Narrativa straniera Romanzi L'atlante di smeraldo
 

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L'atlante di smeraldo

Letteratura straniera

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È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua mamma a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa. Qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l’ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l’ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l’enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos’è quell’inquietante libro dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria?



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Opinioni inserite: 11

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L'atlante di smeraldo 2015-07-11 14:27:42 MrsRiso13
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MrsRiso13 Opinione inserita da MrsRiso13    11 Luglio, 2015
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A spasso nel tempo

Indifendibile dall'accusa di essere pieno di cliché, mostra fin dalle prime pagine i capi d'accusa: la famiglia americana felice ben presto distrutta, i fratelli “magici” a loro insaputa, i nani, gli orchi,i giganti, i maghi, le streghe, i libri fatati, i passaggi segreti e molti altri personaggi e luoghi fantastici che popolano a vario titolo le favole e la mitologia nordica. Se privi di originalità sono i protagonisti, imprevedibile e vincente è il contenuto. Un amalgama credibile e interessante, capace di attirare e di invogliare alla lettura. Poco importa se il target centrato è adolescenziale, nulla impedisce ai meno teenager di affrontarne le pagine, con un unico avviso: trattandosi di fantasy tutto (o quasi) è ammesso!
Fissato l'arrivo a Cambridge Falls come l'istante di tempo iniziale, le vicende dei fratellini rimasti orfani sono un continuo scorrazzare lungo l'asse del tempo percorrendolo in avanti e indietro, facendo chiarezza su molte vicende passate e sulla loro vita.
Scrittura a due tempi, caratterizzata da inizio lento e prosieguo ritmato. L'introduzione placida e tranquilla permette di prendere confidenza con le vicende e i suoi protagonisti, di conoscere i loro caratteri, delineando un profilo saliente di ciascuno prima di tuffarsi con loro nell'avventura.
Da non lasciare indietro!

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L'atlante di smeraldo 2013-11-04 06:48:28 aeglos
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aeglos Opinione inserita da aeglos    04 Novembre, 2013
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UN PO' DI... RITORNO AL FUTURO

Ho letto questo libro sotto suggerimento e devo dire che, anche se all'inizio lo consideravo poco pur vedendo tante copie in libreria, mi sono dovuta ricredere perchè è davvero un fantasy intrigante. Un fantasy per ragazzi, certo, ma pur sempre avvincente. Certo è che, leggendolo, ci ho trovato un pò di tutto, un pò di spunti sicuramente presi qua e là, in particolar modo ho trovato riferimenti al film RITORNO AL FUTURO, forse perchè ne sono reduce da pochi giorni. Ma i protagonisti sono bizzarri, inquietanti e molti dialoghi era come viverli in prima persona. Poca descrizione su questi ultimi, e anche per quanto riguarda i paesaggi, ma l'autore è stato più descrittivo riguardo ai sentimenti dei personaggi, cosa che io apprezzo molto. Devo dire che non mi sono affezionata ad alcun personaggio, cosa che a volte mi capita, ma il libro si fa leggere volentieri e velocemente e comunque ho trovato difficile staccarmi da queste pagine magiche! Che dire? Io lo consiglio, tanto è vero che ora sto leggendo il continuo!

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Altri fantasy per ragazzi!
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L'atlante di smeraldo 2013-08-09 17:51:19 Matteo
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Opinione inserita da Matteo    09 Agosto, 2013

Il fantasy migliore mai letto

Premetto che non ero un amante dei fantasy e non ne avevo mai letti, così, un giorno, ho deciso di iniziare con questo. Già dopo pochi capitoli il romanzo ha catturato la mia attenzione, quasi impedendomi di smettere di leggere. Infatti, a mio parere, la specialità del libro è il graduale miscuglio di vari elementi tipici dello stile a novità e fantasia. Vi si possono trovare, avventure, romanticismo, azione ma anche coraggio e passione, ingredienti magici che Stephens ha saputo unire molto bene. Molto accattivante l'immagine della contessa; in genere gli antagonisti hanno nomi che già fanno capire il loro ruolo, ma "la contessa", un nome molto di classe, cela invece una ragazza perfida e potente. Molto belle anche le figure dei tre protagonisti, che anche se spesso litigano, si vogliono molto bene. Un po' noioso il dr Pym, ma per il resto, tutto ok! Consigliato assolutamente!

