Il vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù
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A cosa servono gli amici
Uno pseudo vangelo che inventa la parte mancante dei Vangeli, cioè l'infanzia di Gesù e ci aggiorna sui retroscena della sua missione. Un libro pieno di ironia di bassa lega tipica di certe trasmissioni commerciali americane. Nel genere, meglio Malamud (Dio mio grazie) o Saramago, di altro livello.
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Biff, l'amico che tutti vorrebbero.
Christopher Moore è uno scrittore americano che attualmente vive fra le Hawaii e San Francisco. Ha iniziato a scrivere a 12 anni e le sue opere spesso hanno come protagonista un “maschio beta”, ossia un uomo qualunque. Egli si ritrova generalmente ad agire in circostanze sovrannaturali o straordinarie ed alcuni dei suoi personaggi si presentano nei diversi romanzi, interagendo fra loro. Nonostante tutti i diritti degli scritti di Moore siano stati acquisiti da parte di produttori cinematografici, al momento non esistono trasposizioni delle sue opere.
“Il vangelo secondo Biff, amico di infanzia di Gesù” è il primo romanzo di Moore che mi sia capitato di leggere, ed ammetto di averlo scelto (come spesso faccio) per il titolo accattivante. La trama è esattamente quello che ci si aspetta: un vangelo che ripercorre gli anni di vita di Gesù fin dalla sua nascita. A scriverlo è Biff, egli ha vissuto tutte le incredibili vicende in compagnia del Messia, accompagnandolo nella sua crescita personale e spirituale. La stesura del Vangelo, però, non avviene dopo la morte di Gesù, bensì in epoca moderna, fra grattacieli, macchine e televisioni. Per fare ciò è servito l’intervento di un angelo che, secondo la volontà divina, ha riportato in vita Biff con lo scopo di dare al Mondo ciò che non è mai stato possibile stabilire. Com’è stata l’infanzia di Gesù? Cosa ha fatto negli anni più importanti della sua vita? Come ha appreso gli insegnamenti che è andato diffondendo fra la gente? Ecco la risposta a tutte le vostre domande… Grazie Biff!
È stato bello immaginare la vita di un personaggio fra i più famosi al Mondo, soprattutto è stato bello farlo guardando attraverso gli occhi di un protagonista tanto divertente. Sarcastico, pungente, senza peli sulla lingua, non mi sarei potuta immaginare un compagno di avventure migliore di questo. Il bello di questo romanzo è che riesce ad essere irriverente senza essere sacrilego, perché la figura di Gesù viene “protetta” dallo scrittore, lasciandolo divino come ci si immagina, ma allo stesso tempo umano. Anche lui scopre il sarcasmo, anche lui si chiede se possa fare o meno l’amore, ma c’è Biff ad aiutarlo a scoprire anche ciò che lui in prima persona non può fare. In questo romanzo Gesù è figlio di un Dio che non risponde alle sue richieste di aiuto e ciò lo fa sentire solo ed abbandonato. Per fortuna al suo fianco c’è Biff (che in realtà si chiamerebbe Levi) che lo sostiene e lo protegge. Questa è una storia di amicizie, amori, fedeltà e sacrifici, non è soltanto un vangelo qualunque. Anche se la prima parte fatica a decollare come ritmo narrativo, una volta preso il via è un romanzo che si legge da solo. Biff è irriverente e sfacciato, un tipo sveglio anche se non eccessivamente intelligente. Probabilmente è il migliore amico che tutti noi vorremmo, la spalla su cui contare nei momenti del bisogno. Mi è piaciuto il fatto che siano stati mescolati episodi “realistici” con altri del tutto improbabili e sono apprezzabili anche i personaggi di contorno, poiché sono stati ben delineati durante tutta la narrazione. Sono complessivamente soddisfatta da questa lettura, ho desiderato per molto tempo di leggere questo libro e le mie aspettative erano molto alte, ma non sono rimasta particolarmente delusa. La storia tende a catturare molto di più dalla metà in poi, soprattutto quando inizia il viaggio di Gesù e Biff alla ricerca dei Magi. Questa parte centrale è particolarmente curiosa e molto divertente in diversi episodi, c’è ben poco di cui annoiarsi.
