Istituto di bellezza Margaret Thatcher
Letteratura straniera
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Relazioni belle
“Ho preso il virus della felicità, la notte scorsa,
mentre cantavo con le stelle!
Hafez, Divan
Nell’ottocentesco palazzo Anna Karenina di avenida de Florida a Buenos Aires, gli appartamenti dell’ultimo piano sono divisi solo da grandi vetrate. Esse facilitano lo scambio, la curiosità e la complicità della piccola e insolita comunità. Allo scoppiare della guerra per le Falkland tra l’Inghilterra di Margaret Thatcher e l’Argentina, un gruppo di fuoriusciti iraniani, riempie d’anima e di versi l’istituto di bellezza che Zadi avvia per sopravvivere, competente nell’antica arte del band andazi, la depilazione con il filo.
Per tutta la durata del libro, chi legge vive in un luogo di luce, in cui ogni persona dice di sè e delle proprie esperienze e pensa e ricorda e ridecide insieme alle altre, intorno al corpo e alla bellezza che matura e che cambia. Veniamo al mondo perché desideriamo essere felici e perché vogliamo raccontare, come Sherazade, cara a tutte le donne persiane.
Una spa, salus per aquam, non si può che pensare così, e questo è il programma: “Era stato questo a conquistarlo, della rivoluzione: il cambiamento interiore, ciò che succedeva a una persona quando cominciava a ribellarsi, a mutare dall’interno e a diventare qualcun altro. Per lo stesso motivo amava la poesia, ed era attratto dalle parole. Comprendeva a fondo l’appello contenuto nei versi. Rivolta: cambiare direzione, e poi cambiarla di nuovo.”p.51
Rinunciare alle vite impacchettate secondo copione, eliminare i vissuti parassitari, godere dell’essenziale e rendere il quotidiano una storia comune a cui partecipare: Marsha Mehran, attraverso i suoi personaggi, critici e commossi nelle loro confessioni, non ha vissuto invano i suoi 36 anni.
“Tornando a casa, quella sera, la nonna le raccontò il seguito della storia delle rose. p.57