Il consolatore
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Jakop i suoi incontri e le lingue
Jakop, il protagonista e il consolatore, è un uomo solo che riempie il vuoto delle sue giornate con qualcosa di particolare: partecipa ai funerali di persone che non conosce. Gli piace stare tra la gente che commemora i propri defunti , si spaccia per un conoscente del defunto, racconta storie inventate facendole passare per vere. Nel libro di Gaarder, come nei suoi precedenti, si affrontano i grandi temi della vita e s'invoglia il lettore a interrogarsi su ciò che ci circonda e su quello che abbiamo dentro. Notevoli anche gli spunti linguistici all'interno del libro. Concludo estrapolando un passaggio che mi ha colpito(p153)
""mi piacciono le madri e i padri, i figli e le figlie, i cognati e le cognate, i cugini e le cugine, i nipoti e le nipoti,le zie e gli zii.Godo del calore e del senso di appartenenza che provo trovandomi in prossimità di questi legami famigliari. Assaporo tutti i ruoli e le relazioni e mi scopro a invidiare quelli che vengono dal di fuori e tutt'a un tratto vengon fatti entrare tra quegli indistruttibili legami famigliari"""
Particolare