Il tizio della tomba accanto
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Katarina Mazetti Nata in Svezia nel 1944, è stata prima insegnante e poi giornalista. Autrice di libri per bambini e per adulti, ha ottenuto un successo straordinario con il romanzo Il tizio della tomba accanto (Elliot, 2010), tradotto in numerosi paesi e da cui è stato tratto un film.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
La bibliotecaria e il silvicoltore
*Possibili lievi spoiler*
Credo che da qualche parte sia scritto, nel galateo del lettore, che tra bibliofili sia doveroso aiutarsi.
Sostengo quindi che sia mio preciso dovere informare i futuri potenziali lettori de " Il Tizio della tomba accanto" che questo libro manca di una fine. La conclusione del libro semplicemente non coincide con la conclusione della storia e ti lascia la stessa sensazione che ti danno le interviste tagliate in tv: sei consapevole, lo percepisci dal respiro dell'intervistato e dal senso incompleto del discorso, che avrebbe potuto aggiungere ancora delle cose importanti.
Bisognava forse cogliere dalle sfumature, dagli indizi disseminati lungo il percorso, il senso vero di questa racconto? Forse la mia interpretazione e` falsata da un innato bisogno di romanticismo. Probabilmente avrei dovuto attenermi al senso nudo e crudo dell'inchiosto ed accettare il fatto che il finale semplicemente... fa schifo.. L'orrore pero` non nasce solo dalla puerile pretesa di un tondo lieto fine, ma anche dal messaggio, a mio parere ardito, inserito in dirittura d'arrivo.
"Il tizio della tomba accanto" racconta di un incontro tra personalita` con gusti e stili di vita completamente diversi. Due vite inconciliabili si incrociano e, poiche` vittime di una reciproca attrazione, rimangono incastrate. L'amore cerca di gettare abbondanti quantitativi d'olio tra due meccanismi che stridono e fanno scintille perche` gli ingranaggi non combaciano.
Un cimitero fa da iniziale e insolita cornice alla storia. I nostri eroi si incontrano di frequente e per caso di fronte alle lapidi, incidentalmente vicine, dei rispettivi cari. E proprio queste lapidi sono forse, fin da principio, emblematiche delle inconciliabili diversita`. Questo insolito sfondo ci fa fin da subito presagire una storia che ha del surreale, una nota di follia stemperata da uno stile irriverente e a tratti divertente.
L'autrice ci distrare cosi da quello che e` il vero fil rouge della vicenda: la solitudine.
La vita e` un universo di piccoli pianeti solitari alla continua ricerca di un globo attorno a cui gravitare. Qualche pianeta, esausto, smette di girare, qualchedun altro non conosce pace, alcuni infine trovano il loro assetto lontano dal proprio sole.
La storia e` scritta a due voci. La versione di lui e la versione di lei. Solo alla fine si amalgano e il pensiero sembra combaciare. La narrazione originale (a tratti addirittura poetica) si adatta perfettamente alla vicenda raccontata e ne e`, per certi versi, il vero punto di forza.
E` un libro che val la pena leggere?. Forse si, forse no. Questo libro mi ha mal condizionata: non vi consiglio nulla, lascio fare al caso.
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- sì
- no
Incontri macabri
Avete presente quando sulle riviste (principalmente femminili devo ammettere)escono articoli-riempi-pagina su dove incontrare l'anima gemella?
Supermercati,palestre,mostre,negozi di elettronica(quest'ultima è strana secondo me!),speed-date,meetic e bla bla bla.
Ti suggeriscono persino di comprarti una cagnetta,cosi tu la porti a spasso,incontri il proprietario del cagnolino e vivrete insieme felici e contenti.
Insomma amiamoci mentre raccogliamo i bisognini dei nostri cuccioli.(Puro romanticismo.)
Ora però mai io ho letto tra i suggerimenti il cimitero.
Sarà che siamo intrisi di cattolicesimo ma nessuno si è mai spinto cosi oltre.
Invece la Mazzetti (ipotizzo atea e pure un tantinello macabra) fa incontrare i nostri protagonisti proprio davanti a due tombe.
In una il defunto marito di lei.
Bada bene:lapide essenziale con la semplice iscrizione del nome.Niente fronzoli.
Nell'altra la madre di lui:un tripudio di angioletti,farfalline,cuoricini e già che ci siamo anche un teschio.
I due si odiano ma a un certo punto si sorridono e li'(sempre in mezzo a tutti sti morti) l'amore nasce.
Ora i cimiteri son luoghi democratici per cui non sai mai chi ci trovi!Mica te lo scegli il vicino di tomba?
Per cui lei è una colta bibliotecaria.Lui munge le vacche.
Lei ha un arredamento all'avanguardia.Lui ha centrini in merletto ovunque.
Lei è donna in carriera.Lui vuole una casalinga (che sappia mungere le vacche però.)
Lei legge moltissimo.Lui possiede solo i libri della scuola.
Insomma non mi dilungo oltre:i due son diversi,ma talmente diversi che di più non si potrebbe.
Però dato che abbiam detto che i cimiteri sono democratici non possiamo esimerci dal sottolineare che l'amore è pura anarchia!
E i due si amano,quindi addio alle differenze.(Non senza averci litigato un bel pò sopra)
Libro ironico,romantico,con uno stile senza pretese ma di pura scorrevolezza.
La vera trovata è proprio l'anomalo luogo di incontro.
Storia disimpegnata per quando si ha voglia di leggere senza riflessione.
Incentrato solo ed esclusivamente sull'amore.
Quando è giusto.
Quando è sbagliato.
O molto più semplicemente quando c'è e quando non c'è.
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Grottescamente esilarante
Questo libro è stata una vera e propria scoperta! Mi sono ritrovata spesso a sorridere e a volte a ridere leggendo tra le righe! Il racconto è a dir poco grottesco ed esilarante, come i personaggi sono così opposti che si attraggono inspiegabilmente. Già il luogo del primo incontro la dice lunga su quello che sarà lo sviluppo degli eventi e dei sentimenti. Ma quello che più ti colpisce è la caratterizzazione dei personaggi. Due persone così pittoresche e scostanti non potevano statisticamente incontrarsi, lei Desirée (gamberetto) è una donnina scialba e incolore, non sa cucinare ma a letto (a dispetto dell'apparenza) è una potenza; lui, Benny è il tipico allevatore scapolo che inconsciamente dietro la prima gonna che incontra, vede la figura della madre, dedita alla casa e alla famiglia. Il romanzo è diviso nei loro due punti di vista che si alternano tra un capitolo e l'altro. Ma la cosa più divertente è che ogni momento cercano di ferirsi a vicenda esaltando l'uno i difetti dell'altra, senza rendersi conto che lo fanno proprio per avvicinarsi. La necessità di preservare la propria personalità. non è compatibile con un futuro insieme......fino a quando l'orologio biologico di lei non si mette in moto.....allora forse il desiderio comune di un figlio potrà essere il collante, ciò che gli permetterà di superare lo "shock culturale".