In viaggio con i morti
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con i morti
quando si legge un libro sappiamo in partenza che è tutto finzione: i personaggi, i loro pensieri .... ma quando la storia è vera tutto cambia. si legge con la consapevolezza che l'autore o qualcuno ha veramente vissuto quegli attimi descritti. tutto ciò che lo circonda è vero. Monica descrive la sua infanzia caratterizzata dalla curiosità per la morte, una curiosità insolita come è insolita fare ancora la pipì a letto a dieci anni. nessuno si chiede perchè e lei lo descrive come un fatto naturale. ultima di quattro figli viene spesso ridicolizzata dal padre. nell'indifferenza dei genitori Monica cresce cercando di non essere di intralcio al padre, circondandosi di bare che la proteggano da tutti. incontrerà ragazzi prepotenti e indifferenti, cercando l'amore da un padre che ormai vede poco- causa divorzio dei genitori- ma i maltrattamenti della sorella subiti in infanzia dal padre la coinvolgeranno direttamente, mettendo dura prova la sua stabilità emotiva. alla fine del libro è difficile non pensare: come sono stata fortunata!