Il segreto Il segreto

Il segreto

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Roseanne McNulty è una centenaria reclusa in manicomio. Il Dr. Grene è il suo psichiatra. Entrambi stanno scrivendo: lei, clandestinamente, sta completando la sua autobiografia; lui scrive il suo diario. Il dr. Grene nei suoi diari racconta le ricerche che sta facendo sulla sua paziente Roseanne, la cui vita, nei documenti ufficiali, è molto diversa dalla verità che lei racconta. Il dottore non è per niente convinto della versione ufficiale e tende a credere alla sua paziente. Poco a poco, emerge la menzogna più grande: il neonato per cui è stata accusata di infanticidio non è morto, ma è stato affidato a un orfanotrofio. Quel bambino portava il nome del dottore.



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Il segreto 2014-09-20 12:48:09 ferrucciodemagistris
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ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    20 Settembre, 2014
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Il segreto

I personaggi principali sono un'anziana, quasi centenaria, signora e uno psichiatra, che hanno in comune l'istituto per malattie mentali in una città dell'Irlanda occidentale; entrambi scrivono appunti e promemoria in maniera parallela; l'anziana signora si addentra nel lontano passato e nel surreale, lo psichiatra riflette sulla sua attività professionale e sui suoi pazienti. Interessante è il racconto, non sempre lucido, dell'anziana signora in quanto è spesso riferito alla tragica sofferenza dovuta alla guerra per l'indipendenza d'Irlanda nella seconda decade del '900. Le storie e gli appunti/riflessioni narrate sono, come già detto, parallele, ma hanno punti di convergenza fino ad arrivare a un intreccio particolarmente commovente ma, nel contempo, che non riesce a far giustizia di un tragico misfatto.

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Il segreto 2011-07-04 13:22:54 Giulian
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Giulian Opinione inserita da Giulian    04 Luglio, 2011
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Svelamento di un segreto

Sapiente mescolanza di ingredienti adatti a chi ama i drammi a forti tinte: dolore, abbandono, morte, uccisioni, trame oscure, ma anche gioie, amore, pentimento, perdono, ritrovamenti. La storia è affascinante, benché sotto alcuni aspetti poco verosimile (ma con quello che vediamo nella realtà odierna, c’è ancora qualcosa che si possa giudicare inverosimile?). I toni accesi della trama, comunque, giungono al lettore stemperati da almeno due elementi che rappresentano, più della trama stessa, gli aspetti più interessanti del romanzo:
1) la narrazione delle identiche vicende attraverso differenti punti di vista: grazie a ciò gli avvenimenti appaiono filtrati dai personaggi che tendono, spinti da motivazioni diverse, a reinterpretare la realtà a modo proprio;
2) la profonda, persino cavillosa, indagine introspettiva, per la quale ogni gesto, ogni piega della storia viene analizzata, spiegata, ampliata con digressioni e associazioni di idee e ricordi, adornata di considerazioni sul significato della vita e sulla fragilità dell’uomo.
A causa di ciò la lettura non è sempre scorrevole e facile, ma in fondo la verosimiglianza del romanzo sta proprio in questa volontà di riprodurre i flussi di pensiero e di memoria che caratterizzano il mondo interiore di ogni essere umano e di descrivere come le opinioni e le passioni possano portare alla personalizzazione della realtà.
È un libro piacevole, colto e nel complesso emozionante. Finalone a sorpresa, anche se non del tutto imprevedibile.

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