Il teorema del pappagallo
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La matematica non è un opinione!
Ah quanti ricordi!!!
Questo libro mi ha fatto tornare in mente tutti quei pomeriggi passati su quaderni rigorosamente a quadretti tracciando parabole e derivate, calcolando funzioni ed integrali per poi arrivare quasi sempre a x=0!!
Devo iniziare sottolineando che adoro la matematica.. Può sembrare strano, ma quando mi mettevo a risolvere un problema, mi sentivo confortata che, per quanto potesse sembrarmi complicato e irrisolvibile, c'era sempre un metodo di risoluzione, una formula che correttamente applicata portava al risultato. Molti mi chiedevano, ma come fai a capire la matematica? E cosa c'è da capire? Prendi un problema, applichi la formula e ottieni il risultato, più semplice di così!!
Eppure la matematica è il tallone d'Achille di molti giovani. Forse non ne vedono l'utilità. Perchè applicarsi per ore su cose che poi nella vita "reale" non ti serviranno?
Sbagliato!
Forse non servirà nella vita di tutti i giorni, ma pensiamo al passato, quando non c'erano tutte le tecnologie di adesso, quando anche calcolare la circonferenza di un cerchio era un problema.. come si potevano fare le misurazioni? E le costruzioni antiche che tanto ci affascinano? Come avrebbero potuto essere costruite se non attraverso calcoli che hanno impedito ai muri di crollare come un castello di carta?
é proprio questo che il libro ci vuole comunicare.. La storia.
La storia della matematica, dai suoi primi scopritori, fino ai più moderni, passando per paesi stranieri, assaporando culture e cività diverse..
La matematica è la vera protagonista di questo libro!
Certo, c'è anche un giallo, un evento che deve comunque fare da collante a tutta la vicenda e che dopo pagine di dimostrazioni e di discorsi di matematici, rappresenta un sollievo, uno stacco da un lettura che altrimenti potrebbe risultare noiosa..
Bello!
Lo stile è una delle caratteristiche di questo libro che mi ha colpito di più: è talmente semplice e immediato che non importa se il lettore che intraprende questo viaggio non sa nulla della matematica, perchè neanche i personaggi ne sanno qualcosa! Si impara tutto poco alla volta leggendo parola dopo parola, ed improvvisamente.. Eureka! Tutto diventa chiaro e quella montagna insormontabile che è la matematica diventa chiara e semplice.
I personaggi principali sono decisamente un po' strani: C'è il sig. Rouche, il filosofo-libraio, Perette l'aiutante libraia, e i suoi 3 figli Max, Jonathan e Lea..
Dire che sono una famiglia bizzarra è dir poco, ma anche loro svolgono la loro parte nel risovere i 3 problemi di Rue Ravignan
E poi come domenticarsi dello strano pappagallo Nofutur?
Che altro dire? Buona matematica a tutti!
Indicazioni utili
Propongo anche io una recensione di questo straord
Denis Guedj (pronuncia Guedg) con “Il teorema del pappagallo” riesce a fare della matematica una storia avvincente, trasmettendo il messaggio che questa disciplina è molto più che numeri e teoremi. Il libro si legge d’un fiato e, unendo scienza, storia e humour, crea un racconto davvero appassionante. Il lessico usato dall’autore è molto semplice e il suo stile scorrevole, in grado di esprimere con naturalezza una disciplina che appare spesso complessa e intricata. Consiglio questo libro a tutti voi, perchè ci permette di cogliere la vera essenza della matematica. Altre opere di Denis Guedj che vi piaceranno sicuramente sono: "Il Meridiano" e "La matematica spiegata alle mie figlie"...
Ecco la trama...
Il signor Ruche è un anziano filosofo che gestisce la libreria “Mille e una Pagina” a Parigi, in rue Ravignan, insieme a Perrette Liard, madre di Jonathan e Lea, due fratelli gemelli tanto simili e al contempo molto differenti, e di Max, un ragazzino sordo ma con mille risorse. Attorno alla “Mille e una Pagina” gravitano anche Albert, un taxista con la sua inseparabile Renault 404 e Habibi, proprietario di una drogheria araba.
A turbare la quiete su cui si era ormai agiato il signor Ruche è una lettera proveniente da Manaus, nel cuore della foresta amazzonica, spedita dal suo vecchio amico Grosrouvre. I due si erano conosciuti ai tempi dell’università alla Sorbona, quando uno era iscritto a filosofia e l’altro a matematica, e tra un trattato sull’ontologia e in libro sullo zero, erano stati battezzati “L’Essere e il Nulla”. Ora, dopo tanti anni, proprio come accade ai numeri “amici”, è arrivato il momento di “fare la somma dei loro divisori”, come dice Grosrouvre nella sua lettera. Da un giorno all’altro la “Mille e una Pagina” si ritrova immersa nell’intera biblioteca dell’amico del signor Ruche, che, da Manaus, ha attraversato l’intero Oceano Pacifico. Tra le preziose opere matematiche si nasconde la causa della morte di Grosrouvre, perito misteriosamente in un incendio della sua casa, forse per dimostrazioni che lui non voleva rivelare. Ma di quali dimostrazioni si tratta? L’incendio è stato un incidente oppure un delitto? Spinti da questi “problemi” di rue Ravignan, il signor Ruche e il mondo della “Mille e una Pagina” si ritroveranno catapultati nello strabiliante universo della matematica e, spostandosi da Atene a Crotone, da Alessandria a Baghdad, e viaggiando attraverso il tempo, conosceranno i grandi Talete, Pitagora, Euclide, Archimede, Fermat, accompagnati nelle loro scoperte da Nofutur, un pappagallo amazzone fronte blu. Dal passato del signor Ruche entrerà in scena Tavio, l’amico del “L’Essere e il Nulla”, grazie al quale egli avrà più chiarezza sulla morte di Grousrovrue, ma soprattutto scoprirà che le dimostrazioni dell’amico, tanto desiderate da Tavio, sono conservate nientemeno che in Nofutur.
Dopo inutili tentativi per fare recuperare la memoria al pappagallo, ma non ancora arresi di fronte alla sua amnesia, Tavio e il mondo della “Mille e una Pagina” lasceranno Parigi per raggiungere Manaus. Qui le dimostrazioni voleranno via e scompariranno per sempre nei cieli dell’Amazzonia...