Narrativa straniera Romanzi Il diario di Jane Somers
 

Il diario di Jane Somers Il diario di Jane Somers

Il diario di Jane Somers

Letteratura straniera

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Janna, bella ed elegante, con alle spalle un solido successo professionale, conosce una piccola e vecchia signora, Maudie, e da questo incontro casuale nasce una stretta amicizia, un legame quasi simbiotico. La prima comincia a condividere le manie e le abitudini della seconda, i suoi malanni senili, e viene così a contatto con un mondo disordinato e dolente ma anche affascinante, che le permette di scoprire dimensioni esistenziali da lei ignorate fino a quel momento.



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Il diario di Jane Somers 2018-07-18 15:40:20 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    18 Luglio, 2018
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Il peso della vecchiaia

Libro fluido, che scorre come un flusso ininterrotto, complice lo stile da diario. Però è un modo di scrivere che a mio avviso stanca il lettore abbastanza presto. La storia fa riflettere sul peso della vecchia, sulla letargia a cui si arriva in tarda età, ma il libro permette anche di riflettere sull’importanza della capacità di stare soli, di auto-aiutarsi e di accettare gli aiuti, perché, in fondo, non si è davvero vecchi se il cuore è giovane. Quello che è certo è il senso di malinconia che questa lettura ti lascia nell’anima, una strana sensazione davvero, come di grigiore.

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Il diario di Jane Somers 2015-04-22 14:59:11 Mario Inisi
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    22 Aprile, 2015
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La ricerca dei sentimenti perduti

Nel suo diario Janna dà una descrizione impietosa di se stessa, del suo rapporto con il marito, con la madre, con la sorella: una donna bambina, una bambina viziata, una donna intelligente che proprio perchè intelligente capisce che nei rapporti umani le manca qualcosa. Le manca un cuore. E' come se non riuscisse a entrare in contatto con i propri sentimenti: dolore, amore, rabbia. Tutto è annebbiato in lei dall'intelligenza che la fa vivere sopra gli affetti, senza gli affetti. Proprio per questo Janna si impone a un certo punto di fare per una perfetta estranea quello che non ha fatto per marito e madre. Chi è Maudie per lei? Un'amica? Un surrogato materno? Una persona che ha bisogno di lei e le fa sentire di vivere per qualcuno? In realtà Janna non dà al lettore una risposta chiara. Certo che per Maudie Janna diventa tutto. Diventa la persona più importante di una intera misera vita. Janna in certi momenti sembra una persona nevrotica, una persona che inconsciamente cerca di espiare una colpa o di ritrovare un contatto con il mondo delle emozioni che le rimane straniero e lontano.
Certo che la via dell'amore del prossimo nel suo caso è fatto non dalla spinta del cuore ma soprattutto dalla spinta dell'intelligenza e della forza di volontà. Il romanzo è molto interessante, scritto con grande eleganza. Forse non del tutto chiaro nei contenuti dal punto di vista psicologico. Janna è una donna difficile da capire.

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Il diario di Jane Somers 2014-09-11 20:32:31 siti
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siti Opinione inserita da siti    11 Settembre, 2014
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DUE ESISTENZE...UNA VITA

Un estraneo entra nella tua vita.
Quanti sarebbero disposti ad accettarne la presenza, a condividere parte del proprio cammino?
Maudie, la vecchia, lo fa, a modo suo, lo fa
E quanti tentano, hanno tentato o tenteranno, forse, ad un certo punto, di entrare nella vita degli altri?
Jane, la giovane rampante, lo fa.
E quanti infine, tentano, per tutta la vita di stare soli ?
La vita offre infinite varianti.

Jane, io sto con Jane, è piena di difetti (anche se rimanda di sé un' immagine perfetta) e di rimorsi, mi ispira tenerezza nel suo egoistico ricercare una forma di riscatto cercando di accudire un'anziana, sconosciuta. Lei ,che non ha saputo stare vicino ai suoi cari che morivano. Ha sofferto ma cerca un riscatto e il modo più naturale è quello di immolarsi, di SCEGLIERE di farlo il bene, laddove, quando serve, non ci riesce.

Il romanzo si apre con un preambolo teso a presentare gli antefatti (Jane prima del riscatto morale), è breve per fortuna poi la penna scivola nella narrazione diaristica molto più gradevole, priva di date ma comunque con una connotazione temporale ben precisa (anni '80 londinesi).
La trama è scarna, ciò che riempie le pagine è la fine introspezione psicologica delle due donne, la giovane e la vecchia. Il lettore è accompagnato nel continuo gioco di confronti, di vita, di esperienze, di epoche storiche, di sensibilità, di caratteri e ciò che più risulta gradevole è l'impietoso ritratto della debolezza umana sia che si stia leggendo la descrizione della fatica del vivere in un corpo vecchio, sia che si segua la protagonista che fatica a crescere e a maturare, sia che i ricordi della vecchia ti si presentino come somma della propria esperienza terrena.
Il libro fa riflettere per tanti motivi, io l'ho letto pensando che mentre evidenziava i limiti delle due grandi donne protagoniste, ne ritraeva i miei, i suoi, i nostri, quelli della società e della vita stessa.
BELLISSIMO!!!

