Narrativa straniera Romanzi Il silenzio. Un racconto dalla montagna
 

Il silenzio. Un racconto dalla montagna Il silenzio. Un racconto dalla montagna

Il silenzio. Un racconto dalla montagna

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Un uomo giovane, sui trent’anni in crisi esistenziale, convinto di dover realizzare chissà quali ideali dell’arte si getta in un’avventura tra le montagne svizzere. In particolare è il Nordgrat che vuole scalare, facendo ciò che nessun alpinista è riuscito a fare prima di lui. E’ una giornata chiara e il giovane, mentre sale, pensa alla sua vita. Seppure si debba sposare con Barbara, nella pensione montana, incontra Irene, una bella e giovane ragazza danese, con la quale trascorre una piacevole giornata di evasione e una notte in tenda.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il silenzio. Un racconto dalla montagna 2016-03-20 06:02:27 siti
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    20 Marzo, 2016
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La vita è bella?

Racconto lungo appartenente alla primissima produzione dello scrittore svizzero tedesco il cui nome è più immediatamente associabile all’opera “Homo Faber” o alla frase “Volevamo braccia, sono arrivati uomini” a proposito dell’emigrazione italiana in Svizzera negli anni ‘60. Cominciò a scrivere giovanissimo nel 1934 , sebbene impegnato in altre occupazioni e segnato da una prematura scomparsa del padre la quale lo costrinse ad abbandonare gli studi in germanistica. Si dedicò successivamente all’architettura e durante gli anni del secondo conflitto mondiale, mentre prestava il servizio attivo, riprese a scrivere.
Questo racconto, a detta di chi ne conosce le sue opere, anticipa i motivi ispiratori dell’intera produzione e, a mio parere, ha il pregio di incuriosire chi come me non ne ha fatto lettura diretta.
Il racconto si apre con la descrizione di una giornata ideale per camminare in montagna e subito cattura soprattutto se si apprezzano le atmosfere in quota, il contatto con la natura e quella magica sospensione spazio-temporale che si vive solo nel silenzio della montagna quando è più facile raggiungere il contatto con se stessi. La scrittura ha una forte componente evocativa. Il narratore esterno fin da subito ci presenta in ottica fredda e distaccata il “viandante”. È fine estate e Balz Leuthold, ripercorre sentieri calcati tempo prima con il fratello maggiore. Ora ha trent’anni e vive la sua crisi esistenziale, mentre cammina mette a fuoco i suoi pensieri: è insoddisfatto, è diventato anch’egli un uomo ordinario. Giunge ad una pensione e tutto è come tredici anni prima. Ci sono altri ospiti e lo notano come “strano”, intuiscono poi che ha intenzione di scalare la cresta Nord, tra di essi vi è la giovane straniera Irene. I due si studiano, si cercano, si trovano; entrambi hanno dolorose pendenze amorose nella vita reale.
Protagonisti assoluti sono i pensieri di lui e poi di lei. Il tempo non è favorevole, il contatto con gli altri ospiti obbligato e con esso una conoscenza più diretta. Irene conversa con il viandante, ne intuisce le profonde inquietudini e il sottile gioco da funambolo tra l’ordinario e lo straordinario. Il tempo si apre, Irene precede il viandante nel sentiero che porta al rifugio dal quale parte la via per la cresta Nord, lo attende, lo affianca, impone la sua presenza. Giunti al rifugio, Balz troverà il modo di proseguire in solitaria.
Le ultime pagine racconteranno la trepidazione dell’attesa e la speranza della sopravvivenza.
Riuscirà il nostro a superare l’ardua prova che si è imposto? Gli restituirà l’azione la capacità di affrontare il quotidiano, l’assurdità dell’esistenza, la sua schiacciante imposizione di quel “bisogna comunque alzarsi, intraprendere un cammino senza via, senza fede e senza meta, senza senso, senza niente, senza vocazione e solo per farsi vecchi, sempre più vecchi e sperduti”?
Al lettore curioso scoprirlo in pagine bellissime, pervase e arricchite da una profonda riflessione filosofica di natura esistenzialistica. Dedicato a chi almeno una volta si è chiesto:”Perché non seguiamo i nostri desideri? Perché quando sappiamo che sono più veri e più ricchi e più belli di tutto ciò che ci blocca, ciò che viene chiamato morale, virtù, fedeltà che non è vita, perché non ce ne liberiamo?”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Camus
Trovi utile questa opinione? 
190
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera