Il fiume Ki

Il fiume Ki scorre da Oriente a Occidente, attraversa le campagne nei pressi di Osaka che irriga con le sue acque dal colore di porcellana verde e azzurra, la superficie calma, le correnti profonde e vigorose.
E’ la fine dell’ Ottocento sulle sponde del fiume Ki , fertili terre di ricchi signori latifondisti strenuamente legati all’antica tradizione giapponese , la vita si evolve poi per quattro generazioni, fino ai piu’ recenti anni della seconda guerra mondiale.
Toyono, la “Grande Signora dei Kimoto” , fulcro di un matriarcato potente ed aristocratico , nulla e’ piu’ funesto del ribellarsi all’armonia della natura : se una Kimoto dovra’ andare in sposa a qualcuno, non avverra’ mai controcorrente, il corso del fiume Ki non puo’ cambiare .
Hana, la nipote istruita ed intelligente ma saldamente ancorata ai nobili principi cui venne educata, sposa cullata dalle acque del Ki, con la preziosa dote viene condotta verso una nuova famiglia. Suona il koto dagli intarsi dorati su lacca nera, nato dalle mani di abili artigiani di Kyoto.
Fumio ed il nuovo secolo, la figlia ribelle che non ne vuole sapere dell’arte del te’ e dell’ikebana, l’universita’ di Tokyo e gli abiti occidentali.
Hanako e il liceo dove non si studia, dove si cuciono divise per i militari al fronte.

Incantevole ritratto di piu’ epoche, come galleggiando sul fiume Ki le vite di queste donne sono narrate con la placidita’ letteraria giapponese, depurate dalla lirica o dalla filosofia (impareggiabile) di Mishima, dalle lunghe fatiche del ( piacevole) Tanizaki in saga , dai cavilli (esclusivi) di Kawabata e dalle lunghe e faticose ( seppur inebrianti) scritture Heian, la narrativa di Ariyoshi Sawako scorre tranquilla e pacata. Il contenuto e’ fitto di dettagli che in poche pagine sintetizzano una panoramica intensa ed esaustiva di un Paese e dei suoi radicali cambiamenti, che come il fiume Ki si muove da Oriente a Occidente.
Affascinante, buona lettura.