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Harry Potter, La bussola d'oro, Hunger Games.
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L'atlante di smeraldo 2013-08-09 09:14:34 sabrinat2601
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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    09 Agosto, 2013
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ART ATTACK

CONTIENE SPOILER
Ho intitolato questa mia opinione "Art Attack" per due semplici ragioni.
1- Così come la nota trasmissione televisiva per bambini, questo libro altro non è che un attacco d'arte dello scrittore, un collage fatto di ambientazioni, personaggi ed intreccio liberamente presi da romanzi più famosi, incollati insieme alla meno peggio.
2-questo collage è un "attacco all'arte" nel senso più letterale del termine.
I protagonisti ricordano nemmeno tanto vagamente Wendy, Michele e Gianni i tre fratellini che incontrano il Peter Pan delle avventure disneyane...oppure i fratelli de "le cronache di Narnia",con annesso tradimento, qui a fin di bene, di uno dei fratelli.
Passiamo poi alla trama...nulla di nuovo. Tre fratelli vengono abbandonati in giovanissima età in un orfanotrofio per proteggerli dalla magia...non vi dice nulla....un certo Harry Potter mi pare avesse avuto un inizio simile... Dopo varie disavventure arrivano in un luogo poco ospitale dove in una stanza semisegreta trovano un libro attraverso il quale riescono a viaggiare nello spazio e nel tempo e vengono catapultati in un regno dove esistono i nani, le streghe....niente a che vedere con l'opera di C.S. Lewis ovviamente...
Non proseguo oltre...
Lo stile è lento noioso e ripetitivo..
Se non si fosse capito questo libro proprio non mi è piaciuto. Lo sconsiglio a chiunque abbia un minimo di conoscenza e passione per il genere fantasy, ma può andare bene per i neofiti.

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L'atlante di smeraldo 2012-12-10 19:48:31 ramona balan
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ramona balan Opinione inserita da ramona balan    10 Dicembre, 2012
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L' atlante di smeraldo

Era da tempo che non leggevo un fantasy per ragazzi, un pò perché ultimamente sono molto impegnata con le letture scolastiche ("Mastro don Gesualdo", "I Malavoglia", "Madame Bovary") e un pò perché si sa, in quinta superiore il tempo scarseggia :)
Mi sono voluta concedere una lettura leggera leggera: un pomeriggio mi trovavo nella biblioteca del paese vicino al mio e ho fatto questa piacevole "scoperta". Non avevo mai sentito parlare, di questa trilogia ( I Libri del' Inizio) che promette molto bene nonostante gli aspri commenti che ho riscontrato in giro per il web. Non voglio difendere Stephens anche se lo stimo molto e lo reputo una buona penna. Ma trovo veramente snervante il fatto che ancora ci si limita a paragonare tra loro gli scrittori. Trovo ingiusto e infantile dire "Ah, ma questo ha fatto un copia e incolla tra la Rowling e Lewis." oppure "Non raggiungerà mai i livelli di Harry Potter" . Io credo che ogni libro sia unico perché ogni scrittore è capace di regalarci, attraverso i vari personaggi, una rosa variopinta di emozioni. Perché alla fine è quello che cercano i lettori: le emozioni. E Stephens credo che di emozioni, sa scrivere molto bene. E' vero, in questo libro non vengono introdotte novità: magia, nani, elfi, esseri fantastici fanno da grande contorno della storia. Ma i punti sui quali mi vorrei soffermare sono essenzialmente due. Il primo è la straordinaria capacità dello scrittore di restituire descrizioni molto particolareggiate; i personaggi vengono descritti in modo chiaro e ci appare un' immagine molto nitida e realistica di ognuno di loro. Gli ambienti creano magiche suggestioni, basta pensare alle verdissime foreste, alle acque cristalline dei ruscelli, alla freschezza dell' aria incontaminata. Il secondo punto è la varietà di temi trattati: il senso di sacrificio di Kate, che si assicura che i fratellini siano al sicuro e protetti, l' amicizia,il coraggio, l' amore fraterno, la famiglia, quest' ultimo tema meno scontato dato che negli ultimi anni sembra quasi che sia diventata una moda lo sfascio della famiglia. Temi adatti alla lettura dei ragazzi, ai preadolescenti e non solo dato il tono incalzante e semplice.
Se cercate un libro emozionante, piacevole, coinvolgente appassionante, allora avete trovato ciò che fa a caso vostro.

