Il bambino
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il bambino
Sicuramente uno dei migliori libri letti ultimamente, se la Barton già mi aveva colpito con "La vedova", con questo mi ha decisamente conquistata.
Ritroviamo Kate Waters, giornalista vecchio stampo che deve fare i conti col cambiamento: il progredire delle edizioni online e i licenziamenti in vista la fanno sentire un po' in bilico, ha bisogno di una ottima storia per riconquistare il favore del suo direttore. Un giorno per caso legge un trafiletto di due righe sui resti di un neonato ritrovati da degli operai durante degli scavi, e capisce subito che è la storia giusta per lei. Si arma di pazienza e si mette a indagare, aiutata dal giovane tirocinante che le viene affiancato, all'inizio le cose non sono facili: non si sa chi sia il bambino, non si sa da quanto tempo possa essere lì, ma poi piano piano le cose cominciano a girare. E' così che iniziamo a conoscere le altre donne protagoniste di questo libro: Angela, una donna a cui negli anni '70 è stata rapita la sua bambina neonata proprio mentre era ancora in ospedale, Emma, una donna con un passato difficile alle spalle, ha un segreto gelosamente custodito ma che freme per essere finalmente raccontato e ottenere giustizia, e infine Jude, la madre di Emma, una donna strana, egoista che ha sempre messo i propri interessi avanti a tutto, persino sua figlia.
Kate incontro dopo incontro, riuscirà a ricostruire com'era la vita nel quartiere negli anni '80, riuscendo a tirare fuori storie orribili e segreti sordidi, ma riuscirà anche a dare un nome e una degna sepoltura al neonato.
Tessendo i fili di una trama molto intrecciata fra thriller, cronaca nera e cold case, la Barton ci regala un giallo coi fiocchi che ti tiene incollato fino all'ultima pagina, fino a che la giustizia non farà il suo corso. Kate Waters appare ancora più realistica che nel primo romanzo, una donna comune con problemi in famiglia e sul lavoro, forse rispetto al primo libro qui appare anche un po' più emotiva e sentimentale. Questa storia la tocca così profondamente che riesce a trasmettere tutte le sue emozioni anche al lettore che vuole giustizia insieme a lei. Quello che viene fuori è una storia dolorosa, fatta di segreti, di bugie, di un passato che vuole entrare prepotentemente nel presente, un libro da leggere tutto d'un fiato insomma.
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L'unione di cronaca nera e cold case
Dopo il best seller La vedova, Fiona Barton torna, con la sua scrittura avvolgente e ritmata, ne Il bambino, in cui unisce un caso di cronaca con un cold case.
“Kate Waters si annoiava. Non le capitava spesso sul lavoro, ma quel giorno era bloccata in ufficio sotto gli occhi del suo capo con nient’altro da fare che riscrivere articoli non suoi. Immergilo nell’oro della tua tastiera (…) Spargici sopra un po’ di polverina magica. Detto, fatto.”
Ecco che ritorna Kate Waters con un nuovo mistero, celato in un semplice trafiletto, un pezzo insignificante su un giornale della sera. Che però si ritrova ad essere una notizia sconvolgente per tre donne. Per Angela il ricordo della cosa peggiore che le sia capitata nel corso della sua vita. Per Emma il terrore che il segreto che nasconde da tempo sia rivelato. E per Kate, il primo passo verso il dispiegamento della verità di questo enigma, perché:
“Il problema è che col tempo i segreti cominciano a vivere di vita propria.”.
Un vecchio edificio deve essere abbattuto a Londra, in un quartiere in via di riqualificazione. Durante i lavori, un operaio scopre i resti di un neonato sepolto da talmente tanti anni che è quasi impossibile identificarlo. Ma l’enigma del bambino sepolto tocca il cuore della gente e Kate intuisce che questa è una storia che fa al caso suo. Indagando, scopre che esiste un antico caso di cronaca nera: la scomparsa di Alice, una neonata, dall’ospedale in cui sua madre Angela l’aveva appena partorita. Ma Emma, esagitata ghost writer dal rapporto turbolento con la madre Jude, è convinta di un’altra verità. Con la grinta e l’umana partecipazione che la rendono una giornalista speciale, Kate ricompone la storia del bambino e con essa una dolorosa storia di ossessioni e tradimenti, attraversando il passato di due donne che speravano di essersi lasciate tutto alle spalle.
Il libro unisce ad una trama noir intensa una analisi particolare del rapporto tra madri e figli. L’autrice ha dimostrato anche con questo secondo lavoro di saper costituire un thriller perfetto, sfaccettato e di sapere con perizia indagare a fondo l’animo umano. Come ha scritto Usa Today:
“Fiona Barton tesse un racconto capace di tenere il lettore con il fiato sospeso.".