Il mondo invisibile
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Ieri, oggi, domani
…” Lui fingeva di tornare al suo passato, ma in realtà stava guardando dentro una realtà alternativa, una versione diversa della sua storia, un mondo invisibile”…
Boston, primi anni ‘80, David e Ada, padre e figlia, una dimensione ristretta, forse non una famiglia ma una coppia e adesso neppure quello, gli adulti da sempre il proprio mondo, una donna pagata per essere una madre surrogata.
Questa la quotidianità di Ada sin da bambina, David a capo di un laboratorio che ha creato Elixir, un programma per replicare il linguaggio umano, ore di solitudine, fine settimana condivisi con un genitore che la educa a modo proprio, matematica, fisica, informatica, neurologia, sottraendola a una frequentazione scolastica che ritiene superflua.
Un amore incondizionato per un uomo veloce, arzillo, gentile, affettuoso, pieno di inventiva, la persona più retta che ci sia, un legame fatto di conversazioni, una vita condivisa e appagante, la sola da lei conosciuta.
David e’ l’unico in grado di capirla e conoscerla, eppure Ada soffre l’ assenza di rapporti con i coetanei, anni da sempre trascorsi in un mondo di adulti.
In lei è presente una conflittualità tra la razionalità e scientificità di chi la tratta come un piccolo calcolatore umano e la propria esigenza relazionale, il desiderio di una famiglia all’ interno di un mondo imperfetto, doloroso, emozionale, dal quale David ha sempre cercato di proteggerla.
Come conciliare i due aspetti, un giorno sarà necessario, quando Il padre se ne andrà affidando Ada alle cure di una collega, Liston, che la crescerà’ nella sua casa.
È allora che Ada dovrà rivedere se stessa, il passato, fare i conti con l’ irrazionalità, gli aspetti ondivaghi dell’ adolescenza, amori, relazioni difficili, senso famigliare, di appartenenza, la propria strana unicità, la solitudine, la relazione con una possibile madre e i suoi tre figli, gli scambi interpersonali.
Che cos’è una famiglia e quali dinamiche la attraversano? Dove si trova David, chi è realmente e che cosa gli è successo? E se fosse un impostore che ha ingannato tutti?
Ada ritorna al trapassato ricercando origini sconosciute, si proietta in un futuro lontano sulle tracce paterne, incontra una verità insita nella propria infanzia e una presenza parallela che aleggia sulla propria testa come un fantasma ( Elixir ), ma è l’ unico modo per rapportarsi con David.
Da bambina, al proprio ingresso nella famiglia Liston, ricercava qualcosa, conforto, protezione, cibo, la vicinanza di un adulto ( Liston ) dopo che
…” per la maggior parte della vita si era sentita semplicemente un cervello dentro un contenitore”...
molto tempo dopo continuerà il proprio dialogo a distanza con David, proseguendone gli studi, permettendo a Elixir di rapportarsi con la quotidianità.
La verità fa male, è espiazione, perdono, un nuovo inizio, sguardo differente sul passato e sul mondo. David si era speso nella costruzione di un luogo irraggiungibile e segreto per se’, per Ada e per Elixir, libero da ingiustizie in un mondo che superasse la fallacia e la follia umana perché
…” solo gli esseri umani sono i grado di farsi del male tra loro, solo gli esseri umani vacillano e si tradiscono con frequenza straordinaria e spaventosa”…
C’è un futuro lontano in un mondo invisibile, virtuale ma tremendamente reale che ravviva i ricordi, una felicità sconfinata nel benessere, nel quale l’ intelligenza artificiale ha superato il quoziente intellettivo umano. C’è una creatura in grado di generare immagini, di ricostruire mondi e sensazioni vissute, di attraversare e restituire esperienze, sensoriali, gratificanti, emozionali, una creatura che si nutre di conoscenza.
È immortale, onnisciente, cangiante, perfetta ma in fondo si annoia, interessata alla propria origine primaria, vissuta da essere umano, al proprio creatore, con una storia da scrivere, costruire, raccontare, rivivere, istanti, conversazioni, ricordi, una trama che potrebbe interrompere, cambiare, sostituire, mentre scorrono le immagini di una stanza in cui c’è un uomo che parla…
“ Il mondo invisibile “ è un romanzo stratificato e polimorfo, percorso da sbalzi temporali. Scienza, famiglia, società, umanità, robotica, un linguaggio tecnico e informatico in una dimensione intima e lirica, l’ accurata rappresentazione di un mondo difficile da incasellare e di un futuro già scritto ma aperto alla speranza in un umanesimo dissolto.
Gli strumenti tecnologici sembrano bastare a se stessi, valicare pensiero e rappresentazione umana, mostrare un contingente sfavillante dove tutto appare e nulla è irraggiungibile ma rimane un quid inesplicabile, respiro intrinseco condiviso, un sentimento presente e inafferrabile, unico nella propria non rappresentatività.