Il diavolo veste Prada
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Opinioni inserite: 8
IL MONDO DELLA MODA
Ho acquistato questo libro per curiosità, dopo che ho amato moltissimo l’omonimo film con Anne Hathaway e Meryl Streep.
Il romanzo sostanzialmente vuole far capire al lettore quanto possa essere scintillante,affascinante, pieno di glamour il mondo della moda, ma mette in luce anche le varie parti oscure che ci sono al suo interno.
Il film direi che è liberamente, no anzi molto liberamente ispirato al libro, a grandi linee la trama è la stessa, ritroviamo quindi Andrea Sachs, Emily, Miranda, Nigel, Alex e Lily.
Ma partiamo da Andrea, se nella pellicola cinematografica si è fatto leva molto sul fatto che lei non si vestisse alla moda e poi sulla sua trasformazione, nel romanzo questo non è rilevante,anzi la ragazza si adegua al mondo in cui lavora trovando divertente poter utilizzare gli abiti gratuiti offerti dalla redazione.
Andy, si definisce una ragazza di provincia, che si dedicava a frequentare gruppi giovanili ed a partecipare ad attività sportive e ha un sogno quello di poter scrivere per un’importante testata giornalista.
Viene assunta come assistente junior da Miranda Priestley, il direttore di Runway, una delle più importanti riviste di moda. In quell’ambiente ben presto si rende conto che il carico di lavoro è davvero forsennato, 14 ore e più da passare in ufficio, correre su e giù per le strade newyorchesi, da un atelier ad un altro e riuscire a realizzare ogni desidero della sua capa, si ritrova così stressata, con poco appetito e non riesce a dormire per più di 4-5 ore a notte.
Nel libro viene raccontata la vita di Andy a 360 gradi, facendoci conoscere cosa fa subito dopo la laurea, il suo rapporto con Alex, il suo primo colloquio per Runway la sua famiglia e il rapporto con l’amica Lily.
Proprio su Lily mi volevo soffermare giusto un attimo, questa ragazza è impressionante in senso negativo, è un alcolista, va a letto con mille uomini niente a che vedere con la persona stupenda conosciuta nel film.
Nigel, qui è un personaggio più che secondario appare poche volte, tutti ricordiamo la fantastica interpretazione di Stanley Tucci
Lo so non riesco a fare a meno di paragonarlo al film che avrò visto centinaia di volte, a loro modo sia la trasposizione cinematografia che il romanzo hanno entrambi un perché.
Il libro è molto divertente e frizzante Andrea, è un personaggio che ha un’ evoluzione, cambia, si adegua al mondo della moda con orari assurdi riuscendo a giustificare ogni atteggiamento che Miranda ha, anche il modo in cui la tratta lei e i suoi colleghi.
Miranda, anche nel romanzo, è una persona che viene venerata, un proprio e vero guru del fashion, basta nominare il suo nome e tutti stanno sull’attenti pronti ad esaurire ogni suo desiderio e ogni suo ordine.
Andrea si lascia trasportare dal mondo della moda, che all’inizio non capiva e odiava e si ritrova ad un certo punto a fare i conti con la sua vita privata, con il suo fidanzato, la sua famiglia e i suoi amici.
Il romanzo è come lo avevo immaginato, mi sembrava proprio di stare la’ con Andrea e di riuscire a sognare ad occhi aperti tutti quegli abiti bellissimi di stilisti famosi,le borse, i trucchi, i foulard e le scarpe.
La scrittrice è riuscita a ricreare quell’atmosfera magica che circonda il mondo della moda, anche in virtù di un esempio diretto che lei stessa ha avuto lavorando a Vogue. Inoltre, ha descritto in maniera autoironica, brillante e divertente i pregi e i difetti che ha questo ambiente.
Lo consiglio a tutti quelli che vogliono tuffarsi in un romanzo spiritoso, pieno di glamour che riuscirà a strapparvi un sorriso e a stravolgere la vostra quotidianità.
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Ruoli diversi nel palcoscenico della vita..
Si tratta di un romanzo che evidenzia i ruoli che i personaggi rivestono nel variegato palcoscenico della vita...
Una ragazza che rinuncia a una vita tranquilla per entrare nel confusionario, brilalnte mondo della moda in cui spicca la figura energica di Miranda, il suo capo. Una donna che schiavizza gli altri per afferramre il suo potere..una dittatrice, irriguardosa..e che la domina dall'alto della sua poliedrica, diavolesca personalità; il titolo è emblematico e rivela forme di schiavitù dorata....una forma di certosino autolesionismo, da parte della ragazza..ormai abbagliata dal fantasma, alquanto improbabile di un futuro all'ombra del successo.
Se questa forma di schiavitù volontaria avrà delle vittorie, dei consensi e delle meritate ricompense, non sarà immune però da sacrifici e da rinunce occulte, privazioni a volte non calcolate.
