Il professore di desiderio
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Il desiderio. Come? Perché? Quando? Dove?
Un altro Roth, un altro tuffo in una scrittura che mi trascina e mi porta con sé, ovunque abbia deciso di andare...perché Roth è un fiume in piena, mi travolge e mi stordisce con parole che hanno il potere di ipnotizzarmi, anche quando raccontano qualcosa che non mi appartiene.
Allo stesso tempo Roth riesce a dirmi cose di me che io già possiedo e provo, ma che, in realtà, non so neanche di avere fino a quando non le leggo.
Se dovessi raccontarvi di cosa parla questo libro, potrei dirvi che racconta della giovinezza e della formazione sentimental/sessuale del professore di letteratura David Kepesh, uomo libertino e succube del fascino femminile, che dopo un periodo di vita dissoluto e privo di qualunque inibizione e di un matrimonio finito male, assapora il disagio dell'impotenza, per poi essere salvato da una donna...ma non starei dicendo la verità.
Questo romanzo parla di molto molto altro.
Attraverso le esperienze di Kepesh, Roth ci racconta del dilemma del desiderio: dove lo cerchiamo, perché, quando, come...e soprattutto qual è il confine che lo separa dalla dignità, dalla ragione.
E lo fa con dialoghi e flussi di coscienza di un'intelligenza imbarazzante, che passano attraverso Tolstoj, Cechov, Kafka, come stesse bevendo un bicchiere d'acqua...e alternando ironia, sarcasmo e scavo psicologico come in una perfetta sinfonia.
In pieno stile "Roth".
"Nasciamo innocenti, patiamo atroci disillusioni prima di accedere alla saggezza, viviamo nella paura della morte e a compensare il dolore non abbiamo che frammenti di felicità".
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Lettura interessante
Stile originale e brioso, lettura dinamica ed interessante nonostante la storia in sè, se spogliata del valore che le si dà leggendola, non sia particolarmente articolata o avvincente. Insomma, la trama non è particolarmente complessa e strutturata. Il filo conduttore di questo romanzo è la tensione erotica che attraversa il protagonista, vissuta non come fine a se stessa ma come canale di conoscenza interiore. La vita del protagonista ne è condizionata, così come le sue scelte e gli eventi che lo coinvolgono. Il tutto è raccontato con dei tratti di sapiente ironia, dando ai sentimenti umani che pervadono il racconto la giusta dimensione tra il grottesco, il possibile ed il reale.
Mi sento di dire che è un buon libro.
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I desideri del professore
David kepesh , giovane professore universitario e la sua grande passione : il fremito erotico. Questo e' infatti l'argomento itinerante del romanzo dove , dai tempi del college fino alla cattedra in lettere, dischiude al lettore il sipario della sua sessualita' e delle relazioni che lo hanno affiancato durante la vita.
Estroso attore iperattivo nelle prime esperienze sessuali , variopinte in un triangolo amoroso dalle pennellate picassiane, convola successivamente a nozze con una tanto splendida quanto sfuggente e controversa bellezza . Dopo il prevedibile divorzio la svolta: Claire, colta intelligente giovane bella, la moglie perfetta , la madre perfetta.
Ma la sindrome da peccato originale , che guizza caparbia partendo da ogni singolo neurone lassu' all'estremo nord di Kepesh fino giu' , giu' nei pressi del basso ventre non ha pieta' . Essa esorcizza ogni forma di sensata padronanza che lui potrebbe pretendere sulla sua carne, sui sentimenti, sul raziocinio in un lievitare di dubbi e riflessioni di un maschio che non riesce a trovare il giusto connubio tra amore lungimirante e sessualita'.
Scritto con uno stile brillante, affascinante, ironico e sensuale da una mente indubbiamente maschile, l'elegante favella erotica mi ha sì appagata nella forma ma nella trama mi ha velato il palato con un retrogusto di moderata perplessita'.
Sebbene il libro non sia particolarmente corposo, a lungo andare il poco assortito contenuto mi ha un tantino annoiata, ma questo e' un parere personalissimo molto legato al puro gusto, l'opera e' sicuramente di buon valore.
Buona lettura.