Narrativa straniera Romanzi Il popolo degli alberi
 

Il popolo degli alberi Il popolo degli alberi

Il popolo degli alberi

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Il giovane medico Norton Perina ritorna da una spedizione nella remota isola micronesiana di Ivu'ivu con una scoperta sconcertante: ha davvero trovato una cura per l'invecchiamento? Sembra che la carne di un'antica specie di tartaruga contenga la formula per la vita eterna. Perina prova scientificamente la sua tesi e guadagna fama e onori mondiali, ma ben presto scopre che le sue proprietà miracolose hanno un prezzo terribile. E mentre le cose sfuggono rapidamente al suo controllo, i suoi stessi demoni prendono piede, con conseguenze personali devastanti. Cosa pensare quando il genio si rivela un mostro?



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il popolo degli alberi 2021-12-14 17:47:16 Mian88
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    14 Dicembre, 2021
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Norton Perina

Ci sono libri che naturalmente attirano e altri che per effetto respingono o non riescono proprio ad attrarci. “Il popolo degli altri” di Hanya Yanigihara è uno di questi titoli. Da un lato attrae, dall’altro respinge. Da un lato invita alla lettura, dall’altro crea come filtro tra chi legge e componimento. Scrittrice statunitense di origine hawaiane, editor e già nota al grande pubblico per il suo “Una vita come tante”, edito da Sellerio (2016), la Hanagihara è una di quelle autrici che giunge al suo lettore per il grande virtuosismo della sua penna.
Se “Una vita come tante” è una storia urbana che parte come un romanzo corale incentrato sulla vita di quattro ragazzi a New York e che poi svela storie tra loro molto diverse di famiglie e realtà, “Il popolo degli alberi” presenta una impostazione completamente diversa. L’arco temporale di riferimento è collocato in un periodo storico antecedente a una decina d’anni prima dell’oggi e si apre con un medico che si dirige in spedizione presso un’isola sperduta della Micronesia. Qui si dedica allo studio della tribù e scopre una malattia che renderebbe le persone al pari di immortali. Cosa succede a questo punto? Egli cerca di ricavare da ciò una cura per l’invecchiamento ma non ci riesce. Riceve comunque il premio Nobel per aver scoperto la malattia ma poi finisce con l’essere accusato di pedofilia da quei “figli”, circa una quarantina (43 nello specifico), che sull’isola aveva adottato. Da qui finisce in carcere. Da qui ha inizio e sviluppo un’opera che a tratti sembra quasi una autobiografia e in un certo senso potrebbe esserlo stante il fatto che l’autrice dedica l’opera al padre, ematologo e oncologo hawaiano ma ispirandosi alla figura di Daniel Carleton Ga jdusek, virologo, che vinse il Nobel 1976 per aver identificato il ceppo di una malattia mortale in una tribù della Papua Nuova Guinea per poi essere arrestato nel 1997 per abuso sessuale di bambini nativi che aveva adottato.
E Norton Perina che ha scoperto la sindrome di Selene, suo protagonista nel libro, e che ritarderebbe l’invecchiamento mantenendo per secoli la giovinezza, ne segue le stesse e identiche strade. Un finto memoir in cui il moto di partenza è dato dalla volontà di mantenere attiva e vivida la figura di un uomo che a prescindere dalle accuse false o vere a lui addotte, è comunque artefice di una scoperta che non può passare in secondo piano.
Da qui la maestria ulteriore della scrittrice che pone il lettore in un focus doppio e in uno specchio introspettivo in cui è costretto a interrogarsi e interrogare, mettere in dubbio e contestare, prendere atto e osservare, punti di vista tra loro anche contrastanti che ruotano attorno a una storia di successo, prevaricazione, arroganza occidentale, vanità intellettuale, disintegrazione ecologia, scienza e contraddizioni. O lo si ama o lo si odia ma in ogni caso, scuote e resta.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T