Alla fine può darsi che la protagonista, resa martire da circostanze più o meno casuali e sfortunate ci ripensi o si chieda confusamente se ne vale la pena...
Amore o successo? Cosa sarà meglio per la nostra indecisa protagonista?
Suggestiva e divertente anche la trasposizione cinematografica, con un'irresitibile Meril Streep nel ruolo della "diabolica" direttrice.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Deludente rispetto al film
Premetto che ho visto prima il film , che mi è piaciuto E mi ha appassionata di più del libro. I personaggi, a partire dalla protagonista Andrea a Miranda, sono tutti molto verosimili e più che delineati. La storia però manca di eventi. Troppe pagine a parlare di quanto il "diavolo" sia tremendo e poca azione e avvenimenti importanti. Devo dire che personalmente poteva essere decisamente scritto meglio mettendo più attenzione sulla vicenda e non sui capricci di Miranda.
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- no
Vittima e carnefice
Un romanzo carino: per scriverlo basta avere una capa odiosa ed esagerarne i difetti? Probabile. Lauren Weisberger ne Il diavolo veste Prada fa proprio una cosa del genere, a giudicare dalla sua biografia. La storia scivola via bene, rivedrò il film per vedere se migliora, ma bisogna dire che la Streep aiuta molto!
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finalmente...che risate!!
Divertentissimo!!! Un romanzo leggero, piacevole, che si fa leggere sempre con il sorriso sulle labbra e ti strappa anche delle sonore risate!! Se poi hai visto anche il film non puoi fare a meno di rivedere e sentire volti e voci delle protagoniste. Un libro ben scritto; inoltre far ridere non è certamente facile. Leggermente diverso dal film che ho trovato assolutamente all'altezza del romanzo. Davvero carinissimo.
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piacevole e divertente
E’ una parodia del mondo della moda con tutti i suoi eccessi, visto dietro le quinte di un’assistente editoriale: giornate di lavoro di quattordici ore, correndo a perdifiato, pranzi inesistenti, ritmi insostenibili.
La protagonista, Andrea Sachs, sopporta tutto ciò col miraggio di entrare nella redazione del “New Yorker” dopo un anno di fatiche nella più grande rivista di moda americana. E’ talmente assorbita dal suo primo lavoro da trascurare la sua vita privata, soprattutto il suo fidanzato Alex, inoltre non riesce ad aiutare la sua amica Lily, senza contare che non ha tempo neanche per andare a trovare il nipotino di pochi mesi. A complicare la situazione ci si mette Christian, un giovane scrittore di bestseller che la corteggia… A me è piaciuto molto, lo consiglio perché è molto piacevole e travolgente.
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Divertente
“Tutti sanno che l’abito non fa il monaco. Non sarà certo il modo in cui sono vestita a decidere del mio futuro.” Ingenua Andrea Sachs, ragazza giovane e brillante, che pur di coronare il suo sogno di diventare giornalista , accetta di assumere l’incarico di assistente personale del direttore (Miranda Priestly) della più autorevole rivista di moda americana : Runway. Ed inizia un vero inferno , con tanto di diavolo , con tacchi a spillo e foulard Hermès. La povera Andrea si trova catapultata in un mondo tutto glamour in cui quello che conta è apparire (e anche bene), costretta ad accontentare i capricci veramente assurdi del suo capo, perché a Miranda non si può dire di no, anche se a farne le spese sono i rapporti umani della vita reale, quelli che contano… ma per un paio di Jimmy Choo è un sacrificio che si può sopportare! Un simpatico ritratto del mondo della moda, divertente ed ironico, ma comunque molto realistico. Si dice che la figura di Miranda sia addirittura stata ispirata dalla “terribile” Anna Wintour , di cui l’autrice è stata assistente personale. Una lettura leggera che non ha grandi pretese (se non quello di divertire e lasciare un bel sorriso stampato sulle labbra), da cui è stato tratto un brillante film con una straordinaria Meryl Streep, nei panni della dispotica direttrice. Sperando di non trovarmi mai alle prese con un capo del genere , chiudo con le parole che più si addicono al personaggio di Miranda:
E’ tutto.
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Deludente
E' libro leggero, che tratta di moda, ma anche di amicizia. La trama è piuttosto scontata: la protagonista deve scegliere tra un mondo frivolo (come la moda) e dispotico (come la capa), e i suoi affetti (fidanzato, amica del cuore e famiglia). Lo stile è piuttosto noioso (troppe descrizioni di dettagli alla moda: a volte sembra più un catalogo che un libro). Le descrizioni delle angherie della capa poi sono piuttosto inverosimili e alla fine stancano.
Leggere questo libro non dà nulla, fa solo passare il tempo se non hai nulla di meglio da fare. Non lo consiglierei, ma si potrebbe sempre regalarlo a Natale a qualcuno che non si ama particolarmente... Certo, qualcuno ha detto che servono anche i brutti libri per crescere, ma mi sa che non è questo il caso...