Una lettura consigliata agli amanti del genere umoristico/fantasy, ai cristiani e non, a chi vuole farsi una lettura impegnata ma non troppo. Lo sconsiglio a chi legge senza continuità perché si tende facilmente a perdere il filo e perché i capitoli sono mediamente molto lunghi.
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Il Vangelo Secondo Biff
Leggo questo libro dopo aver letto tutte le recensioni positive inserite qui in qlibri. Tutte le recensioni infatti, ne parlano in maniera positiva sottolineando quanto originale e ironico sia il romanzo. La storia di Gesù raccontata da un ipotetico amico di infanzia che segue la sua vita dalla nascita alla crocifissione, raccontata in una serie di aneddoti leggeri e ironici mi attirava molto. Ho scelto quindi di leggere il romanzo in lingua originale per cercare di coglierne in pieno le sfumature ironiche...Devo dire subito che il libro non mi è piaciuto. Ho sicuramente apprezzato la delicatezza dell'autore nel non toccare dei punti che avrebbero potuto offendere la sensibilità di persone di religione cristiana e la buona volontà nel ricostruire abbastanza fedelmente l'ambientazione dell'epoca ma il romanzo secondo me non funziona: la pecca sta nel modo in cui Moore fa agire i suoi personaggi: non sono uomini e donne della Palestina di 2000 anni fa ma sono americani contemporanei. Il modo in cui agiscono, parlano, si muovono, le battute di spirito che fanno stonano nel contesto di una storia che tutti conosciamo. Prendiamo ad esempio la figura di Maria Maddalena: emancipata, amica di due ragazzi come Gesù e Biff riesce a frequentarli e a condividere la sua adolescenza con loro…non è esattamente il comportamento che ci si aspetterebbe da una giovane donna ebrea di 2000 anni fa.
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DIVERTENTE E MALINCONICO
Un amico mi ha prestato questo bel librone consigliandomi caldamente di leggerlo e devo dire che aveva ragione!
E' un libro divertente, a tratti dissacrante, ma dietro l'apparenza si nasconde un racconto molto più profondo di quanto non appaia dalla prime pagine, a tratti malinconico, che ci mostra il lato squisitamente umano di Gesù e (almeno per quanto mi riguarda) mi ha portato a considerare questa affascinante figura d'uomo da un altro punto di vista.
Perchè si, trovo possibile che durante la sua vita terrena Gesù abbia potuto essere simile al Gesù raccontato da Moore, con le sue debolezze, le sue insicurezze, e anche con i suoi lati più comici, a volte imbranati.
La figura dell'amico Biff è senza dubbio spettacolare nella sua unicità, così come originali appaiono gli altri personaggi del libro.
Bellissime le parti centrali con il riferimento alle altre religioni, verso il finale il racconto si appesantisce un pò e perde leggermente tono, ma nel complesso davvero un libro carino!
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Inizi ridendo, finisci piangendo.
La maggior parte delle recensioni su questo libro parlano della sua meravigliosa ironia, di quanto ti faccia sorridere e di come queste 600 pagine scorrano via veloci in un piacere sempre crescente.
Non molti però si sono soffermati a raccontare la profondità di questo testo. Un'intensità che cresce senza sosta di pagina in pagina, portandoti per mano dentro le più belle filosofie (o religioni che dir si voglia) della terra, illustrandoti con estrema semplicità le basi comuni del Buddhismo, Taoismo, Induismo, Ebraismo, Cristianesimo, dell'amore estremo per la vita, per gli altri, per tutte le cose della terra. Tante discipline insieme che sbocciano poi in un unica parola, quella dell'amore universale. Mi ha commossa fino alle lacrime in più punti e, date le risate dei primi capitoli, non pensavo proprio di finire il libro così, con tanta tristezza.
