Narrativa straniera Romanzi Il diavolo in corpo
 

Il diavolo in corpo Il diavolo in corpo

Il diavolo in corpo

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Ambientato nel pieno della Grande guerra, "Il diavolo in corpo" racconta la precoce avventura di un adolescente, Francois, che libera la sua vita da ogni altro legame per offrirsi, ricambiato, a una donna sposata, Marthe. Ma con un raffinato montaggio narrativo di voci e prospettive dissonanti, Radiguet tradisce il giovanile entusiasmo del suo protagonista e i turbamenti, le emozioni, gli stupori di quella iniziazione alla passione e alla vita scolorano in un'amara sensazione di mistificazione.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
3.7
Stile 
 
3.7  (3)
Contenuto 
 
3.7  (3)
Piacevolezza 
 
3.7  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il diavolo in corpo 2019-06-27 14:14:00 Antonella76
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    27 Giugno, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tormentato, possessivo e spregiudicato

IL DIAVOLO IN CORPO (Raymond Radiguet)

La lettura di Japrisot ("La cattiva strada") mi ha portato inevitabilmente a questo romanzo...
I libri sanno sempre come concatenarsi, praticamente decidono per te.
Anche Radiguet (come Japricot) scrisse questo libro non ancora diciottenne, ed anche lui ci racconta una storia di amore e di passione non socialmente accettabile a cavallo della Guerra Mondiale, stavolta la Prima.

Una storia forse parzialmente autobiografica, che vede nuovamente protagonisti un adolescente ed una donna più grande (benché la donna in questione abbia solo 18 anni, ma agli inizi del '900 era considerata già "adulta").
Stavolta niente tonaca per lei, ma un matrimonio ed un marito al fronte, e poi ancora il desiderio e la sfrontatezza che non viene meno neanche di fronte ai giudizi della gente, e poi di nuovo la guerra a fare da "complice" alla felicità degli amanti.
Radiguet scrive di un amore tormentato, sorpendentemente possessivo e spregiudicato se si considera la situazione e la condizione del ragazzo, un sedicenne con l'intraprendenza e il cinismo di un uomo maturo e l'egoismo smisurato proprio della sua giovane età.
Una storia intensa e intensamente tragica, dove ho percepito uno strano squilibrio ed una forma di amore "sottomesso" da parte di lei che, personalmente, ho trovato poco credibile.
Comunque un romanzo audace e, considerando gli anni in cui è stato scritto e quelli del suo autore, non mi sorprende fosse considerato scandaloso.

Purtroppo appena due anni dopo aver scritto quest'opera, Radiguet morì di febbre tifoide, a soli 20 anni...il ragazzino capace di scrivere come un adulto, il ragazzino amante di Stendhal, Rimbaud e Proust, il ragazzino fondatore (con Cocteau) della rivista d'avanguardia "Le Coq"...non diventerà mai un uomo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il diavolo in corpo 2013-09-12 15:16:32 Cristina72
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    12 Settembre, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"Quell'imprudenza mi affascinò..."

E' la storia dell'apprendistato erotico-sentimentale del sedicenne François, personaggio che si racconta attraverso ghirigori psicologici dal sapore proustiano. Si tratta di un Proust più passionale ed egoista, certamente meno romantico, e sono solo poche pagine, ma dense di immagini emblematiche che si imprimono nella mente del lettore.
Innanzitutto, l'incontro fatale del protagonista con Marthe, che scende dal predellino di un treno ancora in movimento: “Quell'imprudenza mi affascinò. Il suo vestito, il suo cappello, erano la prova della sua poca stima per l'opinione degli estranei”.
E' la prima scintilla di una passione nascente che diventa fin dall'inizio complicità, mentre dietro dialoghi in apparenza banali già si consuma il tradimento della donna verso il suo uomo al fronte, sottilmente messo in ridicolo.
La Prima Guerra Mondiale - definita con candido cinismo già nell'incipit “quattro anni di grandi vacanze” - sarà complice della relazione adulterina, mirabilmente rappresentata dal gesto di Marthe, che getta nel caminetto le lettere del marito soldato davanti al giovane amante.
Lei, ebbra d'amore, tutto sacrifica ai capricci infantili dell'amato infischiandosene dei pettegolezzi, e intanto respinge con fastidio le tenerezze del coniuge tornato per pochi giorni in licenza.
La scoperta del sesso acuisce in François, anziché placare, un odio inconscio che nel suo animo va di pari passo con l'amore: “Ce l'avevo con Marthe, perché dal suo viso riconoscente capivo tutto il valore dei legami carnali. Maledicevo l'uomo che prima di me aveva risvegliato il suo corpo”.
E' l'apoteosi della bramosia amorosa, che tutto infiamma e brucia nel suo cammino tra luci ed ombre, bugie e un paio di tradimenti che non lasciano rimorso: “Quanto meno speravo di trovarci piacere, ma ero come il fumatore abituato ad una sola marca”.
L'inizio della fine è l'immagine dei due sotto una pioggia fredda, lei incinta ed esausta, lui che finge di cercare un albergo dove trovare riparo, preso in realtà da smanie crudeli, dalla voglia di infierire su un'amante schiavizzata: strano e patetico quadretto di Sacra Famiglia in salsa profana.
L'educazione sentimentale del ragazzo si concluderà con un dolore acuto, ma che si percepisce destinato alla guarigione, curato dalla madre “come se si fosse trattato di una scarlattina”. Cadrà in piedi, almeno lui, riservando all'epilogo drammatico di una pagina della sua vita parole venate di un egoismo quasi beffardo: “Capii che, alla lunga, l'ordine si dispone da solo nelle cose”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Proust, Stendhal.
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il diavolo in corpo 2012-02-05 20:07:14 Pupottina
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Pupottina Opinione inserita da Pupottina    05 Febbraio, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

un amore egoistico

Non è scritto male, forse lo è solo l'idea d'amore proposto che è totalmente sbagliata. Chiarisco che non è sbagliata la coppia giovane adolescente e donna sposata, poiché lei non è molto più grande di lui. A quei tempi, le donne si sposavano molto giovani. Ad essere sbagliata nella visione di Pupottina è l'amore totale e devoto che lei dà a lui, che la ripaga con un amore egoistico e che le porta sofferenza. E' vero che i personaggi soffrono entrambi, ma sicuramente è lei quella che soccombe e che non potrà rifarsi una vita. Nonostante tutto lei, Marta, riesce a lasciare al marito in dono il figlio avuto dall'amante di cui è rimasto sempre ignaro. Al marito tradito è rimasto il senso di un amore assoluto che lei ha avuto verso di lui.
Non tutti alla fine sono stati felici e contenti. Certo è che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
02
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T