L'albero delle lattine
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Senza via d'uscita
Questa bravissima scrittrice ha realizzato due capolavori assoluti della letteratura americana Lezioni di respiro e Il turista involontario. Tutte le altre opere che ho letto dopo queste (L'albero delle lattine, Ristorante nostalgia, Possessi terreni, Per puro caso ecc...) meritano di essere lette ma non hanno raggiunto lo stesso livello di perfezione degli altri due libri. Le storie che descrive sono sempre delicate e coinvolgenti, spesso parla di persone buone, vicini pronti a dare una mano, (per es. il protagonista di questa storia), male che vada gente un tantino egoista. Di solito non dosa bene i suoi ingredienti per cui le sue storie sono sempre belle ma si ha la sensazione che manchi qualcosa o che la dose non sia quella giusta. Per esempio lascia il finale in sospeso, un po' troppo in sospeso e lo dice uno che ama i finali incerti. Tutti questi leggeri difetti nei due migliori libri diventano qualcosa che li rende speciali e incantevoli. Il modo di scrivere di Ann Tyler a me piace molto, ha una naturalezza tutta americana, una freschezza che da noi è difficile trovare forse perchè i canoni estetici e stilistici sono diversi in culture diverse. Io ho questa impressione ma non avendo fatto studi in proposito non ne sono certo. Questa storia in particolare è un po' angosciante per la situazione di partenza ( la morte della bambina) che è più o meno la stessa situazione di partenza del turista involontario ma qui la vita riprende molto, molto più lentamente e anche il vicino di casa buono sembra avere una situazione famigliare senza via d'uscita. E' un bel libro da leggere anche se non è il mio preferito.