L'alchimista Hot
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Passi e scelte che arricchiscono il percorso
Essere attratti dalla prospettiva del cambiamento, della crescita e della scoperta di sé.
Un racconto semplice, molto simbolico e diretto all'animo quello che Coelho ci trasmette attraverso le sensazioni di Santiago. Il giovane pastore andaluso porta infatti negli occhi la visione di un mondo piccolo quanto grande, arricchito da un viaggio nei sentimenti e nelle sensazioni assaporate malgrado passi falsi, sfide e cadute repentine.
Il viaggio ha inizio sotto le fronde di un sicomoro nei pressi di ruderi abbandonati, la sera, con la testa del pastore stanco poggiata su un voluminoso quanto illeggibile romanzo, che di giorno appesantisce i passi del lento peregrinare con le pecore e di notte fa da cuscino.
Il sonno assale il protagonista in posti sempre diversi ma un sogno che si ripete lo trasporta all'ombra delle Piramidi, di fronte al bagliore di un inestimabile tesoro. Questa visione notturna è la miccia per smuovere pensieri e turbamenti nella mente di Santiago che, dopo aver lasciato la famiglia per fare il pastore e guidare un gregge di sessanta pecore nelle lande spagnole, inizia a domandarsi se il mondo finisca con ciò che ha visto, oppure se ci sia qualcosa oltre quelle terre costellata di villaggi, mercati, botteghe e castelli.
Le pecore così placide e metodiche sembrano non avere altri desideri rispetto a quelli primari di cibarsi e ripararsi dietro la guida attenta del pastore il quale, tuttavia, si sente limitato e non riesce più ad accontentarsi del mestiere che ha scelto. Dentro sé stesso la forza che smuove i pensieri, e di conseguenza le azioni, inizia a prendere forma.
La Leggenda personale (il proprio vivere in sintonia con il tutto) che ognuno porta nel cuore vibra costantemente ma pochi vogliono sentirne il suono che se non viene colto si assottiglia man mano nel tempo. Per differenziarsi dalla massa, raffigurata dalle pecore placide e chine, assistiamo all'inizio di un percorso alla scoperta di nuovi orizzonti per conoscere meglio se stesso, gli altri e l'anima del mondo, l'essenza delle energie, al fine di realizzare la leggenda personale scritta nei segni che incrociano i passi del nostro protagonista.
Lo scorrere dei personaggi senza tempo scandisce le decisioni ed il ritmo del racconto. Scopriamo così che le promesse fatte ad una zingara che legge nei sogni del ragazzo, avranno un loro peso significativo. E scopriamo che si, c'è un Re di Salem, Melchisedek saggio, luminoso e particolare. Il Re infatti tutto conosce del ragazzo senza mai averlo incontrato prima, o così pare. Dal fatidico incontro le mani di Santiago abbandonano le sessanta pecore vendute al Re e si arricchiscono di doni preziosi. Il saggio infatti regala due pietre, Urim e Tummim, che collaboreranno nelle scelte del cammino: una indica il no e l'altra il sì e dispensa una serie di utili riflessioni spronando il pastore a prendere il largo verso l'africa. Il Re non cesserà di prendere svariate forme e rappresentare un elemento di riflessione e di ritorno.
Nell'arco di due anni il cammino prende forma, unitamente al lavoro, alle piccole e grandi avventure fino alla decisione di attraversare il deserto.
Gli elementi naturali che caratterizzano la distesa di sabbia battuta dal sole, dal vento e dai passi della lunga carovana silenziosa cullano i pensieri di Santiago e affinando la percezione dei sensi verso i segnali.
Le sfide ed i problemi si susseguono senza mai abbattere del tutto quella fiamma di volontà che guida alla ricerca del tesoro. I simboli che arricchiscono questa favola senza tempo rimandano costantemente al legame tra l'uomo, le energie, la volontà e la speranza. Le mille difficoltà rappresentano le prove di quanto grande sia il desiderio di abbattere per raggiungere la mete. Quale sarà questa meta che Santiago vuole raggiungere? Il tesoro rappresenta l'inizio e la fine allo stesso tempo, un ciclo continuo che unisce persone, luoghi e sentimenti ci ricorda che l'esperienza di un percorso vale tanto quanto, se non di più, del tesoro ultimo. Il tesoro consiste infatti nell'arricchimento che ogni singolo passo ci ha donato. Percepire dalle piccole cose gli insegnamenti, il valore o le difficoltà e cogliere le prospettive di crescita dona quel senso di fiducia che si, alle volte, serve.
