In un milione di piccoli pezzi
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La forza ritrovata
Sono un Alcolista e un Tossicodipendente e un Criminale. Questa è la consapevolezza di James che, sottoforma di un’autobiografia molto cruda, nei contenuti e nello stile, ci racconta in questo libro la sua storia personale. Nella vita si è perso, si è ritrovato in una clinica del Minnesota e lì si è ricostruito, per merito, prevalentemente, di se stesso e della sua forza ritrovata. La vita di una persona che ha una dipendenza è incentrata su quella sola ossessione e tutto vi ruota attorno. Lo stile è fatto di frasi brevi e secche, è uno stile asciutto, direi “vomitato”, anche grazie al fatto che i dialoghi non sono contraddistinti dalle classiche virgolette ma sono tutti consequenziali. E’ un modo di scrivere incisivo, forte, tremendo. Ciò che viene raccontato lo è molto di più e ti fa, per quanto possibile, entrare nella mente disturbata di una persona soggetta a dipendenze. La cosa più sconvolgente è che è tutto vero. Compreso l’amore male espresso ma sincero e buono di una Madre e di un Padre che comunque non abbandonano mai James. Compreso l’epilogo finale che sembra un bollettino di guerra.
Indicazioni utili
In un milione di piccoli pezzi
Completamente autobiografica o un po' rimaneggiata non importa:questa storia e il modo in cui Frey la racconta hanno l'effetto di un pugno, anzi, una scarica di pugni allo stomaco, e non può assolutamente lasciare indifferenti. James e la sua lotta per tirarsi fuori da alcol e droghe appena prima di rimanerne ucciso, James e il suo coraggio nell'affrontare dolori inimmaginabili (la seduta dal dentista fa sentire male solo a leggerne metà) con la dignità di non scaricare le proprie colpe su nessuno, James e il suo trovare amicizie vere in mezzo a tante anime perse come lui... Una lettura che sciocca, commuove, insegna, senza falsi moralismi nè trucchetti stilistici, una scrittura veloce, incisiva e dura quanto le cose che racconta... Davvero bello, leggetelo!