Narrativa straniera Romanzi Il bambino che collezionava parole
 

Il bambino che collezionava parole Il bambino che collezionava parole

Il bambino che collezionava parole

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

La trama e le recensioni di Il bambino che collezionava parole, romanzo di Juan Pablo Villalobos edito da Einaudi. Tochtli è un bambino sveglio per la sua età. Tochtli è triste. Vive rinchiuso in un palazzo lussuoso che però non sembra neanche un palazzo, perché è troppo sporco e trasandato. Non può uscire di casa. Non ha una madre, solo uno stravagante istitutore e un padre: Yolcaut, re del narcotraffico messicano. Per ingannare il tempo, e per avere una vita veramente sua, colleziona di tutto: parole difficili, cappelli, animali in via di estinzione, tra cui il mitico ippopotamo nano della Liberia. E conta: le ore che passano, la gente che muore. Quasi tutta, per mano di suo padre e dei suoi aiutanti. Uscito in Spagna nel 2010, accolto da recensioni entusiastiche, Il bambino che collezionava parole è diventato un caso internazionale. In Inghilterra è stato considerato uno degli esordi piú importanti degli ultimi anni ed è stato selezionato per il prestigioso Guardian Prize.

Juan Pablo Villalobos è nato a Guadalajara, Messico, nel 1973. Già analista di mercato e critico cinematografico, vive a Barcellona. Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Il bambino che collezionava parole.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il bambino che collezionava parole 2012-04-21 15:53:32 LuigiDeRosa
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    21 Aprile, 2012
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ippopotami nani della Liberia

Toghtli è un bambino messicano orfano di madre che vive in un grande palazzo,
con lui ci sono il padre Yolcaut che gli insegna a comportarsi da uomo e non da finocchio:patetico, e Masatzin il suo maestro personale che gli insegna a leggere e scrivere, la storia e la geografia: nefasto.
Toghtli è solo nel grande palazzo dove nessuno può entrare perchè due energumeni al soldo di Yolcaut, Mitzli e Chichikuali praticano degli orifizi dolorosi con le loro colt a chiunque non sia il benvenuto:nefasto.
Toghtli non può conversare con nessuno tranne che con suo padre e il suo maestro Mazatzin. giacchè il resto dei dipendenti del palazzo o è muto, o preferisce farsi passare per muto o è un cadavere e questi ultimi non parlano:patetici.
La sera prima di addormentarsi legge il dizionario, è affascinato dalle parole:patetico.
Toghtli ama guradare i film giapponesi sui samurai,un giorno anche lui sarà un samurai e si chiamerà Usagi:patetico.Colleziona cappelli, di tutti i tipi e di tutte le fogge, l'unico paese che ha visitato è stato la Francia e dei Francesi ha grande stima (nefasto,questo lo dico io) giacchè hanno imparato a tagliare la testa ai sovrani,con efficienza ed efficacia: non rovinano le corone, non sporcano e raccolgo nei cesti le teste mozzate, sono senza dubbio più civili dei Messicani che con i macete ci mettono assai più tempo a tagliare una testa:nefasto.
Nel palazzo il resto delle stanze è occupato da: un leone,due tigri, vari pappagalli, una Beretta ,una Browning,una colt,una Smith & Wesson, un bazooka, un AK-47,un M-16 e alcuni Uzi israeliani:nefasto.
Un giorno a Toghtli viene un irrinunciabile desiderio e chiede a Yolcaut come regalo due ippopotami nani della Liberia.Il padre che è abituato a soddisfare tutti i desideri del suo unico figlio, vista anche la brutta aria che tira per il Cartello, decide di partire per la Liberia alla ricerca degli ippopotami:patetico.
"Il bambino che collezionava parole" è un romanzo originale e toccante; un bambino abbandonato a se stesso, fuori dal mondo, al quale nessuno ha insegnato cos'è bene e cos'è male, perchè a nessuno degli adulti che lo circondano alla fine importa, scopre grazie a degli ippopotami nani della Liberia, che piangere,ma soprattutto scoprire i sentimenti è la cosa migliore che la vita ti possa donare: patetico.
Patetico?

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T