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Il diario di Jane Somers 2014-04-14 08:09:58 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    14 Aprile, 2014
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Quel suo sorriso da ragazza

Jane Somers ha quasi cinquant'anni, vicedirettore di una rivista di successo, buona posizione sociale, abiti di sartoria, seta e pizzo, vive in una solitudine accattivante, forse cinica, forse compatibile al suo carattere. Tra bagni caldi, profumo ed autonomia.
Maudie  ha superato i novant'anni, mucchietto di ossa giallognolo ricoperto di stracci neri, una piccola strega ammantata di sporcizia e un retrogusto di urina. Una casa che sta disgraziatamente cadendo a pezzi, strati di noncuranza ovunque. Vive in una solitudine inevitabile, vuoi per il carattere burbero, vuoi per la poverta', vuoi per l'indifferenza di un folto gruppo di parenti arroganti, ugole d'oro per criticare e  avvelenare chiunque. Maudie compresa. 
Acida vecchina, ti verrebbe voglia di schiaffeggiarla, perche' non vuoi essere lavata, perche' non vuoi assistenza, perche' rifiuti le cure ? Poi pero' se alzi la mano lo fai per abbracciarla, perche' quel minuscolo esserino dall'odore sgradevole ha due occhi speciali, ride come fosse una ragazza, le rare volte in cui ride.
Due donne completamente diverse ed un incontro casuale alla base di un legame solido, colmo di sofferenza ed amore, rabbia e pazienza , percorso snervante e potente verso un'esistenza che si stravolge, senza troppi ma e senza troppi perche'.

Gli ingredienti per creare un romanzo strappalacrime dalla struttura basic e dall'esito accettabile ci sono tutti, Doris Lessing va decisamente oltre e crea un romanzo toccante sì, ma soprattutto intelligente. Qui il fine non credo sia la commozione, quanto una tagliente polemica stilizzata che lascia nel lettore rabbia ed amarezza. Per la precarieta' in cui e' costretta ormai la vita di tanti nostri anziani, per quei dieci minuti di chiacchiere negate, per quelle mani che si disturbano per firmare i documenti di una successione ereditaria, ma per una carezza no . Non c'e' tempo.
Il libro e' scritto come un diario anche se e' privo dell'aridita' talvolta implicita nel genere, la scrittura e' mobile, i dialoghi non mancano, pare un romanzo scandito da capitoli intitolati come giorni, piu' che un diario vero e proprio.

Impietoso, intenso e' sicuramente un lavoro di qualita' che  non risolve il problema, ma lo evidenzia in maniera stimolante in una critica che non teme nemmeno l'autocritica. Fotografia di un'epoca, buona lettura.

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Il diario di Jane Somers 2013-01-31 16:18:05 LunaCalante
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LunaCalante Opinione inserita da LunaCalante    31 Gennaio, 2013
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JANNA E MAUDIE

Passiamo subito al dunque.
La trama è impeccabile, i personaggi netti e precisi come una lama d'acciaio, intendo quelli principali ed essenziali, i personaggi secondari sfumano soltanto di un gradino.

L'ambientazione è una Londra degli anni '80 e il quartiere dove abita Jane, soprannominata anche Janna, è un quartiere abitato perlopiù da anziani che la nostra protagonista, assorbita totalmente nella sua carriera e lavoro,non ha mai notato in vita sua perché,come dice lei stessa, “cammino veloce e non mi guardo attorno”

Il romanzo è scritto con impeccabile maestria e lucidità,non c’è nulla a mio dire che possa essere anche lontanamente criticato. Questo libro è una fotografia fatta di lettere che mette su bianco e nero la spoglia e cruda realtà .
I personaggi sono trapassati dallo sguardo indagatore della Lessing, svelandone i vergognosi pensieri ed avendone almeno l’umiltà di ammetterli.

La psicologia umana, il tessuto sociale ,la povertà,la ricchezza, il quartiere dei poveri e dei ricchi,l’abbandono, il ricordo del passato, le vecchie matrone e le vecchie sbandate, i trucchi, i vestiti eleganti, i ristoranti e cibo raffinato,tonno in scatola, la gatta che miagola perché ha fame, vestiti di seta e cashmere,docce calde tutti i giorni, vestaglia odorante d’urina, piatti sporchi,bagno gelido e niente acqua calda.

E’ tutta una mistura di giochi di luci e ombre, di contrasti veramente impietosi. Janna dovrà fare i “conti” con Maudie, la vecchia del quartiere povero che rifiuta l’aiuto della Buona Vicina*(venivano chiamate Buone Vicine le assistenti domiciliari*) e non ha proprio intenzione di lasciare la sua catapecchia perché la paga con i suoi “scellini la settimana” .

Una donna d’altri tempi la signora Maudie, che ha vissuto sulla pelle la 1° e 2° guerra mondiale, una giovane modista inglese, un marito (se così si può definire) che la maltrattava, che compariva un giorno si e tutti gli anni no, rinunciare al pane e al latte per darglieli bocconi al figlio, si sa la guerra e la mancanza di lavoro.
Maudie non vuole compassione né aiuto da nessuno, rifiuta perfino il cibo “a rotella”del Comune perché a suo dire, “il cibo è buono,ma troppo unto”.
Il finale è prevedibile,anche perché questo non è un libro con colpi di scena o segreti da svelare…
E’ appunto un Diario e un diario svela tutto. Janna è una donna che non vorremmo mai incontrare per la sua altezzosità ed arroganza e soprattutto per come ha trattato il marito e la madre, deceduti da poco.

Ma in questo libro non solo ci impedirà di giudicarla ma di “ammirarla” per la sua tagliente schiettezza di ammettere le proprie debolezze.

Questo libro si fa proprio leggere… Tant’è che l’avrò letto almeno 4-5 volte. E l’ho dovuto buttare perché altrimenti l’avrei letto di nuovo e di nuovo. Anche se non ha nulla di particolarmente interessante o ammaliatore.

E’ semplicemente vero.

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Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ama i libri sociali e psicologici, gli anni '80.. ma in generale lo consiglierei a tutti.
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