I personaggi delineati da Moore sono deliziosi nella loro "verità". Sì, sono veri, sono umani, alcuni sono semplici, altri sono leggeri, altri ancora sono angoscianti, crudeli, bugiardi, genuini. Rappresentano egregiamente quel miscuglio di emozioni che è proprio di ogni essere umano.
E più di tutti la figura di Gesù risulta umana, così umana che puoi quasi toccare questo ragazzo che, come il suo migliore amico Biff, ama il sarcasmo, prende per il culo chi gli capita intorno e non gli va a genio, vuole sapere tutto sulle donne perchè a lui non è permesso toccarle, si ubriaca, mangia, balla, come tutti. E stupisce e commuove fino alle lacrime la sua consapevolezza mischiata alla sua ingenuità, la sua forza d'animo, la risolutezza, la curiosità, l'amore verso i bambini, gli animali, gli uomini e le donne intorno a lui, la testardaggine che ci mette nel cercare la sua via, quella via che lo porterà irrimediabilmente al suo destino, così come lo conosciamo dai Vangeli.
Gesù in questo libro è più che mai un uomo, che non ha paura di sbandierare le sue tesi rivoluzionarie in una società conservatrice come quella ebraica del I secolo d.c., che da un preciso istante della sua vita in poi sa bene cosa sta facendo e perchè, vede chiaramente lo scopo finale della sua esistenza, e gli va incontro senza remore. Un uomo normale e speciale insieme, affiancato da un amico fedele, Biff, che è la perfetta incarnazione dell'amicizia più pura, e che mai, nemmeno per un secondo, abbandona il suo migliore amico.
Un testo speciale, che metto certamente tra i migliori libri che ho letto.
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La religione come dovrebbe essere
Che furbacchione Moore,attinge a piene mani dalle sacre letture e le rende divertenti,ritmate e molto molto scorrette.
Questo storia è dedicata a tutti quelli a cui le letture religiose stanno sul callo che fa male,qui il messia potrebbe essere il nostro migliore amico senza cadere in volgarità o eccessi.
E' una lettura poco impegnativa non eccessivamente colta o innovativa, ma è comunque una vecchia storia rielaborata per i tempi moderni con uno stile gradevole.
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un sarcasmo pieno d'amore....
il vangelo secondo Biff....che dire....ho scoperto questo romanzo per caso, l'anno scorso, mentre aspettavo una mia amica. all'inizio pensavo fosse un libro di storia e ho chiesto consiglio ad un commesso che era entusiasta della lettura! ho aspettato quasi un anno prima di buttarmi in questa avventura...ma una volta intrapresa non sono stata in grado di fermarmi...e non so se alla fine del libro ho pianto per l'emozione o perché erano terminate le pagine...forse entrambe le cose.
è uno dei libri più belli che abbia mai letto, uno stile semplice ma intenso, travolgente, una pittura invisibile. è unico il modo in cui questo autore è riuscito a fondere insieme ironia e dolcezza, sarcasmo e delicatezza. la figura di Biff è dinamicissima: uno sfrenato amante del sesso spericolato...intriso di sarcasmo ironia e curiosità, per me tutti sinonimi di intelligenza estrema!!ma fondamentalmente anche un ragazzo di cuore, dolce e sensibile, disposto a dare la vita per amore...Biff è la faccia e il retro della medaglia, l'immagine dell'amore passionale e dell'amore fraterno. ma soprattutto è un bambino che cresce e diventa uomo, un uomo come tutti noi, un uomo che ha raccontato la vita di un Gesù amico, prima che Messia....e non importa quanto ci sia di inventato. E' un libro che, prima di trasmettere cultura, trasmette emozioni!!!la cultura c'è ed è inserita piuttosto bene all'interno del romanzo. questo fa capire come le fondamenta della nostra religione e della nostra cultura occidentale non possano prescindere da quelle orientali...abbiamo una culla comune....Da credente quale sono, posso dire che i tanti elementi di fantasia usati per ricostruire l'infanzia di Gesù non guastano, anzi hanno sempre qualcosa di vero. non è assolutamente un libro blasfemo!al contrario, io l'ho trovato pieno di tenerezza, di passione, di fede...poi ognuno ci legge quello che vuole, quello che prova...
