Il profumo
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OLEZZO DI INFANTICIDIO
Ho trovato il libro veramente interessante, con un incipit veramente maestoso. Le descrizioni ci traportano subito in una Parigi putrida piena di odori vomitevoli, in un mondo così puzzolente che l’unica salvezza sono i profumi. Questo libro mi ha veramente deliziato con i suoi personaggi marci, con vite miserevoli e con le sue situazioni tragicamente putride. Per me in questa storia c’è tutto, l’idea è molto interessante e ne si sono viste le potenzialità sfruttate appieno secondo me. Ho “empatizzato” molto con il protagonista perché è raffigurato in maniera essenziale, ferale ed è l’incarnazione dell’istinto. Questo voler canalizzare l’emotività in questa sua ossessione per gli odori rende unico l’andamento del romanzo. Ho trovato veramente geniale la trovata di questo serial killer dei profumi, che vorrebbe compiere la sua opera massima, il suo capolavoro. Mi son piaciute tutte le varie fasi. In effetti pensando a quel periodo non ci potrebbe essere storia più adatta di questa per descriverne tutto lo schifo per quanto sia iperbolizzato e abbia usato altri canali più fantasiosi. Si prova disgusto ed è quello che vuole far provare che piaccia o non piaccia ma ti vuole far anche ragionare sui sentimenti più torbidi dell’umanità e sul capire l’origine di perché simili mostruosità possano nascere in un uomo completamente slegato da tutti, completamente anomalo fin dalla nascita. Un miserabile. Anche se le scene descritte sono orribili e il mondo che ci si presenta davanti è senza anima ed egoista, lo stile di Suskind me lo ha reso leggero come una piuma e me lo ha fatto amare. Il finale per me è stato meraviglioso e coerente. È un libro che consiglio a chi piace il genere e a chi ama le letture più torbide e disgustose ma con uno stile impeccabile
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Profumo, amore e odio
Jean Baptiste Grenouille è il protagonista di un romanzo originale, unico, geniale quanto inquietante con un finale inaspettato ma pericolosamente significativo che merita di essere analizzato e compreso nel profondo, una lettura sublime.
A chi ama le storie inequiparabili, a chi sa comprendere la diversità, a chi sa cosa vuoldire la solitudine, il non sentirsi parte del gruppo, a chi non si accontenta, a chi ama i libri scritti con raffinatezza anche se talvolta rappresentano scene macabre.
I sentimenti che Grenouille prova, se si possono definire tali, vengono delineati meravigliosamente. C’è qualcosa di perfetto in questo libro. Abbaglia con la sua fragranza paradisiaca, certe pagine sono come un’inalazione del profumo più incantevole ed eccitante, altre colpiscono con freddezza provocando disgusto e incomprensione.
Grenouille non ha profumo. La sua presenza passa inosservata ovunque, non è di bell’aspetto, è zoppo. Non ha mai ricevuto amore, nemmeno da sua madre. Però ha un talento, un olfatto straordinario. Nella Parigi del XVIII secolo, avvolta da una coltre di fumo e nebbia e soprattutto da una quantità di cattivi odori inimmaginabili per noi moderni, Grenouille a poco a poco comprende il suo dono e il suo scopo diventa uno solo: creare un profumo per suscitare amore. Le persone che sentiranno quel profumo non faranno altro che amare e idolatrare completamente Grenouille, agli occhi di tutti apparirà come un Angelo, un essere superiore a cui offrire tutta la loro devozione.
“Colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini”.
Ma per riuscire nel suo intento Grenouille commetterà crimini orrendi. L’idea che mi sono fatta è che Grenouille tutte le ragazze che ha ucciso non le ha mai guardate veramente, lui le “sentiva”, a lui interessava solo il profumo celato nella loro anima. Noi diamo importanza alla bellezza che vediamo con gli occhi, Grenouille alla potenza, alla forza di persuasione che è in grado di suscitare un profumo.
Ed è solo alla fine che Grenouille finalmente si libererà, per una volta nella vita, di ciò che aveva dentro.
“Gli uomini possono chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non possono sottrarsi al profumo”.
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Tendenzialmente geniale
Libro con risvolti geniali, da cui è stato tratto un film abbastanza gradevole.
L'argomento è disturbante e allo stesso tempo maledettamente singolare e unico nel suo genere.