Dal racconto che ho letto più volte resta la scia degli insegnamenti che l'Alchimista voleva trasmettere, rimane il pensiero di quanto profondo possa essere lo spirito di una persona che coglie le sottigliezze in ciò che lo circonda.
Il deserto come simbolo apparente di assenza di vita, fa emergere quanto troppo spesso ci scordiamo che l'ambiente fisico e sociale circostante è fondamentale nel nostro percorso che giorno per giorno può donare, come una fitta rete di incroci, difficoltà, speranze e miglioramenti.
Il racconto sottolinea molto la dote dell'ascolto, caratteristica posseduta potenzialmente da tutti ma difficile da affinare perché presuppone il legame tra la testa ed il sentire nell'animo, collegamento non scontato. Allenare i sensi per trarne insegnamenti e vantaggi sembra avere un senso nel riordino dei pensieri e delle idee che confusamente fanno capolino nella mente.
Il tema del ciclo, del ritorno a pensieri, situazioni nuove e vissute diversamente a seconda della crescita individuale porta a riflettere sui passi fatti, da fare ed in corso d'opera, con negli occhi il sorriso di Santiago sotto il sicomoro ed il suo tesoro.
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L'arte di rendersi infelici di P. Watzlawick
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Si viaggiare
Un lungo viaggio alla ricerca del senso di una vita, una bella storia che vuole suggerirci una grande realtà. Una fiaba che veicola un messaggio d’amore e di ricerca di ciò che veramente conta nella vita, il tragitto che porta alla piena consapevolezza di noi stessi e alla completa simbiosi con la natura e la realtà che ci circonda. Il cammino è spesso difficile, pericoloso, la meta non è il termine del pellegrinaggio, ma il tragitto stesso, quello che conta è la vita che trascorre durante il lungo vagare. Un passo dopo un altro andiamo verso il nostro scopo in questa vita, verso il nostro sogno, le nostre attitudini, ognuno di noi dovrebbe seguire i propri sogni. Non avere sogni in questa vita è una delle cose di cui spesso ci rammarichiamo, averli e non provare a seguirli è una grande sconfitta, i sogni non dovrebbero essere nel cassetto, dovrebbero essere la mappa che ci guida.
Questa favola ci stimola a fare quel viaggio anche solo mentale, alla ricerca di quello che potrebbe renderci completi e felici, spesso cerchiamo cose futili e irraggiungibili e non ci rendiamo conto che il nostro vero scopo nella vita e li a portata di mano. Coelho ci chiede di aprire gli occhi e vedere con il cuore quello che non riusciamo a vedere con gli occhi. L’alchimista ci aiuta è la nostra guida, è colui che ci fa vedere quello che è già in noi e che non sappiamo o vogliamo capire.
Passo dopo passo Santiago si innamora, cambia, soffre, affronta difficoltà, le supera e cresce, in una parola vive e persegue lo scopo della sua esistenza.
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Un viaggio spirituale
"L'Alchimista" è un libro non convenzionale, una sorta di fiaba, un tripudio di pillole di saggezza, una storia complessa e a tratti incomprensibile: è un'esperienza che ti lascia senza parole e che, nel bene o nel male, sarà pressoché irripetibile.
È la storia di Santiago, "il ragazzo", che da semplice pastorello, inseguirà la realizzazione della sua Leggenda Personale, una sorta di missione, di ricerca dello scopo finale. Farà diversi incontri, esperienze, a volte le une concatenate alle altre, altre volte a sè stanti, isolate, che alla fine del libro non trovano ancora la loro collocazione.
C'è una sorta di spiritualità e misticità in questa fiaba (penso che sia questo: nè un racconto, nè un romanzo), si coglie quasi l'intenzione di raggiungere Dio, che sembra assumere ogni volta tratti diversi. Sicuramente il tratto più bello è quello dell'Amore, genuino, forte e travolgente: Coelho riesce troppo bene nell'avvolgerlo con le sue parole e nel far brillare di esso tutta la storia.
Ma non nascondo che il fine ultimo di questa storia mi è ancora ignoto. Se questo libro ha la sua Leggenda Personale, non sono riuscita a coglierla.
