Ingannevole è il cuore più di ogni cosa
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Ingannevole è il cuore...
"Ingannevole è il cuore più di ogni cosa", un titolo magnifico che risuona nella testa del lettore a ogni pagina, o almeno per me è stato così. Un significato complesso, a dispetto delle prime apparenze, inizia proprio da questo titolo che appare tanto semplice ma che risulta quantomai enigmatico.
Una storia cruda, forte, rivoluzionaria, che, nonostante le atrocità che racconta, rimane impressa per sempre.
La storia è quella di un bambino innocente, gettato nelle mani di una ragazzina troppo giovane, (sua madre) che non comprende ma che, come tutti i bambini, tenta di rispondere, lasciando che le sue risposte diventino l'unica realtà.
Non sono riuscita a smettere di leggerlo, e credo che sia la scrittura potente dell'autore a gettarci completamente in ogni parola, senza che ciò che è narrato ci convinca a smettere. La potenza delle parole, come mi ripeto sempre.
Non si può non arrivare alla fine, nonostante tutto. Sarà perché offre molti spunti di riflessione, sarà perché si vuole comprendere fino in fondo ciò che l'uomo è capace di inculcare a una mente aperta capace di assorbire ogni cosa come una spugna. Insomma, il modo in cui l'uomo può plasmare una mente pura.
Ed è terribile, ma importante per capire. Qualcosa che non si può ignorare, perché esiste.
Ero quel bambino durante la lettura, ero le sue idee che si trasformavano, ero i suoi occhi mentre la direzione delle cose cambiava, e le sfumature diventavano diverse.
Come si può fare una cosa del genere ad un'anima innocente? Beh, si può... e questo grazie all'incoscienza che ha sempre un punto di partenza. Quale, questo non ci è dato saperlo e rimane incomprensibile ad occhi estranei. Occhi che poi giudicano, occhi come i nostri che si trovano spesso ad accusare più che a cercare la verità.
Cosa avremmo pensato dell'adulto che ci viene illustrato nelle ultime pagine, senza sapere la sua storia? Questa è la domanda che mi sono ripetuta molte volte. E la risposta è: pensieri maligni, che non avremmo mai giustificato.
E un'altra domanda è stata: si può tornare ad una sorta di redenzione? Si può davvero fare qualcosa per quell'anima intaccata ormai da troppi principi radicati in lui?
E ancora: ci sforziamo davvero di farci queste domande?
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folle,crudele...forte...
Beh...devo dire che poter sostenere che si tratti di un "bel libro" mi riesce un po' difficile...e' una porta crudelmente drammatica,sconvolgente,sporca...quella che ci ritroviamo ad aprire quando iniziamo questo romanzo...la storia di Jeremiah e insieme quella di Sarah,resa lei stessa vittima dall'educazione rigidamente perversa dal padre Pastore... tutto si riversa sul piccolo protagonista che narra in prima persone le sue a dir poco "orrende" vicissitudini con gli occhi,il linguaggio.il cuore di un bambino di quattro anni...si, perche' Jeremiah ha soli quattro anni quamdo viene tolto dai genitori affidatari,con i quali conduceva una vita serena,normale e felice,per essere consegnato a Sarah,la vera madre,ancora adolescente,che vive una vita assolutamente folle e depravata,passa da un uomo all'altro,si ubriaca,si prostituisce...le "avventure" che il bimbo dovra' ritrovarsi ad affrontare sono qualcosa di indescrivibile,specialmente se "visti lucidamente"...lo stile di J.T. Leroy e' intenso,feroce,fulminante...un senso di forte inquietudine mi ha pervaso durante tutta la lettura,un talento notevole al punto di portare il lettore a sentirsi in colpa, a farlo sentire "sporco" per il degrado e la depravazione che narra...ma il punto e' che IL CUORE E' INGANNEVOLE PIU' DI OGNI COSA...Jeramiah non e' in grado di "vedere" il male che gli viene inflitto,un male dal quale diventa,incosapevolmente,dipendente...perche' di questo si e' "cibato",solo con questo e' stato "sfamato"...i ricordi dei pochi anni "normali" della sua primissima infanzia sono ormai del tutto sfumati per lasciare spazio solo allo pervesrione,all'orrore,allo sfacelo...forte,atroce,crudele...in modo intenso.
Aggiungo, infatti che non è una lettura per tutti, io per esempio non avrei DOVUTO LEGGERLO, MI HA IMPRESSIONATO MOLTO!