I sospiri degli angeli
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Problema di generi
Appena l'ho terminato chiudendolo, oltre che delusa, ero alquanto perplessa.
Non sono riuscita a capire bene cosa ho letto.
Credo che questo libro abbia dei problemi di struttura: infatti, come se fosse un camaleonte cartaceo, cambia continuamente genere letterario.
Si passa da toni biografici, in cui si narrano le epopee di tutti, ma proprio tutti, i familiari della protagonista (o è il fratello il protagonista? Con tutte le persone che vengono menzionate per intere pagine sembrano tutti protagonisti!), poi diventa un'autobiografia, successivamente con tutte le indagini e le ricerche svolte per risalire alla presunta colpevolezza del fratello diventa un thriller, inoltre vengono propinati al lettore intere pagine di riti religiosi, liturgie, messe, seminari, preghiere e allora si passa al genere religioso... Tutto tranne che narrativa.
Sembra di leggere un infinito articolo di cronaca preso da un quotidiano, (o di assistere direttamente al telegiornale in tv) e il tutto è dimostrato dalla descrizione telegrafica degli stati d'animo dei personaggi, ad esempio "Ero sotto shock", "Eravamo sconvolti", "Era disperato" o "Era indifferente" e basta. Nessun approfondimento.
Per non parlare degli inspiegabili salti temporali: senza alcuno stacco preciso, si passa dal 2004 al 2002, poi ancora al 2004, poi al 1951... E la confusione raggiunge l'apice.
Non so come ho fatto a terminarlo. Se non volete avere mal di testa o capogiri, evitatelo.