Il migliore Il migliore

Il migliore

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Uno straordinario romanzo d'esordio, pubblicato per la prima volta nel 1952, dal quale è stato tratto il film omonimo con Robert Redford. Roy Hobbs è potenzialmente un eroe: ha un talento innato per il baseball e potrebbe diventare il più grande giocatore del momento. Ma il suo primo tentativo di entrare a far parte di una squadra della major league fallisce miseramente, a causa di una ragazza fuori di testa. Roy riesce a coronare il suo sogno di gloria soltanto quando ormai è avanti con gli anni, a un’età in cui molti giocatori sono vicini al ritiro: avrà pochissimo tempo per dimostrare a se stesso e all’America intera di essere, davvero, il migliore.



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Il migliore 2016-09-01 03:13:30 siti
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siti Opinione inserita da siti    01 Settembre, 2016
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SOGNI E INCUBI

Terminata la lettura di questo romanzo, quello d’esordio del grande narratore americano, si viene ancora una volta sorpresi e dalla capacità narrativa dell’autore e dalla sua particolare originalità che, per chi ha già letto parte importante della sua produzione, stupiscono essere presenti in un’opera prima.
La narrazione è incentrata su un uomo solo, annientato, piegato ma non ancora sconfitto, inutile dire, per chi già conosce la poetica dell’autore, che allo status di vinto si avvierà, come tanti suoi antieroi della produzione successiva : l’ebreo della Russia zarista vittima di un errore giudiziario, l’ebreo americano votato al suo umile commercio , il professore di letteratura alla ricerca del suo riscatto come individuo, o ancora l’artista fallito costretto ad un eterno apprendistato. Sono Mendel Beilis, Morris Bober, Seymour Levin e Arthur Fidelman e il loro antenato è Roy Hobbs, giovane promessa del baseball americano.

Roy Hobbs è un personaggio impreziosito da una serie di caratteristiche che lo elevano agli occhi del lettore in una dimensione quasi epica: è dotato di un talento naturale per il baseball, è uno sprovveduto, ingenuo e sognatore, è accompagnato dalla sua inseparabile mazza Wonderboy che lui stesso ha ricavato da un albero colpito da un fulmine, ha un debole per le donne, è purtroppo anche uno che non si accontenta mai. Mentre si avvia, ancora giovanissimo, ad una brillante carriera, diviene la terza vittima di una pistolera che sta sterminando a suon di pallottole d’argento il fior fiore degli atleti americani. Colpito al ventre si salva ma subisce uno stop di quindici anni durante i quali si arrangia a far di tutto per sopravvivere e riacciuffare il suo sogno. Ormai superati i trenta riesce a farsi accogliere da una squadra sull’orlo del collasso e tenterà di far vivere col suo riscatto personale quello di un’intera squadra.
L’ambiente sportivo è realisticamente rappresentato e regala un’ambientazione sobria, viva, verace dove il lessico sporco non stona mai e si addice perfettamente al mondo restituito. La specificità relativa allo sport , anche quando non conosciuto, è facilmente dribblabile e non mina la comprensione globale. Alle basi, alle linee di foul, alla casa base, allo strike si accompagna una vicenda umana che fa palpitare tenendo incollati gli occhi alle pagine, suscettibili come non mai se si viene interrotti nella lettura e bramosi di saper che ne sarà di questo ragazzone. L’alternanza di sogno e realtà, Roy è vittima di incubi ricorrenti e di sogni ad occhi aperti, contribuisce inoltre a tenere desta l’attenzione sperando sempre che il realismo dell’incubo dissolva e l’evanescenza del sogno si materializzi.
Non posso anticipare niente della trama, aggiungo solo due belle donne, l’una l’antitesi dell’altra, gli allibratori dello sporco mondo delle scommesse, un antagonista morto il cui fantasma si impone prepotente, i sogni di gloria, la volontà di riscattarsi e la capacità di non tradirsi.
Leggetelo!

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Il migliore 2013-04-29 21:58:14 Mario Inisi
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    29 Aprile, 2013
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Il migliore

Veramente Malamud è il migliore! La storia di per sé si presterebbe a uno dei soliti romanzetti scontati e appassionanti, simile a tutta una serie di storie/film americani su qualche squadra sportiva. Invece no! Anche su un argomento del genere Malamud riesce a essere originale, a creare qualcosa di nuovo e di sorprendente. La storia come tutte quelle scritte da lui è viva, si segue bene ed è estremamente piacevole. Ci sono delle punte di grande bellezza come la gita al lago e l'aspro e inatteso finale.
La storia è questa: un ragazzo che sa di essere "il migliore" ( nel baseball), parte per un provino importante ma durante il viaggio in treno viene ferito dalla solita pazza armata che spesso imperversa in tante storie americane e viene ridotto in fin di vita. Da quel momento, anche dopo essersi ripreso fisicamente, vive con la paura che l'incubo si possa ripetere: arrivare a un passo dalla meta e non farcela. Il fischio del treno che ogni tanto si sente anche dove non ci sono treni lo perseguita come un avvertimento o una profezia. La seconda occasione comunque gli si ripresenta con un ingaggio in una squadra piuttosto importante quando ha ormai un'età avanzata come giocatore. Non dico altro. Se però credete di avere indovinato già il resto, con Malamud naturalmente vi sbagliate.
In un certo senso questa storia fa pensare proprio allo scrittore e a certi suoi romanzi come il commesso o una nuova vita. Sono libri che avrebbero potuto avere un successo strepitoso e stabile nel tempo se lui non avesse introdotto a un certo punto della storia uno dei suoi voltafaccia proprio nel punto in cui sembrava di poter ormai intravedere la conclusione perfetta e gradita al pubblico per quella storia. E' come se a quel punto del romanzo lui sentisse il fischio del treno e dirottasse verso una conclusione a minore garanzia di successo. In un certo senso anche il migliore è un po' così ma più a ragione veduta. In questo caso il finale è quello giusto. (Non che negli altri romanzi la conclusione non lo sia ma si sente in un certo punto la deviazione e la stonatura). Bellissima la descrizione della gita al lago e dell'immersione di Roy, e di tutti i suoi pensieri. Come non avere davanti lo scrittore (anche lui Il migliore) che cerca nei libri il riscatto dalla sua vita dura.

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Malamud, Purdy, a chi ama lo sport
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