Inchiostro simpatico
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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Via dell'alba
Il cielo è al di sopra del tetto,
così azzurro, così calmo!
Un albero, al di sopra del tetto,
culla il suo ramo.
Inchiostro simpatico è un romanzo che parte dall' indagine su una donna scomparsa. Su di lei si hanno poche informazioni, quasi tutte sbagliate. Il capo dell’agenzia investigativa dà lui stesso informazioni inesatte al narratore, e più che un investigatore sembra qualcosa di diverso, a me sembrava una specie di angelo che indica una direzione e un destino o una missione. Il narratore lavora nell’agenzia solo per breve tempo, ma ruba il fascicolo quando si licenzia avendo per il caso una sorta di fascinazione.
In realtà il romanzo non è poliziesco, l’indagine è un pretesto per percorrere quello stato d’animo particolare che subentra nella mente quando i ricordi si cancellano e si cercano tracce de passato. E’ uno stato sospeso che ricorda una giornata di nebbia, una giornata che sembra prolungarsi nel tempo o essere senza tempo e tendere all’infinito. Così come il passato perso nella memoria non è perso ma è come scritto in inchiostro simpatico, per cui c’è una tensione in noi che sfugge al presente e tende all’eterno. Questa tensione è resa non con riflessioni filosofiche ma con una scrittura malinconica e piena di echi emotivi, molto interessante. Nelle ultime pagine il narratore cambia e si viene a capo del mistero. A me invece sarebbe piaciuto continuare a sentire la voce di lui fino alla fine.