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Il cammino di Santiago
Santiago, giovane andaluso, per consolidare quello che sino ad allora non era stato altro che un sogno, intraprendere un lungo viaggio, un percorso simbolico e reale che lo condurrà fisicamente sino alle Piramidi d’Egitto e moralmente, grazie all’incontro con un vecchio alchimista, alla riscoperta di se, alla conoscenza dell’Anima del Mondo, dell’amore, del linguaggio universale. In questi giorni d’avventura imparerà non solo a parlare al vento e al sole ma anche ad ascoltarli, ad ascoltarsi.
La forza dell’opera di Coelho, oltre all’inconfondibile penna che o si ama o si odia, è nella speranza. Con i suoi volumi egli fa leva sul bisogno incessante che l’uomo ha delle promesse, si propone come guida per conseguire quella che è una vita serena e tranquilla perché determinata da una riscoperta di valori, di essenza, di individualità. L’essere umano è unico e solo artefice del proprio futuro, pertanto ciascuna scelta che si trova a dover affrontare, qualsiasi decisione che arriva a prendere, ogni segno che nella sua strada si viene a porre, lo porta a delineare un cammino che a sua volta lo condurrà al conseguimento di una felicità individuale che perfettamente si confà, e dunque non esclude, la universalità delle altre, non interrompe quell’armonia che complessivamente esiste. Ecco perché il lettore, mediante le parole e gli avvenimenti che Santiago si trova a dover sostenere, realizza che, indispensabile per abbracciare il giusto percorso, è l’essere in sintonia con il proprio io.
L’alchimista è dunque un romanzo ottimista, che invoglia ad un’analisi intima, è un testo che ricorda, per atmosfera, le storie presenti ne “Le mille e una notte” e che pertanto è adatto a chi verte in un periodo di rassegnazione ed ha bisogno di una generosa dose di incoraggiamento per andare avanti, per non scoraggiarsi e lasciarsi andare alle avversità. E’ altresì uno scritto per anime romantiche, sognatrici e filosofiche. E’ uno di quei libri che vanno letti nel momento giusto. Io ad esempio mi rendo conto di averlo conosciuto in un frangente inappropriato, in cui non potevo godere appieno delle sue sfumature. Così ché oggi, a distanza di ben tredici anni, da quella prima scoperta, torno a riflettervi e ad interrogarmi.
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L'alchimia dell'amore
Questo libro (come anche il suo autore), ha una fama che lo precede. Difficile trovare qualcuno che non ne conosca il titolo. Un libro che solo in Italia ha venduto un milione e mezzo di copie, e dopo averlo letto riesco facilmente a immaginarne il motivo, almeno per quanto riguarda il nostro paese.
Nel complesso "L'alchimista" non è un libro malvagio: semplice, scorrevole, ricco di ragionamenti e frasi ad effetto, alcune delle quali anche sagge e che possono portare a qualche riflessione.
Un po' troppo sentimentale per i miei gusti, ma consigliato a chi piace questo genere di cose.
Santiago è un giovane pastore, che vaga per l'Andalusia con il suo gregge di pecore, almeno fin quando non gli si presenta, per due notti consecutive, un sogno riguardante un tesoro nascosto alle Piramidi d'Egitto.
L'incontro con una zingara e con un re particolare, porteranno il giovane a mollare tutto e partire per un viaggio alla ricerca di questo tesoro, verso la realizzazione della sua Leggenda Personale.
Come nella maggior parte dei lunghi viaggi, buona parte della bellezza non sta nella meta, bensì nel tragitto, lungo il quale il giovane Santiago troverà forse molto più di quello che può dargli il tanto desiderato tesoro.
Incontrerà il successo dovuto al duro lavoro, l'amore, e riuscirà a penetrare l'Anima del Mondo, dove tutte le cose, compresi gli uomini, si fondono in un'unica entità vivente e armoniosa. Solo chi saprà comprenderla potrà realizzare la propria Leggenda Personale.
Un viaggio interessante lungo il nord dell'Africa, popolato da incontri con personaggi altrettanto interessanti: il commerciante di cristalli, il cammelliere, Fatima, e ovviamente, L'Alchimista. Quest'ultimo sarà colui che aiuterà Santiago a perseguire il suo obiettivo, con la sua saggezza forgiata dal coraggio, dall'esperienza e dalla conoscenza dell'Anima del Mondo.