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L'atlante di smeraldo 2012-02-26 23:25:05 Francesco Bellucci
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Francesco Bellucci Opinione inserita da Francesco Bellucci    27 Febbraio, 2012
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OTTMIO FANTASY

3 fratelli, un medaglione con un segreto inestimabile e un libro dal potere immenso e oscuro... soli al mondo, devono contare solo sulle loro forze per andare avanti, l'uno è la forza dell'altro.
passando da orfanotrofio ad orfanotrofio per anni, alla fine riescono a fuggire e tra vari avvenimenti si ritrovano su un'isola in bilico tra fantasia e realtà, e da quell'isola parte una storia veramente coinvolgente, piena di magie, strani esseri e straordinari colpi di scena sul filo del tempo.
la trama è in se un po' banale ma Stephens riesce a farcirla di particolari straordinari, inoltre riesce a trasmettere un senso di empatia pazzesco, dove tu lettore riesci a capire in pieno tutti gli stati d'animo dei tre piccoli personaggi e ti immedesimi in loro. è un racconto così intenso e coinvolgente che ti sembra di viverlo in prima persona, inoltre è una lettura molto terra terra, non adatta di certo a chi legge testi impegnativi e pesanti, coinvolti su temi politico-sociali :)
lo ritengo un ottimo libro, che si fa mangiare bene e senza essere indigesto.
CONSIGLIATISSIMO

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OSSIDEA
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L'atlante di smeraldo 2012-02-23 09:31:45 Yami
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Yami Opinione inserita da Yami    23 Febbraio, 2012
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L'Atlante di smeraldo

*ATTENZIONE PROBABILI SPOILER*

Non c'entra un fico secco con Harry Potter, Narnia o altro: Perchè non la finiamo di fare paragoni (tra l'altro errati) tra opere diverse?
Comunque a me non è piaciuto.
E' uno di quei fantasy scritti (o sarebbe più adatto dire costruiti) seguendo una linea guida evolutiva precisa, persino l'interazione tra i personaggi e le loro reazioni appartengono a uno schema.
Ciò rende la storia stra-prevedibile, l'eroismo banale e patetico, i personaggi senza un vero e proprio carattere visto che si comportano come tanti altri personaggi di libri fantasy per bambini. I ritorni trionfali di personaggi creduti morti sono così scontati che l'intera storia risulta forzata per ottenere un "lieto fine" assoluto, dove tutti i buoni devono essere vincenti e uscirne illesi e i cattivi fare la fine che meritano: anche se si tratta di un fantasy ed è leggittimo, per un autore, farlo evolvere come gli pare e piace, è anche vero che i lettori che hanno già letto parecchi romanzi di questo genere vorrebbero leggere qualcosa di nuovo, di meno "edulcorato" per evitare di "traumatizzare i bambini". A volte è preferibile far morire un personaggio piuttosto che banalizzare le sue gesta facendolo tornare in vita con un'entrata a effetto.
Nessuno dei personaggi, poi, mi è entrato nel cuore, anzi.
Il dottor Pym (già il fatto di anteporre quel "dottor" davanti al nome è indice di una storia scritta per bambini, perchè si è convinti che ai ragazzini piacciano i personaggi con titoli altisonanti, un vizio che ho incontrato più volte, soprattutto nei film), descritto come un potentissimo stregone, in realtà non fa nulla di che, anzi sul più bello perde i sensi, rivelandosi assolutamente inutile e rischiando di lasciar morire tutti quanti.
Il personaggio di Emma, invece, è stato uno dei più odiosi che abbia mai incontrato in un libro: attaccabrighe (anche senza motivo), capricciosa, impulsiva, petulante, invidiosa del fratello, sbruffona. Immagino che vivere sballottata da un orfanotrofio all'altro sia traumatizzante, che possa portare a sviluppare aggressività per difendersi dal dolore, dalla solitudine, ma Emma è esagerata in tutto e si comporta spesso in modo ingiusto anche verso il proprio fratello. Ha un comportamento contraddittorio.
Non mi piace parlare negativamente del lavoro di qualcun altro, ma purtroppo "l'Atlante di smeraldo" non mi è piaciuto: come detto segue uno schema evolutivo che ho visto sviluppato e sfruttato largamente in tanti film fantasy girati per la tv e indirizzati a famiglie e bambini.
Una cosa, comunque, mi è piaciuta: la copertina.

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L'atlante di smeraldo 2011-09-23 19:07:05 polenta violenta
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polenta violenta Opinione inserita da polenta violenta    23 Settembre, 2011
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come disse homer

una volta Homer Simpson disse la seguente frase: "Quelli sono jeans di contraffazione? Ma non pensate alle vittime? a Kelvin Clein, Levis e tutti gli altri. è gente che ha visto un mercato sovraffolato e ha detto: Anch io!!!".

Ecco questo tizio, questo John Stevens (e già la banalità del nome dice tutto) ha detto la stessa cosa. Ve li ricordate i diagrammi di flusso che facevamo alle elementari? Ecco immaginate di partire dal presupposto "Voglio essere uno scrittore" allora vengono giù due frecce che dicono "Voglio fare un bel libro" e l altra dice "Voglio fare soldi". Se scegliete quest ultima le frecce diventano 3. Una vi indirizzera a fare un romanzo dove addolescenti idioti si scambiano messaggini amorosi e fanno scenate di gelosia; la seconda freccia vi manderà a scrivere un romanzo dove addolescenti ancora più idioti si innamorano di vampiri vegetariani; la terza freccia vi dirà di scrivere "l atlante di smeraldo".

Cioè dire che sta roba è banale è veramente poco: ci sono tre bambini senza genitori che corrono dietro a un libro magico mentre sono inseguiti da una strega cattiva governata da un ombra ancora più cattiva. Vi basta? No? I nostri si trovano in un mondo che gli umani praticamente non conoscono circondato da creature magiche. non è ancora abbastanza? Il loro orfanotrofio cambia sempre stanze e corridoi che cambiano sempre (ricorda qualcosa?). Ma se non fosse ancora abbastanza i nostri "eroi" saranno protagonisti di altri due romanzi che si saranno uguali e la fine sarà di un ovvio assoluto.

Se volete un libro da leggere ai vostri bambini prima che si addormentino, allora questo tomo puo anche andare bene (però cappuccetto rosso ha un finale meno scontato), altrimenti lasciate perdere e comprate qualcosa che vale la pena di leggere

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Consigliato a chi ha letto...
a chi ha appena imparato a leggere
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L'atlante di smeraldo 2011-08-09 10:36:01 piero70
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piero70 Opinione inserita da piero70    09 Agosto, 2011
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Immedesimazione

