Narrativa straniera Romanzi Il bambino rubato
 

Il bambino rubato Il bambino rubato

Il bambino rubato

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La trama e le recensioni di Il bambino rubato, romanzo di Abbie Taylor edito da Sperling & Kupfer. Il peggiore incubo di ogni madre è perdere il proprio bambino. Per Emma Turner la paura diventa realtà: nella metropolitana di Londra, in una drammatica frazione di istanti, le porte del treno si chiudono e suo figlio Ritchie rimane sul vagone che si allontana. Come per miracolo, Emma ritrova Ritchie alla stazione successiva, tra le braccia di una premurosa sconosciuta, che si presenta come Antonia e convince Emma, ancora sotto shock, ad andare a bere qualcosa. Poi, nella confusione del bar Emma si sente frastornata, basta un attimo, ed ecco che Antonia scompare, e con lei il piccolo Ritchie. La giovane madre ha un mancamento e quando si risveglia è in un letto d'ospedale circondata da poliziotti ai quali racconta l'accaduto. Ma perché la polizia sembra non credere alla sua versione e anzi la accusa implicitamente di aver fatto del male al bambino? Quali torbidi segreti si aspetta che nasconda? In preda all'ansia, Emma si accorge di non avere alcuna prova: come farà a convincerli che suo figlio è stato rapito? Con l'aiuto di un estraneo che ha assistito al dramma, Emma si mette alla ricerca di Ritchie. Inizia così una corsa contro il tempo: si deve ritrovare il bambino, ma bisogna riuscire a dimostrare che la storia di Emma è l'unica verità: ci sono ancora troppi buchi in quell'inquietante mistero, ed è necessario fare tutto il possibile, anche a costo di rischiare la vita. Il bambino rubato è un romanzo adrenalinico e di pura tensione che unisce gli ingredienti classici della suspense con una vivida ambientazione contemporanea tesa a mettere in scena le paure quotidiane della vita in una grande città. Una storia sulla perdita e il senso di colpa, che penetra nei vortici dell'amore ossessivo, delle bugie e dei tradimenti, fino a esplorare gli aspetti più oscuri dell'animo umano.

Abbie Taylor è nata a Waterford, in Irlanda. Laureata in medicina, vive tra Londra e Dublino, dove esercita la professione di medico. Il bambino rubato è il suo primo romanzo. L'idea per scrivere questa storia le è venuta un giorno mentre era seduta nella metropolitana di Londra, vedendo una donna che correva per prendere il treno e teneva in mano una borsa. Quando le porte si sono chiuse, la borsa è rimasta incastrata e la donna non si decideva a lasciarla andare. Allora Abbie si è domandata quale fosse l'unica cosa che non avrebbe mai potuto lasciare. E la risposta è venuta da sé.



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Il bambino rubato 2011-05-19 21:53:16 katia 73
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katia 73 Opinione inserita da katia 73    19 Mag, 2011
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il bambino rubato

Veramente un bel romanzo, avevo voglia di cambiare un po’ genere e questa lettura mi ha soddisfatto.
Emma è una ragazza madre che cresce il suo bambino da sola con mille sacrifici e problemi, senza poter condividere con nessuno le gioie e i dolori della maternità, senza poter mai prendersi un po’ di tempo per se stessa, ma nonostante ciò non se la cava male e Ritchie è tutta la sua vita.
Una sera, di ritorno a casa Emma si trova nella metropolitana con Ritchie quando arriva il treno il piccolo sale, lei prende il passeggino e le borse, è un attimo, un attimo di troppo e il treno riparte lasciando lì Emma , lei sul marciapiede il bambino dentro la carrozza tra le braccia di una donna che le fa segno di vedersi alla fermata dopo. Lì infatti trova la donna con il bambino in braccio, dopo averla tranquillizzata vanno a bere in un bar , ma approfittando di un attimo in cui Emma si assenta per andare in bagno la donna così gentile e distinta scompare con il bimbo.
E’ l’inizio di un incubo, i giorni di sconforto e dolore si alternano a quelli dove si accende una flebile speranza, ma anche la polizia non le crede ciecamente, avanza dubbi sul fatto che Emma possa aver fatto qualcosa di male al suo bambino, forse i poliziotti non sanno quanto possa essere duro crescere un figlio da sola, e come a volte si dicono cose che non si pensano quando si è tanto stanchi e scoraggiati.
Con l’aiuto di un ragazzo che ha assistito alla scena in metropolitana Emma si mette alla ricerca del suo bambino, cacciandosi in qualche guaio.
Un romanzo che tiene veramente incollati, l’ho letto in tre sere, è fluido e scarno di inutili dettagli, come piace a me quindi lo si divora in fretta, interessanti anche i momenti in cui Emma ricorda il suo passato, l’amore provato per Oliver il padre di Ritchie , quasi ossessivo, il rapporto con sua madre e le amicizie del passato.
Un libro che mi sento di consigliare per passare qualche ora al cardiopalma .

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