Jubiabà Jubiabà

Jubiabà

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Un giovane ribelle e appassionato seduttore; uno stregone mago, esorcista e maestro di vita. Protagonista dell'epica tropicale di Amado è un giovane nero di Bahia, Antonio Balduino, detto Baldo. Morta la zia con cui viveva, Baldo riceve in regalo un amuleto portafortuna dallo stregone Jubiabà, che conosce le antiche storie della schiavitù, guarisce i malati con gli esorcismi e sembra essere eterno. Di fortuna Baldo ne ha bisogno: fugge dalla casa di ricchi signori in cui faceva il ragazzo di fatica e si avventura in città, campando di espedienti. Pugile, gran seduttore, testa calda, Baldo va a lavorare nelle piantagioni di tabacco, uccide, fugge, e alla fine ritrova Jubiabà scoprendo le ragioni della solidarietà umana. Anche in questo romanzo, che lo ha rivelato, Amado unisce un'inesauribile vena fantastica a un crudo realismo di umore popolaresco e conferma la sua nativa vocazione nel rendere magistralmente atmosfere sensuali e psicologie "primitivi".



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Jubiabà 2017-05-10 15:35:54 enricocaramuscio
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    10 Mag, 2017
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dio si è scordato dei poveri

"- I negri che ha castrato erano nostri nonni o bisnonni... Il bianco viene in cerca di noi perché crede ancora che siamo suoi schiavi. - Ma I negri non sono più schiavi...- Il negro è ancora schiavo e anche il bianco è schiavo, - interruppe un tipo magro che lavorava al porto, - ogni povero è ancora schiavo. La schiavitù non è ancora scomparsa...I negri, i mulatti, i bianchi chinarono il capo. Solo Antonio Balduino rimase a fronte alta: non si sentiva schiavo, non voleva esserlo". Il Brasile di inizio Novecento visto attraverso gli occhi dei deboli, dei poveri, dei diseredati. Amado ci guida in un viaggio duro e malinconico attraverso un paese in cui la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi e la manodopera locale viene sfruttata e sottopagata da imprese straniere senza scrupoli (esplicita l'accusa in particolare nei confronti degli USA), dove la schiavitù è stata abolita soltanto sulla carta ma resta in vita, all'atto pratico, a causa della condizione di povertà, di ignoranza, di disinformazione in cui è volontariamente tenuta la maggioranza della popolazione. Nel clima di rassegnazione, disillusione e stanchezza morale che si respira un po' ovunque c'è ancora chi si rifiuta di accettare tutto ciò, opponendosi alla schiavitù economica e mentale e lottando per cercare di cambiare le cose. Per tutti però, ribelli e acquiescenti, si erge come guida il santone Jubiabà, custode della sapienza popolare e delle arti magiche, officiatore di riti religiosi e maestro di stregoneria, dispensatore di miti e di sapere. Quest'uomo senza macchia e senza tempo, pur dando il titolo al romanzo, appare saltuariamente nella storia ma ne pregna ogni pagina grazie al suo grande carisma, ad una enorme popolarità ed al carattere fortemente simbolico della sua figura. Protagonista indiscusso dell'opera è invece il negro Antonio Balduino, detto Baldo, spirito anarchico e insubordinato, assetato di libertà, insaziabile amante, gran pugile, poeta e musicista, nonché pupillo di Jubiabà. Lo conosciamo, piccolo e impertinente, alle prese con semplici giochi infantili e con il dolce rapporto di amore e timore nei confronti della zia Luisa. Scopriamo il suo lato ribelle quando, rimasto solo al mondo, fugge dalla casa dei ricchi padroni bianchi a cui è stato affidato. Lo ritroviamo, mascalzone e vagabondo per le strade più malfamate di Bahia, alla guida di una banda di malfattori diseredati. Ammiriamo le sue gesta sul ring, i suoi virtuosismi musicali, il suo successo con le donne. Seguiamo il suo percorso di crescita e viaggiamo con lui per il Brasile, sentendo montare in noi la sua stessa collera e la sua voglia di cambiamento quando constatiamo le condizioni di miseria e soggiogazione in cui vivono lavoratori e lavoratrici delle piantagioni, delle manifatture di tabacco, dei porti, delle fabbriche e dei postriboli. Ci abbattiamo insieme a lui quando ci rendiamo tristemente conto che "Dio si è scordato dei poveri". Esultiamo davanti alla sua presa di coscienza e lottiamo con lui e con i suoi compagni nel grande sciopero che viene raccontato nel finale e che rappresenta, senza dubbio, la parte migliore di questo bel romanzo che racchiude un forte messaggio di solidarietà sociale e lascia aperta la speranza perché, con la lotta e con l'unione, si possa ancora costruire un mondo migliore. "Quegli uomini, che Antonio Balduino aveva sempre disprezzato, come schiavi incapaci di reagire, avevano paralizzato tutta la vita della città. Antonio Balduino fin allora credeva che solo lui e i suoi compagni di delinquenza, tutti malandrini che vivevano con il coltello in pugno, fossero liberi, forti, e padroni della religiosa città di Bahia. Ma questa convinzione lo aveva reso triste e lo aveva spinto quasi al suicidio il giorno in cui era dovuto andare a lavorare nel porto. Adesso, invece, Antonio sa che le cose non stanno così. I lavoratori sono schiavi, ma lottano per la libertà”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T