questo romanzo è capitato in periodo molto particolare della mia vita, in cui sono crollate delle certezze e ho conosciuto una parte di me che non avrei mai voluto vedere...la frase che più mi è rimasta impressa è stata: "pancetta affumicata!" è da lì che ho capito, da lì che ho tratto un insegnamento fondamentale...per diventare ciò che si è realmente, bisogna passare per la negazione di se stessi...è un po' quello che ha fatto gesù...e forse è l'insegnamento più grande per un uomo: conoscere il buio, specchiarvisi, è il modo per conoscere e apprezzare la luce.
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Per favore, il seguito!
Chi è Levi detto Biff? è il migliore amico di …Gesù!
Si sono conosciuti a 6 anni, e da allora sono inseparabili: del resto chi non avrebbe voluto a 6 anni vantare come amico il bambino che resuscita le lucertole che i suoi fratelli “lapidano” apposta (..i fratelli di Gesù… pensate..).
Quindi, vi chiederete sospettosi, di che parla questo libro ? E' la storia (autoconclusiva…) di un’amicizia che dura per tutta la vita, di quelle che nascono quando sei bambino e non ti abbandonano mai. Biff e Gesù sono VERI amici, alla pari, anche se insomma per essere il migliore amico del Figlio di Dio ci vuole tanta pazienza, fiducia ovviamente, coraggio e voglia d’avventura, e soprattutto tanta tantissima ironia.
Lasciatevelo dire, Biff rimarrà per sempre nel mio cuore (si, mi piace anche un po’…), e questo libro, non l’avrei mai detto, non solo mi ha divertita da morire, ma mi ha anche commosso, quando alla fine (ATTENZIONE SPOILER!) Biff non vuole accettare di vedere il suo amico andare incontro alla morte.
Se non vi dispiace preferisco vederla così questa storia. Peccato che non ci sarà un seguito.
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Meraviglioso!
Meraviglioso! All'inizio mi aveva un po' delusa, lo trovavo un libro grazioso, una lettura piacevole e scorrevole, ma niente di più, poi è cominciato a piacermi sul serio e alla fine mi sono sorpresa a piangere sulle pagine finali. Biff è fantastico, come fantastica è la rappresentazione dei 12 apostoli. Vaticano: prendi spunto.
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Astenersi moralisti!!
Cosa è successo in quei trent'anni prima che il Messia fosse il Messia? La risposta è affidata, 580 pagine, che scorrono veloci nonostante la mole del romanzo, alla voce scanzonata e sincera di Biff.
Figlio di uno scalpellino ebreo, nato e cresciuto a Nazareth dove ha la fortuna di diventare amico sin dall'infanzia di Gesù, sostiene di essere l'unico a sapere come siano andate veramente le cose.. per perchè lui c'era!! Duemila anni dopo la sua morte, l'angelo Raziel, inviato dalle "sfere alte" va a resuscitarlo e lo costringe a scrivere il suo vangelo, chiuso nella stanza d'albergo di una grande città statunitense. Mentre l'angelo, che ha qualche problema a distinguere la realtà dalla finzione, si nutre di cibaccio e serie televisive, Biff ricostruisce la storia sua e di Gesù, con il quale ha condiviso esperienze, avventure, dubbi e paure.
Il libro è controverso. Probabilmente in molti potrebbero trovare elementi offensivi perchè, non si fa esattamente beffe ma tratta con un'ironia molto alla Monty Python quasi tutte le tradizioni religiose risalenti al I secolo. Diciamo che bisognerebbe cercare di guardare oltre tutto quello che c'è di irriverente sul Nuovo Testamento poichè avvolto in questo manto di assurdità e follia, ci sono temi enormi quali la fede, la pluralità religiosa ma soprattutto l'amicizia. Biff non vede di buon occhio il fatto di veder soffrire e ascendere al cielo il suo straordinario amico senza prima combattere.
Ho trovato questo libro intelligente, ironico e molto godibile.