L'altra metà del sole
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Corban Addison è un giovane avvocato che da diversi anni si occupa di violazione dei diritti umani. È membro attivo della International Justice Mission, che si impegna giustizia alle persone del Terzo Mondo. Vive a Charlottesville, in Virginia, con la famiglia. Questo è il suo primo romanzo, in corso di pubblicazione in dodici Paesi.
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L'ALTRA META' DELL'INNOCENZA
“L’altra metà del sole”, uscito negli Stati Uniti col titolo “A walk across the sun”, è un libro di Corban Addison, membro della IJM, ossia la Missione Internazionale di Giustizia che garantisce ogni anno l’accesso alla legge alle persone che vivono nel Terzo Mondo. Avendo avuto più di un riscontro con questa associazione, l’autore ha potuto interagire con varie personalità internazionali che gli hanno permesso di dare un certo spessore al suo romanzo. I personaggi che vengono qui inseriti sono infatti – e lo specifica nell’introduzione come nei ringraziamenti – personaggi di pura fantasia che rimandano a situazioni o persone realmente esistenti. La storia di Ahalya e di Sita riprende un po’ quella che è la storia di Grace Pillai e Sadhanna Shine, due testimoni indiane che si sono offerte di concedere allo scrittore la loro testimonianza in base all’esperienza vissuta a seguito del travolgente tsunami. Thomas Clarke è un po’ quel Corban Addison che cerca di lottare giorno per giorno per sfondare quelli che sono i limiti di razza e paese, che da un momento all’altro molla la sua Washington e le sue basi “solide” per andare in India, in particolare a Mumbai. Mi sono affezionata in particolar modo a questo personaggio, l’ho trovato di un’umanità sconcertante. Thomas mi ha insegnato che nonostante i brutti periodi, i “no” sputati in faccia, i pareri discordanti della gente, non c’è mai fine ad un sogno. Che se davvero una cosa la si desidera, la si può ottenere e che, soprattutto, non si deve mai perdere la speranza.
Il romanzo racconta la storia di due giovani ragazze indiane di Chennai, Ahalya e Sita, rispettivamente diciassette e tredici anni, che a causa di un terribile tsunami si ritrovano orfane di padre e di madre e sole al mondo. A quel punto, l’unico scopo diviene quello di salvarsi la pelle, ma a complicare le cose il destino tesserà la sua tela e non renderà affatto le cose semplici, al punto che le due si separeranno e saranno costrette, tra Europa India e Stati Uniti, a ricongiungersi. Un libro che lascia una vera e propria impronta sul cuore e sensibilizza a quei paesi del Terzo Mondo che spesso nei romanzi non vengono menzionati.
“Gli altri potevano anche prendersi la loro libertà, la loro innocenza; la natura poteva distruggere la loro famiglia e la cattiveria degli uomini travolgerle e annientarle in modi che sfuggivano alla loro comprensione. Ma non poteva privarle dei ricordi. Solo il tempo aveva quel potere, e Sita vi si sarebbe opposta con tutte le proprie forze.”
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Magnifico
Questo libro è bellissimo...
La storia: profonda, coinvolgente e misteriosa cattura il lettore in un mondo estraneo e pericoloso, che non smette mai di disgustare e meravigliare, di brillare e ammaliare.
I tre protagonisti sono personaggi profondi... ricchi di pregi ma anche di difetti come tutte le persone reali.
La piccola Ahalya è una donna forte, in un attimo deve crescere, deve riuscire a proteggere se stessa e la sorellina... ma non sempre è facile. Nonostante questo lei non si arrende e non perde mai la speranza...
Sita è la sorella minore... così debole e così fragile all'inizio delle loro tragiche avventure e così coraggiosa e scaltra in seguito. Come una guerriera dovrà farsi strada conto la brutalità e l'ignoranza degli uomini.
Poi c'è Thomas un uomo come molti altri ma che per riconquistare la moglie e ritovare la pace diventerà l'unica anncora di salvezza per le due sorelline indiane...
Tre personaggi molto diversi ma legati fra loro tanto da abbattere ogni diversità e ritrovarsi sotto una stessa umanità, che molte volte è marcia e corrotta, ma che può riservare anche piacevoli sorprese.