Mi dispiace...anzi no...non mi dispiace affatto in realtà, discostarmi dalle opinioni precedenti...
Mi sono spesso chiesto che cosa di un libro riesca ad avvincermi in modo così viscerale. La trama certo, i colpi di scena, o forse l'originalità del tutto...
No..in realtà niente di tutto questo. E' la capacità di riuscire ad immedesimarmi nel (o nei) protagonisti. Come in questo caso, dove ho preso decisioni difficili insieme a Kate, ho sognato ad occhi aperti insieme a Michael e ho lottato, lottato e ancora lottato per ciò in cui credevo insieme a Emma. Mi sono commosso per le loro gioie e i loro dolori. Sono riuscito a immedesimarmi a turno in cuascuno di loro. Loro così simili a persone reali, con i loro pregi e i loro difetti, in un età, l'adolescenza, dove tutto è difficile e assoluto; loro che a turno "tradiscono" gli altri due fratelli lasciandoli soli. Sono stato loro e con loro.
Bravo l'autore che è riuscito a tratteggiare questi tre personaggi come se fossero, di volta in volta che il momento lo richiedeva, i protagonisti e non i co-protagonisti.
Non era semplice.
La storia è un susseguirsi continuo di cambi di scena e colpi di scena, che conferiscono alla trama un andamento che non lascia respiro.
Geniali e precise le trovate (e le conseguenze) del viaggio nel tempo dei tre protagonisti. Nulla è lasciato al caso.
Un ultimo appunto. Non è Harry Potter...e allora? Harry Potter è e resterà per sempre unico e inimitabile. Quando riuscirete a capirlo allora comincerete a smaltire un sacco di delusione e ilusioni narrative.
Consigliato.

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L'atlante di smeraldo 2011-06-30 15:36:36 phoebe1976
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phoebe1976 Opinione inserita da phoebe1976    30 Giugno, 2011
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L'arte del copia/incolla fa miracoli... a volte!

L’Atlante di smeraldo, acclamato fantasy che dovrebbe secondo gli editori essere il nuovo Harry Potter, ed è stato quindi con un velo di scetticismo che mi ci sono avvicinata.
Scetticismo confermato dalla realtà.

La storia è abbastanza classica.
Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due e la piccola Emma è ancora in fasce. Anche se sono così piccoli questi tre fratelli dovranno dire addio proprio la notte di Natale ai loro genitori ma la madre promette a Kate che andrà tutto bene e che un giorno potranno finalmente riabbracciarsi.
Anno dopo anno i tre fratelli crescono e cambiano orfanatrofio con la stessa sconcertante progressione. Kate è la maggiore e giudiziosa, Micheal lo speculativo innamorato dei nani e Emma, odiosa e prepotente (ma anche adorabile) come solo le minori possono essere.
Un giorno arrivano a Cambridge Falls. Questo posto però non è affatto come gli altri orfanotrofi in cui hanno vissuto. Cambridge Falls è una casa immensa ricca di torri e sotterranei e densa di segreti e di misteri. In questa casa non ci sono bambini e sono davvero molti gli strani oggetti che popolano le vaste sale dell’intero edificio. Anche il direttore, il dottor Pym, è un personaggio alquanto strano. Un giorno i bambini scoprono l’esistenza di un libro davvero misterioso, le cui pagine sono completamente bianche.
E da qui si dipana la storia.

John Stephens, sceneggiatore di professione, ha dichiarato di aver sottratto quattro ore al sonno per tre anni per scrivere questo libro. Ecco, anche solo per questo, il libro in questione merita di essere letto. Perché, diciamocelo, è chiaramente quello che dovrei fare io e solo per questo il libro meritava una chance.

Il libro si lascia leggere agevolmente, ma per i lettori abituali del genere odora di già visto. Kate non è Harry Potter né tantomeno Lyra, non crea empatia col lettore nemmeno con la lacrimosa storia della madre. Il dottor Pym si candida a nuovo Albus Silente ma con risultati poco soddisfacenti, anzi tutto odora di già visto e sentito.
Anche gli Strillatori assomigliano troppo ai personaggi di Tolkien.
Tutto il libro sembra un copia/incolla di altri testi più famosi, come il compito di un ragazzino delle medie. E se è vero che ogni opera nuova deve qualcosa alle precedenti, c’è comunque un limite allo scopiazzamento!!!

Cercate una bella storia fantastica la leggere? Allora leggete la trilogia di Pullman Queste oscure materie. molto meglio, senza paragoni.


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...tutto il fantasy che trova in giro (ma con Harry Potter questo libro non c'entra proprio nulla)
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