Qui non ci sono frivolezze d'amore, amori traditi, finali strappalacrime. In queste pagine viene descritta l'umanità, possibilmente misera che vuole ribellarsi a un destino ipocrita e già scritto.
La scena iniziale è magistrale, sublime, tragicamente reale e allo stesso tempo divertente.
Difficilmente si possono leggere pagine così dure, sporche, memorabili, disturbanti come la scena della nascita del protagonista o quella in cui egli prende consapevolezza della propria peculiarità che lo renderanno un diavolo in una terra popolata da demoni.
Si perchè l'autore è a questo che mira. Provate a giudicare il ragazzo? chi siete voi che potete farlo? cos'è il mondo, se non popolato da bestie feroci in grado di sbranarsi in ogni momento per ogni sciocchezza.
La scene finale forse è un po fuori tono, rispetto il resto del libro.
Per il resto ho trovato questa lettura formativa nel senso costruttivo del termine, in quanto la società è tendenzialmente popolata da persone ostili fra loro, ma che hanno comunque una piccola reminiscenza di gentilezza e qualche volta di altruismo.
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TAPPATEVI IL NASO
Consapevole dei numerosi lettori che hanno lodato con entusiasmo questo romanzo, considerato ormai un best seller a livello planetario, oso andare controcorrente.
La storia si basa sull’incredibile, inumana capacità olfattiva e sulla totale ignavia del protagonista. Unico sentimento evidente è il suo disprezzo per il genere umano, non per il suo stile di vita o modo di essere ma più propriamente per il suo odore.
Siamo di fronte a una vicenda irreale, una macabra fiaba per adulti, talmente inverosimile da non riuscire a impressionarmi nemmeno quando sono descritte situazioni oscene, crimini efferati, atti malvagi e diabolici.
Ho pensato di giustificare questo mancato innamoramento con la mia predilezione per storie reali o almeno realistiche, ma rammento di aver molto apprezzato un altrettanto improbabile racconto qual è “Cecità” di Saramago. Perché non sono riuscito a entrare in sintonia con la narrazione, indubbiamente lodevole per stile e struttura?
La risposta potrebbe suggerirmela l’autore stesso. Sono forse uno dei pochi esseri umani non influenzabili dalla perfida essenza creata da Jean-Baptiste Grenouille. Sinceramente dispiaciuto, devo confessare di non essere capace di sentire il suo Profumo.
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Viaggio tra profumi e follia
Un romanzo pervaso di aromi, di solitudini, di follia; un connubio tra realismo e fantasia.
Definito uno scritto geniale da tanta parte della critica, sicuramente lo è, in particolare nella creazione del protagonista, un reietto della società, un essere che non emana odore umano e non sembra avere sentimenti.
Ciò che colpisce di Jean Baptiste è la sua incomunicabilità col mondo, un'unica passione-malattia per i profumi e quell'aura di tristezza.
Un personaggio cupo, decadente, con tutte le caratteristiche giuste per essere odiato dal lettore nel momento in cui le sue idee strampalate portano ad azioni turpi; invece tra le mille sfumature psicologiche create dalla penna dell'autore, fa capolino la malinconia e la vicinanza a questo giovane, la comprensione per il percorso di vita subito che è sfociato in un qualcosa di anomalo e cattivo.
Quanto è cattivo il cuore di Jean? Possiede un cuore dentro a quel corpo che non emana odori?
E' nato con un'anomalia oppure le condizioni in cui è stato dato alla luce ed abbandonato lo hanno reso un mostro?
Suskind non propone una soluzione all'enigma, bensì un percorso, fatto di sensazioni, di volti, di morte, di ingiustizie.
Un romanzo dal sapore del fiele, un intreccio sapiente tra moralità e pazzia, per raccontare i risvolti dell'animo umano.
La scrittura è avvolgente, il dettaglio descrittivo approfondisce le immagini, i paesaggi, le atmosfere, i colori ed i profumi naturalmente, tema principe, scandagliato con un realismo da far trasudare le pagine sfogliate.
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Geniale e disgustoso
Ho snobbato questo libro per anni...non so perché...non mi "chiamava"!
Invece è stata una lettura interessante, direi...curiosa.
C'è stato chi ha definito questo libro "geniale", chi "disgustoso"...io credo sia entrambe le cose.
L'autore descrive, con una scrittura impeccabile, una società in degrado, una Francia di metà '700 in cui regna sovrana l'anaffettività, il tornaconto personale, la mancanza di qualsiasi sentimento positivo...e Grenouille (Il protagonista) non è altro che il prodotto esemplare di un simile ambiente, ma non per questo fa tenerezza...anzi!!!
Durante la lettura non sono stata tanto affascinata dalle descrizioni dettagliate dei profumi e quant'altro, ma mi incuriosivano le gesta di questa inquietante "anima nera".
Inquietante proprio perché "innocentemente diabolico"...sì perché lui è inconsapevole delle mostruosità che compie, è incurante del mondo circostante e totalmente privo di una benché minima moralità.
Il libro mi ha suscitato sentimenti contrastanti...ilarità...per l'assurdità della storia (ma qui, in fondo, risiede anche il genio di Suskind) e disgusto feroce per ciò che si racconta.
Non annovero questa lettura tra le mie preferite, ma ammetto sia stata accattivante.
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Viaggio.
Questo libro è riuscito a penetrare nei miei pensieri e nella mia anima (proprio come un profumo) come pochi libri sono riusciti a fare. Per questo ho deciso di scrivere qualcosa al riguardo, quello che mi ha trasmesso.
Come è riuscito ad arrivare alla mia anima e toccarla con mano?
Beh, è riuscito a farmi cambiare il modo di percepire le cose, farmi fare più attenzione agli odori, ai profumi, utilizzare questo senso in misura maggiore e provare a rievocare un ricordo partendo da un profumo. E mi sono sorpresa di quanto la mente umana possa essere piena di sorprese. Siamo abituati a sfruttare gli occhi come primo senso, ma che succederebbe se risvegliassimo il naso? 'Il più volgare dei sensi' ma che può portare a sentire profumi sublimi che suscitano l'amore. Pensiamo al profumo della persona che amiamo. Quel profumo riecheggerà sempre nella nostra anima, anche se quella persona non ci sarà più nella nostra vita.
Il profumo inebria e ispira l'anima di ogni uomo.
Questo libro mi ha portata a riflettere non solo sull'importanza dell'olfatto, ma anche sull'importanza del rapporto con la natura, ormai ostacolato da tutte queste mura di cemento che ci circondando; sullo stare da soli, riflettere su se stessi, sulle proprie potenzialità, sui proprio difetti, conoscersi ed infine amarsi. Un procedimento estremamente lungo che comporta l'impiego di un'intera vita. Mi ha fatto pensare, anche, al rapporto con gli uomini, al sentirsi diversi in un mondo di uniformità, al sentirsi indifferenti rispetto all'umanità.
Ho pensato all'odio, il sentimento peggiore che l'uomo possa provare verso altri uomini, verso la terra, verso se stesso.
Ho vissuto questo libro come un lungo viaggio all'interno dell'animo umano e quindi mi ha fatto ragionare anche su di me.
Consiglio assolutamente questo libro a tutti coloro che abbiano voglia di riflettere su temi che riguardano tutti noi e che spesso trascuriamo.
'Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo era il fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore, e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava i cuori degli uomini.'
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serial killer per solitudine
Quello che mi ha colpito di più di questo libro è la capacità di far semtire gli odori. Profumi, olezzzi, fragranze o come dir si voglia tutto quello che stuzzica il naso è protagonista di questo romanzo. Lo è alla nascita del piccolo Jean Baptiste che cade direttamente dal caldo dell'utero materno al freddo sporco e puzzolente pavimento di un mercato cittadino. Lo è in seguito quano Jean Baptiste diventa adolescete e poi uomo e sempre più i profumi influenzano la sua vita. Dotato di un naso eccezionale capace di sentire e distinguere anche la più flebile fragranza il ragazzo inizierà a lavorare per dei produttori di profumo iniziando quella che potrebbe essere una svolta nella sua vita. La natura che in questo caso ha deciso di essere ironica, però gli ha dato il dono di un odorato finissimo, ma anche una maledizione. Il bambino infatti non emana alcun odore. Non il tipico profumo irresistibile di bebè, non quello più acre e sgradevole di adolecente con poca dimestichezza con l'acqua, non quello di giovane uomo profumato e impomatato in attesa della sua bella. Non solo lui si acorge di questa stranezza, ma anche chi gli sta attorno e questo lo isola. Per trovare l'amore, ma anche qualche amico il ragazzo decide di creare una fragranza che lo reda irresistibile. L'ingrediente principale è dato dal profumo di ragazza che ottiene grosso modo con lo stesso procedimento che di solito si usa con fiori e erbe.