In un'india magica, affollata e segreta, in un'europaa fredda e accogliente e in una america sicura e itraprendente, troverete un motivo per leggere parola dopo parola e riga dopo riga questo meraviglioso romanzo che tocca profondamente il cuore e l'anima e fa maturare e crescere molto in fretta nel corso della sua travolgente storia...
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AZIONE - EMOZIONE 3-0
Ho scelto questo libro per l’argomento trattato, per farmi un’idea della condizione della donna in India di cui ignoravo molto se non moltissimo. Posso quindi dire che la lettura non è stata del tutto priva di parti interessanti e utili alla mia conoscenza, ma per il resto non mi ha appassionato.
Dalle prime pagine ho intuito che lo stile non mi apparteneva, le descrizioni non sono approfondite e le emozioni sono sfiorate e non raccontate. Viene descritto l’arrivo dello tsunami del 26 dicembre 2004, un evento di portata mondiale con conseguenze talmente catastrofiche che vederlo raccontato in poche pagine mi ha un po’ deluso.
L’azione è sempre presente, ma talmente prioritaria che seppellisce la poesia del racconto. Sono stata incapace di affezionarmi ai personaggi, che di fronte a traumi psicologicamente pesantissimi, risultano poveri di pensieri e di emozioni. L’empatia è per me fondamentale per apprezzare un libro e in questo caso non è scattata.
Nonostante questo posso dargli il merito di avermi fatto conoscere lo Human Right Watch e lo sfruttamento di creature anche piccolissime di cui pochissimo si parla.
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L'amore che trionfa
L’altra metà del sole di Corban Addisson
Ahalya e Sita, due sorelle sopravvissute allo tsunami che ha distrutto il loro villaggio, nel sud dell’India, ma che non ha risparmiato la loro famiglia, decidono di raggiungere il collegio di Tirivallur, dove studiano, ma durante il tragitto vengono sequestrate da trafficanti di minorenni e finiscono prigioniere in un bordello di Mumbai. La sorella maggiore, Ahalya, ha soltanto diciassette anni quando viene obbligata a prostituirsi, mentre, Sita, più piccola di due anni, viene risparmiata in attesa di essere venduta. Dall’altra parte del mondo, in America, il giovane avvocato Thomas Clarke, sta attraversando un momento delicato della sua vita: la moglie, dopo la morte tragica della loro figlioletta Mohini, lo lascia e ritorna dai suoi genitori in India; i responsabili di un prestigioso studio legale, di cui fa parte Thomas, lo utilizzano come capro espiatorio di una causa, che rischia di far pagare al loro principale cliente una cifra iperbolica e pertanto, viene sospeso ingiustamente dallo studio per la durata di un anno. Il giovane Thomas Clarke, dopo il consiglio di un amico, decide di trasferirsi in India ed unirsi a un team internazionale di avvocati che fanno parte di un’associazione non profit che ha come scopo la difesa dei diritti umani. La decisione di Thomas è suffragata dalla desiderio di potere incontrare la moglie per ricucire il loro rapporto matrimoniale. Thomas inizia a collaborare con gli avvocati dell’associazione con grande impegno che lo porta ad affrontare casi disumani trai quali la vicenda di Ahalya e di sua sorella Sita riuscendo a liberare le due sorelle da un calvario che sembrava impossibile uscirne.
Corban Addisson, all’esordio con questo romanzo, riesce a coinvolgere il lettore, grazie allo stile sobrio e conciso, con una storia densa di emozioni, riportandoci in una realtà disumana da sembrare impossibile anche se ogni tanto ascoltiamo dai media fatti di cronaca sulla mercificazione di persone per fini sessuali. Il racconto, ti trasporta, ti senti partecipe a fianco dei protagonisti. Nel romanzo non è da meno la crisi matrimoniale che stanno attraversando Thomas e sua moglie Priya, alla disgrazia vissuta per la morte della figlia si aggiungono continui malintesi dovuti alla differente cultura di appartenenza, lui americano e lei indiana. Non so se inconsciamente o è dovuto alla capacità dell’autore ma dopo avere sedimentato la lettura, ritengo che c’è un unico protagonista: la “Donna”. Se andiamo a vedere tutte le figure di donna, anche quelle che appaiono brevemente, hanno in comune la forza, l’energia, la fierezza che si racchiudono in un unico sentimento:”AMORE”.
Siracusa 10-8-2012