Il piano infinito
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
la vita come palco del Piano infinito
Ancora una volta Isabel Allende si cimenta con ciò che più le riesce raccontare: il viaggio dell'esistenza umana, il piano infinito in ogni sua piega, attraverso dolori, solitudine, affetti inscindibili e grandi domande.
Sta volta a parlare è un personaggio maschile, Gregory Reeves il quale ripercorre il filo della sua vita per cercare di dare un senso alle sofferenze dell'anima e al tunnel caotico e distruttivo quale è statala sua vita.
Soltanto dopo averla scandagliata e aver toccato il fondo più scovabile, Gregory trova finalmente la pace che non ha mai avuto prima. proprio quando perde tutto e sembra rimanere solo, egli riesce a liberarsi da quell'opprimente senso di solitudine che ha segnato e devastato il suo continuo vitale inciampare.
Ne esce fuori un racconto carico emozioni, sagome umane, grandi tematiche e riflessione.
L'autrice nuovamente si riconferma un'eccellente esploratrice di quel tentativo di scavare in profondità la vita dell'essere umano per capire la sua natura, il suo presente e i problemi che attanagliano la società odierna e i suoi confusi abitanti.
I personaggi sono delineati in modo ottimo, tanto da costituire un enorme circo umano, a tratti ridicolo e comico, al tempo stesso così tragico e sofferto. Ognuno di essi porta con sé uno spaccato di vita e di storia carico di mille esistenze messe insieme, un susseguirsi di cadute e riconquiste.
Un palcoscenico umano che si potrebbe definire con un ossimoro un insieme maldestro e drammatico.
Allende ci regala un racconto dove aggiunge tutto: amore, violenza, guerra, libertà, lotta, tradizione e cambiamento, soprusi, lealtà. Un romanzo che è una vita, in ogni sua forma e angolo. Per arrivare ad una conclusione.. per raggiungere il vero equilibrio bisogna inciampare tante e tante volte. Non solo, ma ci fa capire che la vita è una continua riscoperta di noi stessi, una continua reinvenzione.
Il tutto raccontato tramite un linguaggio talvolta prolisso ma ancora una volta profondo, vicino, personale, come se fossimo noi a leggere ciò che precedentemente abbiamo scritto con le nostre mani. C'è un qualcosa di intimo nelle parole dell'autrice e nelle storia da lei tessute che ci riporta alle nostre questioni ed ai nostri problemi con noi stessi.
Grazie Isabel per questi doni
Indicazioni utili
Coinvolgente
Il piano infinito e' il primo libro che leggo della Allende. Un libro che ho letto sin dalla prima pagina con interesse fino a farmi coinvolgere dalla storia narrata. E' la storia di un uomo e della sua famiglia cresciuto nella miseria e povertà nei sobborghi del quartiere messicano di Los Angeles e ripercorre la vita tra gli anni 50 e 60 in un America piena di contraddizioni. I temi trattati vanno dalla povertà, al dolore, alla guerra, alla contestazione del movimento "hippy". In questo spaccato si inserisce la storia di Gregory che riesce ad uscire dal quartiere povero per farsi una posizione. Ma alla fine rimangono le contraddizioni dell'uomo con la sua storia, le sue debolezze, le sue paure. E' un libro che si legge molto bene, scorrevole e descrittivo quanto basta e riesce a sollevare interrogativi e in alcuni punti ad emozionare. Ne consiglio la lettura.
Indicazioni utili
Conclusione ad anello
Anche in questo libro, la scrittrice sudamericana conferma il suo grande spessore umano e la sua capacità di andare nel profondo nell’arcobaleno dell’animo umano, coinvolgendo, emozionando, con uno stile scorrevole, semplice e ricercato e con una trama attraente, che offre spunti di riflessione e che nello stesso tempo diverte. In queste fresche pagine non è protagonista solo il Cile, ma il mondo intero, con un calderone di personaggi di diverse razze e provenienze in un arcobaleno di fantasia espressiva: il personaggio principale è Gregory, il suo compagno. Carmen è un personaggio minore delizioso. Confrontarsi con se stessi è il messaggio di queste pagine, in cui guardiamo la vita attraverso gli occhi e soprattutto i fallimenti della vita di Gregory, pensando anche ai nostri. Nella vita non basta esistere, ma bisogna scavare dentro se stessi, conoscersi, ritornare alle origini per trovare un senso alla vita stessa.