Un libro tremendo nell suo essere crudo nella descrizione di una solitudine così grande da portare alla follia. A tratti c'è della confusione, ma nel complesso l'ho trovato originale ( non mi era mai capitato di leggere qualcosa dove il naso fosse così al centro della vicenda).
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Il profumo dell'amore.
Questo romanzo del 1985 di Patrick Suskind è senza dubbio l’opera più famosa dello scrittore tedesco, ed è diventato in breve tempo un best seller, tradotto in più di venti lingue e da cui sono stati tratti un film e due canzoni (Nirvana e Rammstein…).
Il libro parla della storia di Jean-Baptiste Grenouille, un bambino particolare perché privo di odore. Già ora nel nostro tempo una persona priva di odore sarebbe quantomeno singolare ma nella Francia del XVIII secolo, dove ogni cosa, essere o animale aveva un forte odore (o almeno caratteristico), un personaggio come Grenouille sicuramente attirava la curiosità ma anche il timore della gente. Così fin da piccolo viene abbandonato della madre e cresciuto in un orfanotrofio, quando poi anche lì diventa scomodo e viene mandato a fare pratica da un maestro profumiere (o meglio ancora viene cacciato dall’orfanotrofio). Grenouille qui inizia a capire l’importanza del suo potere, infatti non solo non aveva nessun profumo, ma aveva anche un naso dalla sensibilità straordinaria che gli permetteva di riconoscere qualsiasi odore anche a grande distanza.
Così in poco tempo dopo aver conquistato la fiducia del maestro profumiere ottiene il permesso di poter andare a sud per imparare una nuova e più efficace tecnica per estrarre il profumo dalle essenze. In realtà Grenouille non voleva solo estrarre profumo dalle essenze, voleva creare qualcosa di unico di straordinario, voleva far diventare l’amore un profumo, e per farlo è disposto a tutto. Comincia così l’avventura del nostro “apprendista profumiere” che, tra un omicidio (anzi diversi) e una grazia ricevuta all’ultimo momento, andrà incontro ad una fine tanto singolare quanto significativa.
Un libro che si legge molto volentieri, scritto in maniera lineare e semplice. Devo dire che in conclusione, sebbene non mi abbia folgorato, l’ho trovato comunque un buon libro, leggero e divertente e che si può leggere tranquillamente in pochi giorni.
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IL profumo
il profumo in senso stretto. no, non il profumo ma l'odore. L'odore inesistente di Grenouille, il protagonista, che con il suo naso ci porta al centro della terra. Sente tutto, come un predatore. Annusa tutto, vive con il suo naso come gli altri vivono dei propri occhi o le proprie orecchie. non ha bisogno di sguardi, lui annusa e capisce. Percepisce la paura, la felicità, l'ansia, la tranquillità di tutti quelli che gli stanno attorno. Percepisce anche odori che sono al di là dei muri, odori lontani, profumi e puzze. Sente anche l'odore degli oggetti materiali come il vetro o il ferro... e tramite il suo naso vive un'esistenza piena.
Non è un personaggio che piace e nemmeno che non piace. Essendo senza odore lo percepiamo anche noi lettori come una presenza, ma senza dargli amore o odio. Questo sarà l'obiettivo del protagonista. Creare il suo profumo, il suo odore di persona che lui non possiede.
è un racconto molto forte, con dettagli sottolineati per far godere o disgustare lo spettatore. è una storia macabra ma al contempo interessante, che desta curiosità perchè è originale...e anche se è chiaro che è un romanzo, molte volte mi sono chiesta "ma può essere una storia realmente accaduta?"...
è un filo d'aria che ti entra e ti sconvolge con la sua schiettezza, lasciandoti qui l'amaro in bocca, e là la pena per Grenouille, che è stato così sfortunato....si perchè un bambino abbandonato subito dopo il parto, avvenuto sotto un banco del pesce in mezzo a una piazza; un bambino senza odore, sfruttato, senza mai aver ricevuto una carezza o un gesto di affetto è proprio un bambino nato sotto una cattiva stella. E lui questa cattiva stella se la porta addosso e sa di capelli rossi e mirabelle e gocce di sudore e di olii essenziali....