Narrativa straniera Romanzi L'amore non guasta
 

L'amore non guasta L'amore non guasta

L'amore non guasta

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Robin si è laureato a Cambridge ma da oltre quattro anni sta preparando il dottorato a Coventry. Un male oscuro sembra consumarlo, forse il ricordo di un amore lontano e mai dichiarato che lo tortura come il primo giorno. Intorno a questo male e alla tesi di dottorato di cui nessuno ha mai visto una sola riga, monta un clima di catastrofe imminente. Basterebbe un "tocco d'amore", forse.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
3.4
Stile 
 
3.5  (2)
Contenuto 
 
3.0  (2)
Piacevolezza 
 
3.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'amore non guasta 2022-06-02 18:27:30 Menti55
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Menti55 Opinione inserita da Menti55    02 Giugno, 2022
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ai prodromi di un grande scrittore

La breve vita di Robin è segnata da innumerevoli opportunità negate, non colte, non vissute. Il platonico amore idealizzato per Kate mai espresso e mai confessato se non a sé stesso, l’antica amicizia (?) per il vecchio compagno di studi con cui non ha più nulla da dirsi, l’indecisione perenne nel trasformare il rapporto con Apurna in qualcosa di più solido, la disillusione verso il suo avvocato Emma che per opportunismo muta la sua strategia difensiva dall’ingiusta accusa di pedofilia di cui Robin è accusato, l’incapacità di terminare una tesi per il dottorando che da 4 anni non vede scritta una sola riga, l’insicurezza con cui egli stesso accompagna i racconti che scrive fanno sì che la fine verso cui si avvia Robin sia irrimediabilmente segnata fin dalle prime righe del libro. In questo secondo romanzo di Coe ci sono tutti i prodromi del suo stile narrativo che faranno dello scrittore britannico uno dei più affermati narratori contemporanei. Ironia e umorismo alternati alla drammaticità della vita, l’attenzione alle politiche thatcheriane ed alle sue nefaste conseguenze sociali (anche se in questo romanzo sono molto sullo sfondo e poco esplicitate), l’intrecciarsi delle storie dei protagonisti che si intersecano tra loro sono tutti temi che faranno di Coe uno scrittore cult. Certo in questo romanzo sono temi appena accennati, ancora acerbi e che troveranno ben altro spessore nei romanzi successivi e ben più noti.
Ciononostante il libro è molto godibile con dei tratti di ironia che strappano più di un sorriso soprattutto nei racconti di Robin che i protagonisti, in momenti e per ragioni diverse, leggono. Il significato del titolo va, a mio avviso, ben oltre quello che lascia immaginare; in questo caso l’amore va declinato nella sua accezione più ampia oltre quello dell’uno verso l’altra/altro.
Comprensione, attenzione, tolleranza, rispetto dell’altro, credere e “ascoltare” ciò che il prossimo ha da dirci; ecco se solo qualcuno di questi sentimenti, di queste pulsioni fosse stata espressa nei confronti di Robin forse l’epilogo della storia sarebbe stato diverso.
Un libro che va letto soprattutto per chi non conosce Coe e vuole approcciare uno scrittore piacevole, godibile ma, al tempo stesso, attento e critico osservatore della sua (e nostra) contemporaneità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi non ha ancora scoperto Coe
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
L'amore non guasta 2017-06-13 05:42:10 68
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
68 Opinione inserita da 68    13 Giugno, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ipotesi di un futuro mai nato

Se l' amore, oltre ogni logica e confine, avesse ridefinito e mostrato la propria grandezza; se il caso avesse indirizzato altrove il proprio destino; se due vecchi amici fossero ancora amici e non solo ombre distanti nella notte; se qualcuno avesse ascoltato quello che aveva da dire; se la propria vita e le relazioni intraprese avessero preso un indirizzo diverso; se si fosse vissuta la certezza della vicinanza alle persone più care; se Apurna, amica del cuore, fosse stata più comprensiva; se Katy, amore platonico, fosse diventata qualcosa di piu'; se Emma gli avesse creduto fino in fondo; se quella tesi fosse stata scritta, i suoi racconti apprezzati e pubblicati; se non fosse stato ingiustamente accusato di atti osceni e pedofilia; se la sua sensibilità intellettiva avesse portato ad una neo dimensione delle cose e del mondo.....
Ecco, se tutto questo, solo in minima parte, fosse accaduto, la vita di Robin avrebbe intrapreso un altro cammino.
Al contrario si è mostrata per quello che è, un insieme di circostanze sfavorevoli, di relazioni mai nate, interrotte, perdute, un rimuginino intellettuale, solitudine solipsistica, rimpianti, ovattato in pensieri irrisolti e decadenti, affranto dall' impossibilità di agire ed amare.
E' questa la storia di Robin, la sua essenza, una vita che da' voce ai suoi pensieri, pure astrazioni intellettuali, ed ai suoi scritti, quattro racconti, lascito e testamento all' interno del romanzo per parlare di altro ma molto di se', delle sue conoscenze, di coloro che ha illuso, ferito, allontanato, sottrattosi a qualsiasi desiderio e certezza definitiva.
Un mondo accademico, il suo, asfittico, asettico, nebuloso, costruito su noiosi protagonisti e sterili intellettualismi, teoria e pensiero astratto estranei a realtà e fattualita', senza alcun approdo professionale, aggancio con il mondo, semplice pretesto per allontanarsene o starsene solo in disparte.
Robin ritiene che forze e destino congiurino contro di lui e forse non c' è niente che possiamo fare per garantirci il controllo della nostra vita. C' è chi pensa al presente, inserito nella contemporaneità, e chi, come lui, e' continuamente rivolto al passato, nessuna concretezza, tutto gli sfugge di mano e la casualità si è insinuata ed impadronita pigramente della sua vita indirizzandola laddove non avrebbe mai voluto, in una dimensione di non ritorno.
Il mondo va a due velocità, c' è una concretezza del reale, una superficialità che regola rapporti umani ed esperienze, comportamenti, banali ma soddisfacenti, e, per contro, vi è una profondità di percezione e pensiero, che teorizza e sonda l' imperscrutabile ma che non permette di vivere, e questa è la storia di Robin, che lo blocca e non gli permette il contatto, anche fisico, con le persone, incatenandolo ad illusioni, rimpianti e pentimento.
Sullo sfondo una Coventry distrutta due volte, prima dalle bombe di un esercito straniero, poi dall' urto di una recessione orchestrata dai politici diffondendo inerzia ed indifferenza, mangiandosi il lavoro ed il benessere della gente.
Attorno a Robin altre esistenze collegate alla sua, Emma, suo avvocato difensore, ed Apurna, amica e compagna di studi, entrambe segnate da una indefinitezza che possiede i suoi tratti ed in lui si specchia, con contorni privati insoddisfacenti e fallimentari o inserite nella stranezza di un mondo accademico frustrante, settario, escludente, sentendosi senza identità, escluse, diverse.
Ed allora la storia di Robin è un po' la loro storia, con esiti diversi, e ... " non resta che pensare, pensare, pensare "... , anche se ... " casa propria può essere il posto più straniero di tutti "...
Il secondo romanzo di Coe presenta tratti e caratteristiche definenti il futuro, una maggiore elaborazione di storia e protagonisti, la denuncia e descrizione di una realtà socio-politica e di intrecci a preludio di testi successivi più noti ed elaborati, qualche dialogo sferzante, accenni a satira e situazioni paradossali, riflessioni argute, ma anche velata malinconia, angosciose presenze, silenzi pensanti.
Ancora in fase embrionale, pur con pause e balbettii, l' autore è nato e tra le righe si mostra.
Al contrario di Robin, lo sfortunato protagonista del romanzo, ci sarà un futuro radioso ad attenderlo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera