Narrativa straniera Romanzi Il mio disastro sei tu
 

Il mio disastro sei tu Il mio disastro sei tu

Il mio disastro sei tu

Letteratura straniera

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Dopo il successo strepitoso di Uno splendido disastro, Jamie McGuire torna alla Eastern University e all'amore tormentato e strappasospiri di Abby e Travis. Travis riesce a vedere dietro il suo sorriso e la sua aria innocente quello che nessuno sembra notare. Un'ombra, un segreto che Abby non riesce a rivelare a nessuno, ma che pesa come un macigno. Solo lui può aiutarla a liberarsene, solo lui possiede le armi per proteggerla. L'ultima battaglia di Travis Maddox sta per cominciare e la posta in palio è troppo importante per potervi rinunciare. Solo combattendo insieme Abby e Travis potranno dare una casa al loro cuore sempre in fuga.



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Il mio disastro sei tu 2015-01-20 06:53:09 Cherchez la Famme
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Cherchez la Famme Opinione inserita da Cherchez la Famme    20 Gennaio, 2015
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Il mio disastro letterario sei tu, Jamie McGuire.

Ho comprato “Il mio disastro sei tu” sulla scia dell’entusiasmo letto sui quotidiani e su internet, che annunciavano a gran voce il “fenomeno letterario dell’anno”.
L’autrice, Jamie McGuire, non l’avevo mai sentita nominare, forse in virtù del genere “rosa” davvero poco affine ai miei gusti. Ho avuto modo di leggere la storia editoriale di questa serie: gare per accaparrarsela, ristampe innumerevoli, diritti cinematografici venduti alla Warner Bros.
Insomma, non sempre il successo commerciale va associato ad una scarsa qualità del prodotto, perciò ho deciso di tentare.
Purtroppo, me ne sono pentita amaramente.

“Il mio disastro sei tu” è il secondo della serie che racconta l’amore tra Travis e Abby, due studenti universitari dalle vite complicate. Nello specifico, il libro racconta gli stessi eventi del primo volume (“Uno splendido disastro”) dal punto di vista del protagonista maschile. Quindi credo di non aver fatto passi falsi a ignorare l’ordine di uscita.

I personaggi (tra le altre cose, caratterizzati malissimo) rispondono ai più biechi stereotipi che la nostra società abbia prodotto negli anni.

Travis “Mad Dog” Maddox è il classico duro dal cuore tenero, con una triste vicenda familiare alle spalle. Ha le braccia tatuate, guida una Harley e si mantiene agli studi partecipando ad incontri clandestini di boxe. Inutile specificarlo, è un donnaiolo incallito i cui contatti con l’altro sesso si riducono alla mera fisicità. Uno Step (“Tre metri sopra il cielo”) di ultima generazione.
Sorprende come, nel 2015, questa caratterizzazione trita e ritrita continui a solleticare gli appetiti di giovani adolescenti e appassite casalinghe.

Abby, a stereotipi, non sta messa meglio. Se la vicenda familiare di Travis è triste, la sua è addirittura surreale. E’ la classica brava ragazza la cui unica attrattiva verso il teppistello è costituita dalla volontà di cambiarne i connotati. Continuando sulla scia delle specificazioni superflue, è vergine. Perché, in queste storie, è inconcepibile qualsivoglia innamoramento qualora la controparte femminile osi presentarsi non illibata. Non importa quanti figli illegittimi abbia l’uomo, l’importante è che lei sia casta e pura.
E’ uno schema che puzza di sessismo e ha il retrogusto dell’ipocrisia.

[ - Seguono SPOILER- ]

La storia fa acqua da tutte le parti, a partire dalla spinta che mette in moto il meccanismo narrativo.
Travis vede Abby e resta folgorato. Nel giro di 13 pagine, ha perso la testa per lei, rifilandoci ininterrottamente le solite manfrine: lei è diversa. Resta poco chiaro come riesca a cogliere l’essenza della personalità di lei in così poco tempo e con un solo reale contatto, quello in cui America (la fidanzata di suo cugino e migliore amica di Abby) gliela presenta.
Il lettore (quello intelligente) non può far altro che farsi cadere le braccia dinanzi ad un tale colpo di fulmine. E il peggio è che non c’è via di scampo, l’autrice getta Travis in una infatuazione talmente radicale ed improvvisa, che a noi non è dato tracciarne il percorso emotivo e sintonizzarci sulla stessa lunghezza d’onda della storia. La situazione è talmente priva della naturale crescita graduale, che si viene privati della possibilità di provarne empatia, di emozionarsi a propria volta.
Si riesce solo a contemplare le pagine con un cipiglio incredulo.

Abby e Travis non hanno nulla in comune, eccetto la vena psicopatica che li contraddistingue entrambi. Ci si chiede se entrambi, ad un certo punto della loro vita, non siano volati sul Nido del Cuculo senza riuscire più a venirne via.
Ai primi contatti, seguono 200 pagine di follia. Una strana amicizia prende vita, in parte retta sull’insicurezza di lui (che si ritiene indegno) e in parte ancorata alle perplessità di lei. E come darle torto?
Travis è un primate travestito da essere umano, sia nei modi che nella psicologia. Afferma di non meritarla ma fa di tutto per rovinarle qualsiasi tentativo di frequentare terzi; le chiede di cambiarsi ogni volta che lei indossa un vestito sexy per uscire; fa a botte ogni volta che ne ha l’occasione. Ci si dovrebbe intenerire ed inorgoglire, leggendo come lui si erga ad impavido difensore e Cavaliere. La verità è che l’autrice espone una concezione della donna fuori tempo già nel Medioevo.
Travis alterna momenti in cui impersona il “Padre-Padrone” a momenti in cui le scodinzola intorno come un cane bastonato, privo di dignità e amor proprio.

Lei non è migliore di lui, anche se lo si potrebbe pensare. La sua indecisione perenne, il suo prendere decisioni per poi ritrattare, le sue continue fughe, portano alla pura e totale esasperazione. Tutto giustificato dal fatto che Travis le ricorda il padre da cui è fuggita.

E come tacere di questo padre, di quest’orco cattivo? La sua comparsata trascina nella storia un’improbabile affare di strozzinaggio, una fugace visita a Las Vegas e alcuni loschi contatti con la mafia.
Questo è davvero il punto della narrazione più basso.

Quando ci si comincia a chiedere quando avrà fine questo sperpetuo, ecco che di nuovo Abby e Travis si mollano, per poi tornare insieme dopo svariate sbronze e scenate.

E pensate che sia la fine? No, certo. Prima rischiano la vita in un incendio, poi ovviamente si vanno a sposare a Las Vegas.

[ - FINE SPOILER - ]

Cosa aggiungere? Questa “opera” (rabbrividisco ad appellarla come tale) è un mix di luoghi comuni e desolazione, sapientemente confezionato allo scopo di vendere. E’ priva di spunti di riflessione, priva di un qualsivoglia messaggio di fondo, priva di tutti gli elementi che fanno di un libro un qualcosa a cui valga la pena di dedicarsi.
E’ “letteratura” che lascia il tempo che trova.
Fatevi un regalo e usate questo tempo in un altro modo.

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Il mio disastro sei tu 2014-05-03 16:45:13 Debora
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Opinione inserita da Debora    03 Mag, 2014

La mia piccola recensione

A me " uno splendido disastro" aveva proprio annoiato, così decisi di abbandonarlo mesi fa. Però poi decisi di leggere il secondo volume per dargli una seconda occasione, e scelta migliore non potevo fare.
In questo libro viene raccontata la stessa storia di Uno splendido disastro, ma con il punto di vista di Travis. Lui mi ha travolta. All'inizio, come già sappiamo, è arrogante e pensa solo al sesso, non accetta l'amore perchè fa soffrire e si lancerà solo quando qualcuna gli farà battere davvero il cuore e ricredersi. Questo è il caso della protagonista femminile, Abby. Protagonista che onestamente non ho tollerato nel primo e nemmeno nel secondo. Ho visto Travis come una sua povera vittima..lui perdutamente innamorato di lei che tornava sempre in ginocchio a chiedergli perdono quando si rendeva conto di aver sbagliato..chiedeva perdono e davvero si metteva di impegno per non commettere mai più gli stessi errori. Abby è lunatica..prima lo manda a quel paese, lo tratta con i piedi e lo fa soffrire come i pazzi poi torna da lui e nuovamente lo manda via. E' stato struggente vedere come ne soffriva il povero Travis, davvero. Ammetto però che in certi punti era diventato un pò pesante il libro, troppi tira e molla e lui in un caso in particolare un bambinone, anche se poi l'ha riconosciuto. Alla fine però ne è valsa la pena..Dal punto dell'incendio le lacrime uscivano sole!!! e lo stesso per l'epilogo, non l'avrei mai immaginata una fine così! Mi ha fatto davvero emozionare e non me l'aspettavo considerando che come ho già detto, trovavo in certi punti il libro un pò ripetitivo con i loro tira e molla. Non ho apprezzato il fatto di sposarsi così all'improvviso..troppo presto..e sono rimasta "sconvolta" quando il padre non è rimasto per niente contrariato..però alla fine diciamo che sono passata sopra a questa cosa perchè come ho detto è stato emozionante..pensare a loro agli anni del college e poi 11 anni dopo...mi sento ancora strana dopo questa lettura!! Che dire...Travis Maddox è probabilmente quel tipo di ragazzo che dimostra il suo amore come tutte noi vorremmo..splendido..

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Uno splendido disastro e nel caso in cui c'è chi Uno splendido disastro non è piaciuto ( come me anche se dopo aver letto il secondo libro voglio dargli una seconda occasione anche se so che non mi prenderà mai come il secondo) consiglio di leggerlo perchè mi ha fatto cambiare idea su questa storia, certo con qualche dubbio in certi punti ma sono stati di più i lati positivi. Quindi ve lo consiglio veramente
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Il mio disastro sei tu 2014-04-13 10:55:49 fede.book21
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fede.book21 Opinione inserita da fede.book21    13 Aprile, 2014
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Approfondimento del primo libro

Il primo consiglio che mi sento di dare a chi pensa di leggere questo libro è di farlo a distanza dal primo.
Se avete letto "Uno splendido disastro" e lo avete amato, sicuramente questo libro vi piacerà e vi permetterà non solo di approfondire tanti punti della storia ma anche di poter leggere qualcosina in più di quello che avviene dopo matrimonio dei protagonisti.
L'unico problema che ho riscontrato leggendolo subito dopo il primo, è stato di annoiarmi un po, perché avendo appena letto il primo lo ricordavo troppo bene e molti dialoghi logicamente sono gli stessi, quindi vi consiglio di lasciar passare del tempo tra i due libri, cosicché quando andrete a leggere questo, la lettura sara più piacevole e "nuova".

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"Uno splendido disastro" di Jamie Mcguire , romanzi di Nicholas Sparks e romanzi di Stephenie Meyer
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Il mio disastro sei tu 2014-01-03 22:35:43 Monika
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Monika Opinione inserita da Monika    04 Gennaio, 2014
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Ridicolo più del primo.

