Il visone bianco
Editore
Adélaïde de Clermont-Tonnerre, 33 anni, dopo aver frequentato l'École normale supérieure, ha lavorato in banche d'affari in Francia e in Messico. In seguito, è diventata giornalista e attualmente collabora con la rivista "Point de Vue". Con Il visone bianco, suo romanzo d'esordio, ha vinto, tra gli altri, il Prix Maison de la Presse, il Prix Françoise Sagan ed è stata finalista al Goncourt nella sezione opera prima.
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Un'anima solitaria
Il libro cadde tra le mie mani per caso: rovistando nella sezione "Lost and Found" (oggetti perduti) dell'hotel dove lavoro alla ricerca di un altro testo, il mio occhio cadde su quella copertina in bianco e nero sulla quale sbandierava un titolo in italiano. Non conoscendone l'autore la mia mossa fu quella di aprire il libro a caso e leggerne una pagina (cosa che sempre faccio con autori a me ignoti) ed improvissamente la carica noir di quelle righe mi avvolse e mi trasportó in una trama drammatica, forte e realistica. Nonostante i miei impegni di lavoro e la consistenza del libro, lo lessi in pochi giorni. La narrazione riflette una trama puramente inventata, sebbene la copiositá di dettagli che ne arricchisce i toni evidenzia la relazione tra il racconto e probabilmente vicende realmente accadute. Punto forte dell'opera é la traduzione dal francese: fluida, pratica e per nulla casuale ( sebbene quá e lá presenti piccoli errori ortografici...:))
Il racconto ruota intorno alla vita di Zita: prima bambina dall'intelletto perspicace, poi donna indipendente, scrittrice e prostituta in un intercalare di amori e passioni, ricchezze e povertá le cui vicende di vita ne fanno un personaggio singolare e determinato che deride le ipocrisie della societá riusciendo a piegarle a suo piacimento.