Narrativa straniera Romanzi Il suono del respiro e della preghiera
 

Il suono del respiro e della preghiera Il suono del respiro e della preghiera

Il suono del respiro e della preghiera

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Bangladesh, 1984. Maya preme il viso contro il finestrino del vecchio treno che entra nella stazione di Dacca. Sono passati molti anni dalla guerra d'indipendenza dal Pakistan. Anni in cui Maya ha lottato per la sua terra, salvando centinaia di vite in un piccolo ospedale di campagna. Ora che sua cognata è morta, per lei è venuto il momento di tornare nella casa della sua infanzia. Tuttavia Sohail, suo fratello, è un estraneo per lei. Ha bruciato tutti i libri tranne il Corano, è diventato un fanatico religioso. Il piccolo Zaid, il figlio di Sohail, cresce privo di cure, amore ed educazione, proibiti dal fanatismo religioso del padre. Per salvarlo, Maya deve trovare la forza di tornare a lottare per una libertà che sembra solo un ricordo troppo lontano, ora che il paese è dominato da una dittatura e la parola d'ordine è dimenticare che il sangue di migliaia di vittime innocenti abbia mai impregnato la polvere delle strade.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il suono del respiro e della preghiera 2015-09-20 09:56:58 LaClo
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
LaClo Opinione inserita da LaClo    20 Settembre, 2015
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Voci dopo la guerra

Il libro di Tahmima Anam si svolge su due piani temporali diversi che però s’intersecano, si passa dagli eventi post bellici alla situazione del Paese tredici anni dopo. I due protagonisti sono Maya e il fratello Sohail il cui legame un tempo molto forte è stato indebolito dalle ferite e dalle incomprensioni che la guerra ha inciso culla loro pelle.

Tematica chiave del romanzo è il tentativo di ogni persona di andare avanti e cercare di ricostruirsi un futuro dopo gli orrori della guerra, tentativo che si rispecchia nel fanatismo religioso di Sohail che lo porta a bruciare tutti i suoi libri ad eccezione del Corano. Manon è solo Sohail ad essere cambiato, anche Maya ha dovuto assistere al triste spettacolo di ragazze stuprate dai soldati nemici e in quanto medico ha avuto l’obbligo di indurle ad accettare l’aborto dei “figli del nemico”, i germi maligni che avrebbero contaminato il neonato Bangladesh.

Attraverso il personaggio di Maya veniamo posti di fronte al dilemma religioso, il suo atteggiamento verso l’islamismo è ambiguo: da un lato lo odia perché gli ha rubato il fratello che conosceva ma dall’altro non sono rari i suoi temporanei avvicinamenti al gruppo di preghiera, il fascino che le parole del Corano possono sprigionare, la sensazione di essere quasi cullati dalle voci cantilenanti delle donne in preghiera.

Dall’altro capo abbiamo Sohail che ha combattuto durante la guerra e ha trovato rifugio nella religione trasformando la casa in una moschea, annunciando il Corano dalla sommità della sua dimora ma trascurando il figlio nato dal matrimonio. Il piccolo Zaid cresce abbandonato a se stesso privo di istruzione, secondo me rappresenta in quanto bambino il futuro del paese che però viene trascurato, mantenuto nell’ignoranza. Infatti, Zaid ruba denaro, imbroglia nei giochi, veste di stracci e nessuno si cura troppo di lui ad eccezione di Maya che farà di tutto per salvarlo, per cercare anche di espiare i suoi sensi di colpa verso tutti i bambini ai quali ha privato la possibilità di vivere. Secondo me l’autrice ha cercato di lanciare un messaggio importante sul futuro del paese attraverso Zaid e il finale del libro lo conferma. l finale è dolce amaro perché lascia spazio alla speranza ma con un’amarezza che rivela la necessità di cambiamento, di puntare tutte le forze sui giovani, sui piccoli, sul futuro del Paese.

L’aspetto che penso sia più importante nel romanzo è la voce, la voce come parole, come canto,come preghiera. La voce di Maya che canta tutte le canzoni che conosce per dissuadere il fratello a bruciare i libri, il canto che si fa ipnotico, che continua in mezzo alle fiamme. La voce di Ammoo, la madre di Maya e Sohail che lenisce le pene del figlio leggendo il Corano fuori dalla porta della sua camera, non immaginando le conseguenze del suo gesto. La voce della preghiera, dei canti sacri ad Allah che maya odia e ama. La voce delle parole che sono sempre fonte di incomprensione tra Maya e Sohail ed infine, la voce di Piah, ragazza salvata da Sohail che trova il coraggio di raccontare davanti ad un pubblico di uditori gli orrori della guerra che l’hanno colpita, senza vergogna senza presentarsi come l’eroina che lo Stato ipocrito considera.

La tensione si mantiene alta durante tutto il libro e i fatti sono svelati con sapienza nello svolgimento della storia, la quale rimane sempre interessante con picchi ricchi di pathos, soprattutto nella parte finale e non decade mai. Lo stile mi è sembrato chiaro, a tratti poetico e in generale coinvolgente, ricco di sfumature differenti, duttile e capace di cambiare velocemente dalla dimensione onirica a quella razionale della quotidianità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T