Narrativa straniera Romanzi Il trono e la stirpe
 

Il trono e la stirpe Il trono e la stirpe

Il trono e la stirpe

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La trama e le recensioni di Il trono e la stirpe, romanzo di Jacqueline Carey edito da Nord. Rapito quand’era solo un bambino, venduto come schiavo e costretto a sopportare terribili torture, il principe Imriel de la Courcel è stato tratto in salvo e adottato da Phèdre, non soltanto un’abilissima spia, ma anche un’anguissette, cioè una persona capace di mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Una volta tornato a corte, però, Imriel non può dirsi al sicuro: benché sia il terzo in linea di successione al trono di Terre d’Ange, sono molti a volerlo morto. Temono infatti che il giovane abbia ereditato la stessa sete di potere della madre, la famigerata Mélisande Shahrizai, scomparsa senza lasciare traccia dopo aver cercato per ben due volte di usurpare il trono. Imriel però sa di non doversi difendere solo dagli intrighi di palazzo, ma anche da se stesso. Ormai adolescente, sente crescere in lui oscuri desideri, mentre il suo corpo risponde pericolosamente al dono di Phèdre... Confuso e spaventato, il giovane decide allora di partire in cerca dell’unica persona che possa aiutarlo a far chiarezza nel suo animo e, forse, anche a ritrovare sua madre: il maestro di Anafiel Delaunay, l’uomo che aveva reso Phèdre una perfetta spia. Ma, ben presto, Imriel si ritroverà a fare i conti con un mondo in cui niente è ciò che sembra, in cui l’inganno può celarsi nelle parole più innocenti, e scoprirà suo malgrado che la ricerca del vecchio mentore non è che l’inizio.

Jacqueline Carey è nata nel 1964. Dopo essersi laureata in Psicologia e in Letteratura inglese presso il Lake Forest College, ha viaggiato a lungo e, successivamente, ha deciso di diventare una scrittrice, pubblicando numerosi racconti, varie opere di saggistica e infine la trilogia di romanzi incentrata su Phèdre, Il dardo e la rosa (Nord, 2005), La prescelta e l’erede (Nord, 2006) e La maschera e le tenebre (Nord, 2007), che ha suscitato l’entusiasmo del pubblico e della critica americani, tanto da rimanere per più di un mese nella classifica del New York Times e da spingere il Publishers Weekly a dichiarare: «Questi romanzi proiettano Jacqueline Carey nell’empireo dei grandi autori fantasy».



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Il trono e la stirpe 2010-12-27 16:21:55 rondinella
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rondinella Opinione inserita da rondinella    27 Dicembre, 2010
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Il trono e la stirpe

Da qui, la nostra affascinante Phèdre, lascia il palcoscenico dalle vesti principali, per lasciare che
a raccontare le nuove avventure che non l'abbandonano mai sia il suo figlio adottivo, Imriel.

Per i canoni della Carey, l'inizio della nuova saga non è nel pieno delle suo splendore, ma questo non rende il testo meno interessante. Sebbene la storia sia più lenta e meno 'attiva', ci introduce a quello che sarà un altro personaggio bellissimo e capace di farsi amare con la sua personalità. In questo modo inizia, passo per passo, la formazione fisica e caratteriale del figlio di una potente traditrice, che cercherà in tutti i modi di essere buono.
Ma cosa significa essere buoni?
Imriel cercherà di capirlo nel suo mondo di intrighi e potere, di amore e passione, di lealtà e di giustizia sperando di trovere le vie giuste per essere 'buono'.
Come sempre, ottima la Carey. I nuovi personaggi non hanno a che fare con quelli vecchi, ma ne subiscono l'influenza come un figlio con i genitori, e riescono a coinvolgere il lettore che vuole avventurarsi al loro fianco fino alla fine; non annoia mai, perchè tra un sorriso e un colpo di scena c'è tutto il tempo per apprezzare la capacità inventiva dell'autrice; i nuovi scenari sono sempre unici. La scrittura è comprensibile ma non banale, il lessico è pertinente, lo stile incalzante.
La mia solita ramanzina spetta solo all'onnipresente ed eccessiva parte erotica, su cui chiudo sempre (e con indulgenza) un occhio. Se vi piace il genere, leggetelo, leggetelo, leggetelo!

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Il Dardo e la Rosa, La Prescelta e l'Erede, La Moschera e le Tenebre
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