Narrativa straniera Romanzi L'anno dei fuggiaschi
 

L'anno dei fuggiaschi L'anno dei fuggiaschi

L'anno dei fuggiaschi

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Un anno in Inghilterra, quattro stagioni travolgenti vissute attraverso gli occhi di tre ragazzi indiani in cerca di un futuro diverso: l'Inghilterra è una promessa, il passato un peso da cui liberarsi. Dietro di loro lasciano un Paese in radicale cambiamento, sconvolto dai conflitti civili e troppo spesso governato da un codice morale pieno di pregiudizi. Costretti dalle circostanze a condividere la stessa casa di lavoratori irregolari nella città di Sheffield, sospinti dalle loro aspirazioni, dall'amore ma soprattutto dalla necessità di sopravvivere, i tre giovani affrontano una vita quotidiana spietata in cui la fuga, lo sfruttamento, il lavoro massacrante minacciano ogni giorno di privarli anche dell'ultimo briciolo di umanità. Sarà l'incontro con una giovane e misteriosa donna sikh, cresciuta a Londra e animata da un'incrollabile volontà di aiutare il prossimo, a cambiare nuovamente il corso dei loro destini. Decisa a riscattarsi da una tragedia del passato, entrerà a contatto con il mondo brutale della clandestinità, che le lascerà dentro tracce indelebili.



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L'anno dei fuggiaschi 2019-04-02 21:52:32 CRISTIANO RIBICHESU
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CRISTIANO RIBICHESU Opinione inserita da CRISTIANO RIBICHESU    02 Aprile, 2019
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Indiani d'Inghilterra

Seguendo il filone indiano rappresentato in un passato recente dai romanzi di Dominique Lapierre, dopo aver conosciuto le interessanti opere letterarie di Neel Mukherjee, sono andato a scoprire quest’ autore inglese, indiano di discendenza paterna. Direte che mi manca colpevolmente Gregory David Roberts: un passo per volta…
Siamo di fronte a una cultura e tradizioni sensibilmente lontane dal nostro mondo contemporaneo. Giungono spesso alle nostre orecchie testimonianze entusiaste di esperienze indimenticabili lungo le rive del Gange o in severi monasteri induisti. Un’esaltazione che contrasta con chi ha vissuto o conosciuto dai racconti dei propri avi il calvario della maggior parte degli abitanti di quell’immensa nazione e se n’è reso testimone sulle pagine di un libro.
Tochi, Randeep, Avtar e Narinder – i primi tre di sesso maschile, mentre la quarta è una giovane e bella ragazza – abbandonano il loro paese natale per raggiungere la favolosa Inghilterra. Che sia una favola quella che è stata raccontata loro è chiaro fin dai primi giorni vissuti sul suolo britannico. Un sogno che s’infrange contro una realtà di stenti e umiliazioni, una miseria ancor maggiore di quella dalla quale sono fuggiti.
Essi rimangono imprigionati dalla loro scelta in un mondo che vorrebbero abbandonare ma che li costringe a combattere quotidianamente per un letto e un po’ di cibo, impedendogli di far ritorno sui propri passi. Disperazione e povertà. Una storia d’immigrazione che, pur essendo di attualità da decenni, sfiora i nostri sensi raramente dalle pagine dei giornali o, per pochi minuti, dallo schermo di un televisore.
Vorrei dare un avvertimento poiché la religione e le usanze indiane sono sconosciute a molti di noi.
Poco importa non conoscere il “roti”: pane tipico dell'Asia meridionale fatto di un tipo di farina integrale macinata a pietra (nota come farina atta), consumato in India, Pakistan, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka.
Forse si può evitare di sapere cosa sia un “chunni”: un Chunni o Dupatta è una sciarpa lunga che è essenziale per molti abiti delle donne indiane e dell'Asia meridionale.
Certamente è vantaggioso avere idea di cosa sia un “gurdwara”: letteralmente "la porta del Guru", luogo di culto del Sikhismo, tempio e luogo di riunione allo stesso tempo.
Oppure utile è immaginare cosa significhi essere un “chamar”: una delle comunità indigene dell'India che dopo l'indipendenza è stata classificata in caste programmate. Questa è anche una delle tante comunità emarginate cui hanno negato i diritti umani di base sotto il famigerato sistema di caste (Varna-Vyavastha) dei brahmani indù.

Il libro è colmo di termini sconosciuti a noi europei, non a tal punto da “ingolfare” la scorrevolezza del testo.

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