara, un mix tra risatine e lacrime, dita incrociate sperando che non vada tutto storto, pagine sfogliate velocemente, divorate, assaporate. Questo e molto altro è stato per me "L'isola dell'amore proibito". Per tutta la durata del libro ho vissuto sull'isola anche io, chiudendo gli occhi mi sembrava di sentire il suono delle onde, i versetti dei delfini, il desiderio ardente dei protagonisti.
L'autrice descrive in modo dettagliato, ma mai noioso. Una storia diversa, appassionante, quasi impossibile, che all'ultima pagina mi ha fatto pensare "ma come, è già finito?".
317 pagine da leggere d'un fiato. Per sognare. Per stupirsi. Per angosciarsi. Per soffrire. Per sperare. Per amare. Durante la mia lettura ho amato Tj, ho amato Anna e ameró sempre quell'isola dall'acqua cristallina.
Un viaggio imprevedibile.
Un paradiso incontaminato.
Un amore più forte del destino.
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Uno dei romanzi più belli....
Ho acquistato questo libro perchè mi ha colpito fin dall'inizio quando per pur caso ho letto una recensione su questo sito, ma posso semplicemente dire che è stato uno dei più belli che io abbia mai letto...riesci a coinvolgerti in pieno e a farti diventare protagonista del romanzo, non so con quale potere...ma in quel momento ti ritrovi nell'isola insieme a T.J. e Anna.
Non ho letto tanti libri in vita mia, ma questo ha lasciato qualcosa dentro me....
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Anna e T.J.
Thomas James Callahan e Anna Emerson: sedici anni lui, trentadue anni e sua insegnante lei. Dopo aver sconfitto il cancro, lui ha una vita piena di sogni da realizzare. Con un fidanzato che non la vuole sposare, lei ha una vita di rimpianti e di sogni che stanno ammuffendo nel cassetto.
Quando il loro aereo precipita, Anna e T.J. si ritrovano soli, su un'isola deserta, costretti a rivedere tutte le loro priorità.
Viste le premesse, temevo un po' l'effetto Laguna Blu. Invece, la vita dei due sull'isola è soprattutto una lotta per la sopravvivenza, dal cercare acqua non putrida a farsi uno shampoo, dal contare lo scorrere del tempo e delle stagioni, fino a non farsi sopraffare da tifoni, squali, ratti e pipistrelli. Tutto cercando di rimanere disperatamente umani, in attesa di tornare a casa.
Non ho trovato questa parte troppo inverosimile, anzi, mi è piaciuta l'idea di non vedere l'isola come un paradiso incontaminato, ma piuttosto un luogo selvaggio, da cui si desidera solo fuggire.
Ero poi curiosa di vedere come sarebbe stato risolto narrativamente il passaggio del ritorno a casa, perché mi dicevo: e adesso? Per fortuna, la scrittrice ha avuto la saggezza di lasciar maturare ulteriormente i due, rendendo molto più forte e credibile il loro sentimento, attraverso le difficoltà del quotidiano.
Perché una cosa è amarsi lontano da tutti, senza rischiare; ben altra cosa è portare avanti un rapporto sfidando il giudizio ed il pregiudizio di chi ci circonda.
Il finale è forse un po' buonista e sdolcinato, però mi va bene: raramente la vita vera sarebbe così misericordiosa, ma questo è un romanzo, una delle cose della lista da fare prima di morire per l'autrice (lo dice nei ringraziamenti finali), e nei romanzi credere all'impossibile non costa nulla.
Lettura consigliata, se non avete paura di credere nell'amore contro tutti di Anna e T.J.