Il giardino dell'Eden
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Una perversa luna di miele
Le assolate spiagge delle coste francesi e spagnole fanno da cornice ad una romantica luna di miele che si trasforma ben presto in una torbida storia di follia e perversione. Protagonisti del romanzo sono David e Catherine, sposati da qualche settimana e intenti a godersi la vita tra bagni, abbronzature integrali, ozio, sesso, pasti luculliani e fiumi di alcol. Lui è uno scrittore emergente reduce da recenti successi editoriali e impegnato nella stesura di un nuovo romanzo, lei una ragazza bella, ricca ed eccentrica che finanzia le pubblicazioni del neo marito. Le stravaganze di Catherine si fanno sempre più intense e frequenti, fino a palesarsi per ciò che sono realmente, cioè manifestazioni di vera e propria pazzia. David sembra subire passivamente le follie della moglie, assecondandola e accettando improbabili scambi di ruolo e triangoli amorosi con la bella ereditiera Marita. Ma quando gli insani comportamenti di Catherine finiscono per mandare in fumo intere giornate di lavoro il legame tra i due si rompe irrimediabilmente. Pubblicato postumo e manipolato dall'editore, il romanzo di Hemingway si presenta intrigante per i contenuti ma noioso e ripetitivo per gran parte della prima metà. La vicenda comincia a prendere un po' di ritmo con l'entrata in scena di Marita e raggiunge l'apice con il definitivo crollo psicologico di Catherine, per spegnersi in un finale indefinito che lascia un po' di amaro in bocca. Certo la maestria dell'autore è sempre di prim'ordine, prosa curata, descrizioni dettagliate, introspezione psicologica e un'eleganza straordinaria nell'impregnare ogni pagina di erotismo senza mai essere esplicito né tantomeno volgare, affrontando temi come la pazzia, la bisessualità e il rapporto di coppia con intelligenza e savoir-faire. Merita una menzione la storia nella storia, quella che David narra nel suo libro e che unisce il fascino e il brivido dell’avventura all’eterna diatriba generazionale e ideologica tra genitori e figli.