Narrativa straniera
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Il tempo delle capre
Il tempo delle capre
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Il libro evoca il periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, quando il nuovo regime, volendo creare una nuova classe di proletari, impone ai pastori di lasciare le loro montagne e andare ad abitare in città. Così la piazza grande di Skopje, il Plochtad diventa tutta bianca, invasa dalle capre che i pastori rifiutano di abbandonare. Ma la tragedia è dietro l'angolo: il Potere decide lo sterminio delle bestie. Se l'allegoria tracciata dall'autore costituisce per certi aspetti una lezione di speranza, essa è prima di tutto una riflessione sulla pericolosa vanità delle ideologie che aspirano a creare un "uomo nuovo", e rimane una profonda meditazione sulla fragilità delle cose, e sulla precarietà dei Balcani. Prefazione di Edgar Morin.
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Opinioni inserite: 1
Il tempo delle capre
2012-02-07 19:40:59
Rosaliaa
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Il cuore d'Europa
Storia di un tempo e di un luogo vicino, la più celebre della saga dell'autore macedone. La scrittura si dilata al suono delle capre, la dimensione temporale è ridotta al tempo dell'animale, il presente, e la dimensione mentale si restringe alla sola terra, senza cielo e senza Stalin. Forse perché il narratore parla come quando era bambino e i bambini sono come le caprette.
E che altro dire, bisogna leggerlo, Starova è il più grande narratore balcanico, dovrebbe essere un dovere. Peccato che la saga balcanica è stata pubblicata a spezzoni nel nostro Paese - o forse questo è proprio il solo romanzo tradotto, perdippiù dal francese.
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