Il nido
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"Anche i ricchi piangono" nel nido di Cynthia D'Ap
Il nido è il romanzo rivelazione negli Usa nel 2016. Ora è giunto anche in Italia per l’editore Frassinelli. L’autrice Cynthia D’Aprix Sweeney, copywriter di professione di 56 anni, è salita ai vertici delle classifiche in poco tempo: e la cosa non stupisce, del resto, perché in questo testo ci sono tutti gli argomenti della storia americana: l’esplosione dell’aids, il crollo del World Trade Center, l’avvento di Internet, la crisi finanziaria, il controllo mediatico. Il romanzo ruota attorno alle vicende dei fratelli Plumb, uniti, uniformemente, dall’ossessione di impadronirsi de il “Nido”, un fondo fiduciario vincolato dal padre che ha lasciato loro in eredità, divenuto una cifra spropositata con le speculazioni finanziarie degli anni ’90. Potranno entrarne in possesso solo al compimento dei quarant’anni della sorella più giovane Melody. Al punto che: “Dopo il Nido, ci sarà la pace nel mondo! Dopo il Nido, gli storpi cammineranno e i ciechi torneranno a vedere!”.
Peccato che l’incidente di Leo, il figlio maggiore, faccia danni così enormi da poter essere risarciti utilizzando la cifra per intera, lasciando agli altri il nulla. Oltretutto i Plumb hanno già speso la somma loro spettante prima ancora di averne la disponibilità! La fine del sogno ha conseguenze drammatiche per tutti loro, sia materiali che personali. C’è chi ha ipotecato la casa al mare, chi ha legato la prestigiosa educazione delle figlie, chi è indebitato fino al collo. Toccherà reinventarsi. E questo libro narra proprio di una strana capacità: quella di arrangiarsi e di costituire i “piani B”. Romanzo corale, diviso in tre parti, narra le gioie e i dolori di questa famiglia, facoltosa, ma solo di facciata. I personaggi che lo animano sono: Jack, antiquario omosessuale, sposato in segretezza con il compagno, un avvocato retto e corretto che durante l’avvento dell’aids l’ha salvato da una vita promiscua; Bea, frustrata autrice di racconti, che dice di aver scritto un romanzo, che in realtà, non ha mai ultimato; Melody, la più giovane, mamma a tempo pieno di due gemelle problematiche; il fuggitivo ed affascinante Leo, motore della trama, bugiardo, tombeur de femme, che semina zizannia ed ostilità ovunque va. Sono personaggi oziosi ed alto-borghesi, che affascinano poco. “Anche i ricchi piangono”: anche se qui spesso si sorride e di cuore assistendo ai loro goffi tentativi di rimediare ad una situazione fallimentare. Il nido, tra le righe, è un dono alle famiglie felici, a quelle infelici, alle nostre. Ma Anna Karenina e i suoi ridenti centoquaranta anni ha ragione: quanto è vero che “ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. E poi nulla è così appassionante come i romanzi sulla famiglia e sulle sue dinamiche interne. Un libro sottile ed ironico, in fondo.