Non capisco tutto il successo che hanno avuto questi due libri. I personaggi sono banali e lanciano un messaggio di violenza. Scorrono fiumi di alcool... Credo un cattivo esempio per gli adolescenti. L'autrice cerca di infilare tutti gli argomenti possibili e immaginabili: amore, sesso, alcool, gioco d'azzardo, mafia, FBI... E via dicendo... mettendoli tutti insieme sperando di ricavarne qualcosa ma ne viene fuori un' accozzaglia senza senso. Per scrivere un libro con tutti questi elementi bisogna essere molto bravi ma la McGiure, non ci sono dubbi, brava non è. Tutti i personaggi sembrano degli idioti che non hanno una propria vita ma vivono solo in base a quella dei due protagonisti. Il finale di questo secondo libro poi l'ho trovato ridicolo. Ci sarebbe molto da dire inoltre sugli errori, sulle contraddizioni e fesserie varie, ma ci vorrebbe troppo tempo quindi mi limito a sconsigliare entrambi i libri.

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Il mio disastro sei tu 2013-10-28 08:45:27 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    28 Ottobre, 2013
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Travis, il mio splendido disastro sei tu ...

Il secondo volume è sempre più difficile da scrivere rispetto al primo, perché i lettori poco convinti, si potrebbero perdere, e quelli a cui è piaciuto il primo, se non si trova il modo di interessarli, potrebbero rimanere delusi e disaffezionarsi ai personaggi.
Jamie McGuire ha trovato il giusto escamotage ed ha pensato alla cosa più naturale. In una coppia l’amore lo si vive in due e così due sono anche i personaggi. Quindi, per il secondo romanzo, Il mio disastro sei tu, ha pensato di riscrivere la stessa storia, ampliandola con nuovi contenuti e scene, ma facendola raccontare da lui, Travis Maddox, che ha già conquistato le fan con Uno splendido disastro.
Il vantaggio di questa strategia narrativa è quello di approfondire il protagonista maschile, spiegando gli elementi e le situazioni, che ha vissuto, alla base della sua aggressività. Soltanto lei potrà domare il suo carattere, facendolo cambiare. È o non è uno dei più grandi desideri di una donna quello di riuscire a far cambiare il proprio uomo, suscitando il lui non solo l’amore, ma tutte le altre tenerezze che smussano la violenza nella mascolinità? Travis è pronto a tutto per non perderla, anche sottostare alle sue condizioni e predisporsi al cambiamento.
Esattamente come nel primo romanzo, Abby e Travis sono insieme uno “splendido disastro”, con il loro gioco del tira e molla, poiché entrambi sono personaggi complicati, perfetti adolescenti con tutti i loro problemi, le loro feste cui partecipare, le loro debolezze e i punti di forza. Ed anche i problemi in famiglia non mancano.
Con Il mio disastro sei tu, Jamie McGuire riesce a trasmettere l’originalità della sua storia romantica che narra e descrive alla perfezione l’universo, molto complicato, dei giovani di oggi, non soltanto nel linguaggio, ma anche negli atteggiamenti, nelle emozioni alla base del loro agire.
Travis è un personaggio complesso perché nel suo passato ha provato molto dolore ed ha conosciuto la violenza, ma ha anche avuto l’appoggio di una famiglia, il “clan Maddox.” È pronto a cambiare e a lottare, quando arriva il momento giusto, la persona giusta. Travis ha fatto tesoro delle parole di sua madre, pronunciate con un filo di voce sul letto di morte: «Un giorno ti innamorerai, Travis. E quando succederà, combatti per il tuo amore. Non smettere di lottare. Mai.»
Il loro amore è sempre tormentato e senza regole, ma loro sono pronti a non mollare per difenderlo.
La potenza del loro amore, descritta dal punto di vista maschile di Travis, è un secondo caso editoriale dopo il primo. Di solito, siamo abituate a young adult narrati dalle giovani protagoniste e ritrovarci con un punto di vista maschile, come narratore, è una bella novità. Ci piace scoprire cosa si alberga nelle “apparenti” teste vuote dei nostri uomini. ;-)
Consigliato a chi ha apprezzato ed amato le vicende del primo romanzo.

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"Uno splendido disastro" e ne ha apprezzato ogni singola pagina
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