Un libro leggero per sentimentali.
"Perché vuoi conoscere il tuo futuro?"
"Per poter agire" aveva risposto il cammelliere. "E per cambiare ciò che vorrei non accadesse."
"Allora non sarebbe più il tuo futuro," aveva replicato l'indovino.
"O forse, allora, io desidero conoscere il futuro per prepararmi a quello che verrà."
"Se fossero cose belle, sarebbe una piacevole sorpresa," aveva detto l'indovino. "Se dovessero essere cose brutte, cominceresti a soffrirne assai prima che accadano."
"Voglio conoscere il futuro perché sono un uomo, e gli uomini vivono in funzione del loro futuro."
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LO SGUARDO INTERIORE
"Quando una persona desidera realmente qualcosa, l'Universo intero cospira per poter realizzare il suo sogno".
L'Alchimista è un viaggio nella consapevolezza della propria interiorità ed esteriorità. Una riflessione profonda di quello che è il Tutto. Una favola esotica che assorbe e trasporta la mente in una ricerca della propria essenza in mondi apparentemente lontani ma realmente più vicini di quanto si possa pensare.
Romanzo "religioso" nel senso più profondo della parola che alterna la narrazione delle varie vicende di un giovane pastore, a concetti e temi spirituali che toccano l'interiorità del lettore.
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L'avventura del credere
Coelho riesce ad esprimere tanti concetti tramite una storia non troppo articolata e complessa, fluente ed avvincente allo stesso tempo. Un racconto in cui conta poco ciò che lo circonda, contano i fatti, i pensieri e le azioni che il protagonista fa o che si promette di fare in futuro.
Coelho ci insegna con questa "parabola" di cogliere i segnali del mondo, i quali non sono banali coincidenze ma qualcuno o qualcosa che bussa ed a cui bisogna aprire la porta dello spirito senza esitazione; ci spiega in modo quasi elementare come sia l'uomo l'artefice della sua vita, è lui che decide cosa vuole e, se egli crede veramente troverà il tesoro che ha sempre sognato e che, in fondo, sa che avrebbe trovato.
E' un libro che può dare la svolta, può diventare la boa per il turnaround di molte persone, sono concetti che tutti sanno ma che nessuno, o almeno pochi, sono riusciti ad interpretare e diffondere ad un gruppo più vasto, credo quindi che Coelho cerchi proprio di aiutare chi legge a dare una svolta alla propria vita: raggiungere i propri sogni ed i propri tesori, non pensando neanche un secondo che essi non siano raggiungibili.
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A catechismo con Harry Potter e Morpheus
Era da tempo che desideravo fare conoscenza con lo scrittore Paulo Coelho, considerati i pareri alquanto contrastanti che le sue opere suscitano.
Per il primo approccio ho scelto questo romanzo, uno dei primi da lui scritti e forse quello che ha riscosso maggior successo di critica.
E posso ben capire ora il motivo per cui Coelho genera opinioni così diverse tra i suoi lettori: Coelho è un predicatore, diffonde una religione personale anche se riprende e rielabora princìpi e concetti delle correnti più diffuse.
E come ogni religione, anche il 'vangelo' secondo Coelho influenza e catalizza a sè quelle persone che sono già emotivamente predisposte; come ogni religione, fa presa su coloro che hanno bisogno di 'promesse', di una guida, di una luce che possa illuminare il buio della loro esistenza e mostrare loro la strada verso la felicità di una vita serena e tranquilla, il 'tesoro', la propria 'Leggenda Personale' come viene definita.
Una religione, quindi, positiva ed ottimista che esalta l'individuo come unico responsabile del suo futuro:
"Qual è la menzogna più grande del mondo?", gli domandò, sorpreso, il ragazzo. "E' questa: che ad un certo momento della nostra esistenza, perdiamo il controllo della nostra vita, che comincia così ad essere regolata dal destino. E' questa la menzogna più grande del mondo."
E' l'uomo l'unico fautore della propria vita, tutto dipende dalle sue decisioni, dalla sua capacità di interpretare i segnali del mondo che lo circonda e che non è ostile al raggiungimento della felicità individuale, essendo essa una parte infinitesimale dell'armonia universale.
E l'uomo dev'essere consapevole delle difficoltà insite nel viaggio alla scoperta della sua 'leggenda personale' e che potrà superare solo entrando in sintonia col suo cuore, l'unico che potrà suggerirgli le scelte corrette, la strada giusta ad ogni incrocio. Anche quando sembrano scelte assurde o pericolose, e questo perchè:
"Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire".
Non siamo quindi di fronte ad una religione severa, rigida e dogmatica ed è inevitabile che faccia tanti proseliti; le parole di Coelho riscaldano lo spirito, colpiscono direttamente quelle corde dell'animo umano che hanno bisogno di vibrare per infondere energia positiva e calore, soprattutto per chi vive un periodo di stasi, di insoddisfazione e rassegnazione.
E' una religione che incanta come una favola, una storia da mille e una notte, rasserena e rilassa con la stessa dolcezza di una buonanotte sussurrata dal padre al figlio.
Ma ahimè.. non tutti si lasciano attrarre. C'è chi, come me, per quanto innegabile sia la potenza espressiva di Coelho ed il coinvolgimento emotivo che ne suscita, rimane 'ateo' nel momento in cui l'omelia di Coelho si scontra con la cruda e fredda realtà di tutti i giorni.
Ben venga come favola della buonanotte e come preambolo di dolci sogni e sicuramente meglio del catechismo cristiano, triste, cupo, popolato da demoni e peccatori mentre in quello di Coelho regna la natura, il sole, i re ed i loro tesori, il mistero della pietra filosofale e la magia delle pietre Urim e Tunim, che tanto mi ricordano le pillole blu e rossa di Matrix..
ma si tratta pur sempre di una favola, anche se per adulti, ricca di parabole calate in un'atmosfera magica e rilassante, che dal mio punto di vista forse eccessivamente pragmatico poco alletta chi decide di vivere con i piedi per terra e cerca di rimanere in piedi nonostante le difficoltà quotidiane.
Amen.
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La forza del deserto.
Ovviamente Paulo Coelho non poteva non avere,almeno da parte mia,il massimo dei voti. Questi libro è stato scritto più di 20 anni fa (1988),ma è attualissimo.
Ho acquistato questo libro d'impulso perchè la nuova edizione,con la nuova copertina è qualcosa di talmente bello e creativo che ti colpisce subito,una grafica bellissima.Arte.
Il contenuto del libro invece è PURA POESIA. La forma in cui Coelho decide di porci domande esistenziali e di darci semplicemente una risposta così semplice e banale che tu non ci pensi,perchè come ci insegna lui in questo libro,l'uomo è così abituato alle cose difficili,che le cose banali non sono vere.Invece no! Ogni cosa per quanto essa semplice che sia è importante,non bisogna mettere da parte le cose banali perchè ci sembrano tali.
Il libro nel suo filo logico racconta la storia di Santiago che parte,con grande coraggio,alla ricerca del suo Tesoro Personale.Ti porta nel deserto,della bottega di cristalli,in accampamenti,in oasi...ti porta in mille posti senza bisogno di spostarti.
Ma come ogni lungo viaggio,poi si ritorna a casa. Si ritorna alle origini. Tutto gira a tuo favore,ma poi si ritorna dalla partenza e la vera destinazione è la partenza.
Un concetto un pò difficile da capire così leggendo una semplice recensione,ma il libro te lo fa capire in modo completo e anche autonomo!
"Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni."
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L'Alchimista di Paolo Coelho
Eccomi alle prese con uno dei miei libri preferiti. Letto per la prima volta da adolescente ( proprio come dovrebbe essere per questo romanzo) e poi riletto in un altro paio di occasioni : non mi delude mai.
E' la storia del giovane Santiago, un pastorello che compie un viaggio metaforico verso la sapienza e la conoscenza.
La narrazione è semplice e scorrevole ed è un libro veramente alla portata di tutti: anche di coloro che non amano particolarmente leggere.
E' un libro che ci suggerisce di entrare in contatto con il nostro vero io, con la nostra essenza, per sapere qual'è il nostro scopo nella vita e aiutarci a trovare la strada per felicità ( quella che si nasconde nelle piccole cose). Ci aiuta a lottare e a non mollare, finchè non arriviamo alla meta.
Lo consiglio a tutti: grandi e piccoli!